La parola ai diplomandi

Positiva l’impressione degli studenti partecipanti al Salone: nonostante la confusione iniziale, hanno avuto le idee più chiare al termine della manifestazione. “Ero indecisa tra Biotecnologie, Farmacia e Medicina, ma dopo le delucidazioni ricevute, so che le prime due non fanno per me”, afferma convinta Chiara Cacace, all’ultimo anno del Liceo Scientifico Torricelli di Somma Vesuviana. “Mi è piaciuto molto il modo in cui i docenti di Medicina si sono posti nei nostri confronti, senza farci sentire troppo il distacco tra la scuola e l’Università”, aggiunge. Infatti lo stato d’animo più diffuso tra le future matricole è la paura per il mondo totalmente nuovo che dovranno affrontare. Ma si teme anche il rischio di sbagliare la scelta, deludere le aspettative riposte in loro dalla famiglia e di ricominciare daccapo. “Sono spaventata perché questa è una delle decisioni più importanti della mia vita. Il mio futuro dipende da cosa sceglierò l’anno prossimo. Sono orientata su Economia, ma non ho preso una decisione definitiva”, interviene la compagna di classe di Chiara, Valentina Capasso. Svelano di trovarsi al Salone più che altro per saltare l’ora di matematica Antonio Sorbino e Gianluca Esposito, che sostengono: “Non ci sentiamo ancora pronti per una scelta. È difficile, e all’orientamento abbiamo sentito parlare più di test d’ingresso che di ciò che effettivamente dovremo affrontare una volta iscritti. Non abbiamo ancora le idee chiare e speriamo tanto di averle tra un anno”.
Materie Umanistiche vengono scelte anche da chi ha frequentato lo Scientifico, come testimonia Margherita Sica di Eboli. “Ho seguito la presentazione di Lettere e devo dire che mi è piaciuta molto. Purtroppo, però, sono ancora un po’ indecisa perché la passione mi spinge verso questa scelta, ma mio fratello e molte altre persone che hanno frequentato questa Facoltà me la sconsigliano, per la difficoltà nel trovare un’occupazione”.
Ha le idee più chiare Valentina Ruggiero, al quinto anno del Liceo Classico Pansini: “Sono nata per fare Giurisprudenza. È sempre stata una mia aspirazione, infatti sono già entrata in contatto con il docente che ha tenuto la presentazione. Mi devo informare bene sul piano di studi, perché quello non mi è ancora chiaro, però sono fortemente determinata ad iscrivermi”.
Ci sono anche i ragazzi spaventati dal percorso di studi. “Vorrei tanto iscrivermi a Medicina, ma dopo la presentazione ho capito che richiede troppi anni di studio e non so se sono disposta ad affrontarli, considerando anche la difficoltà che oggi si incontra nel trovare un’occupazione. Se studi per troppi anni, sei fuori dal mercato del lavoro”, conclude Chiara Facente, al quinto anno del Liceo Aeclanum.
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