“Lettere della Federico II si contraddistingue per la validità dei docenti, e personalmente venendo da un’altra Facoltà, Economia, sono felicissima di studiare quello che mi piace. Nonostante problemi logistici, telematici e organizzativi, per quanto riguarda i docenti non ho davvero niente da dire, molti sono veri e propri luminari. Il problema rimane per la struttura e le sedi, ma a chi è davvero appassionato agli studi umanistici consiglierei Lettere della Federico II, vale sicuramente”, dice il Presidente del Consiglio degli Studenti della Facoltà Valentina Verna.
“Mi sono iscritta quest’anno, quindi non posso valutare la differenza con l’ordinamento precedente, ma tutti descrivono un incubo da sovraffollamento di esami”, dice Federica, studentessa a Lettere Moderne. “Per quanto riguarda corsi ed esami con il Nuovissimo la questione non mi pare troppo complicata, anche se i programmi sono corposi e quindi non so se riuscirò sempre a farne più di uno ad appello. L’unico problema sono le strutture: dalle sale studio alla mensa che mancano, alla sala informatica che è stata appena ristrutturata, per una come me che viene da lontano si tratta di organizzarsi e capire quali sono le risorse che posso usare e quelle che invece mancano”.
“Mi ero iscritta l’anno scorso a Beni Culturali ma quest’anno ho fatto il passaggio al Nuovissimo Ordinamento”, racconta Laura, “e per come sono fatta io, che ho bisogno di concentrarmi e non riesco a fare troppe cose insieme, ne ho guadagnato in salute. I corsi sono interessanti, anche se ho avuto difficoltà in alcune discipline perché vengo dal liceo artistico dove non ho studiato abbastanza le materie umanistiche e ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Non vedo l’ora però di svolgere soprattutto il tirocinio, per mettere in pratica le cose che ho studiato finora”.
“Ho scelto inglese e spagnolo iscrivendomi al Corso di Lingue, perché credevo fossero le lingue più semplici”, ammette Alessandro, “ma non è così, cioè dipende da come vengono insegnate, conoscerle veramente non è facile. Le difficoltà ci sono ma in fondo è quello che mi piace e che ho sempre voluto studiare, per cui vado avanti, vorrei fare l’interprete”.
“Per fortuna ho fatto un buon liceo classico, per cui non sono dovuta partire del tutto da zero”, spiega Marta, iscritta a Lettere Classiche, “e ho trovato dei docenti migliori di quelli che mi aspettavo. Gli unici problemi della Facoltà rimangono legati alle strutture e all’organizzazione, ad esempio la prenotazione on-line degli esami che non parte ancora definitivamente. Ma mi sembra vedere dei segnali di cambiamento che spero continuino”.
“Mi sono iscritta quest’anno, quindi non posso valutare la differenza con l’ordinamento precedente, ma tutti descrivono un incubo da sovraffollamento di esami”, dice Federica, studentessa a Lettere Moderne. “Per quanto riguarda corsi ed esami con il Nuovissimo la questione non mi pare troppo complicata, anche se i programmi sono corposi e quindi non so se riuscirò sempre a farne più di uno ad appello. L’unico problema sono le strutture: dalle sale studio alla mensa che mancano, alla sala informatica che è stata appena ristrutturata, per una come me che viene da lontano si tratta di organizzarsi e capire quali sono le risorse che posso usare e quelle che invece mancano”.
“Mi ero iscritta l’anno scorso a Beni Culturali ma quest’anno ho fatto il passaggio al Nuovissimo Ordinamento”, racconta Laura, “e per come sono fatta io, che ho bisogno di concentrarmi e non riesco a fare troppe cose insieme, ne ho guadagnato in salute. I corsi sono interessanti, anche se ho avuto difficoltà in alcune discipline perché vengo dal liceo artistico dove non ho studiato abbastanza le materie umanistiche e ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Non vedo l’ora però di svolgere soprattutto il tirocinio, per mettere in pratica le cose che ho studiato finora”.
“Ho scelto inglese e spagnolo iscrivendomi al Corso di Lingue, perché credevo fossero le lingue più semplici”, ammette Alessandro, “ma non è così, cioè dipende da come vengono insegnate, conoscerle veramente non è facile. Le difficoltà ci sono ma in fondo è quello che mi piace e che ho sempre voluto studiare, per cui vado avanti, vorrei fare l’interprete”.
“Per fortuna ho fatto un buon liceo classico, per cui non sono dovuta partire del tutto da zero”, spiega Marta, iscritta a Lettere Classiche, “e ho trovato dei docenti migliori di quelli che mi aspettavo. Gli unici problemi della Facoltà rimangono legati alle strutture e all’organizzazione, ad esempio la prenotazione on-line degli esami che non parte ancora definitivamente. Ma mi sembra vedere dei segnali di cambiamento che spero continuino”.