L’Ufficio Erasmus

A fornire una delucidazione immediata in merito alle nuove direttive per il Programma Erasmus 2017/2018 interviene la dott. ssa Marina Guidetti, Coordinatrice dell’Ufficio Relazioni Internazionali e Ricerca Scientifica, che chiarisce nel dettaglio i punti più discussi del prossimo Bando. “L’esclusione degli studenti del primo anno è dovuta
a ragioni essenzialmente ‘tecniche’. Per consentire la partecipazione delle matricole era necessario che i candidati rientrassero nei requisiti di base, ossia la media di 26/30, calcolata su un numero di almeno due esami. Affinché avessero il tempo materiale di sostenerli, occorreva ritardare la chiusura del Bando alla fine della sessione invernale”. Tuttavia, procrastinare la pubblicazione delle graduatorie al mese di aprile non ha dato un esito positivo. “Abbiamo dovuto far fronte a una serie di problemi con le Università partner per rispettare le
scadenze per l’invio delle ‘application form’ – i moduli di candidatura – soprattutto quelli relativi al primo semestre”. Per questo vincolo, “purtroppo ci è capitato di perdere molte borse di mobilità. E su 350 domande inoltrate da matricole sono partiti solo 20 studenti”. Insomma, “costretti a ponderare entrambe le difficoltà, abbiamo scelto
il male minore”. Tutt’altra risposta studentesca, invece, ha suscitato la messa a punto di modalità più agevoli in via del tutto sperimentale. “Abbiamo semplificato tantissimo. Non bisognerà più inviare il certificato di iscrizione con gli esami sostenuti, a meno che non si tratti di uno studente proveniente da altri Atenei. Adesso avremo a disposizione una nuova piattaforma informatica che preleverà automaticamente i dati dello studente dalla pagina Esse3”. Anche per il calcolo del punteggio “sarà adottato un criterio più equo grazie a una formula di bilanciamento che terrà conto del numero di esami, crediti corrispondenti e voti verbalizzati”, riducendo di conseguenza il peso della media sul punteggio finale. “È giusto fare una distinzione netta tra uno studente che ha sostenuto un paio di
esami e un altro che magari è già a metà del percorso”. Anche sul fronte dell’Erasmus Traineeship pervengono
notizie di sollievo riguardo la copertura finanziaria per coloro che si apprestano a partire nei prossimi mesi. “C’è stato un ritardo di un anno e mezzo nell’assegnazione dei contributi ministeriali. A dicembre questa dilazione aveva cominciato a creare molta apprensione negli studenti. Pertanto, siamo giunti a una delibera in via cautelativa
stanziando i fondi dell’Ateneo per assicurare le partenze”. Poi, finalmente, durante le festività natalizie “sono arrivati i fondi, ma il problema intanto era stato già risolto”.
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