Il diritto è in continua evoluzione, si continua a studiare anche dopo la laurea

Capacità d’adattamento, passione e flessibilità: le doti richieste agli aspiranti studenti delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze Politiche. Che si voglia diventare giudice, avvocato, darsi alla carriera politica o diplomatica, la musica è sempre la stessa: occorre pazientare. “Gli studi giuridici nascondono molteplici insidie – avverte il prof. Angelo Puglisi, docente di Giurisprudenza alla Federico II – Il diritto è in continua evoluzione, occorre studiare sempre, anche dopo la laurea. Un giurista non può sentirsi mai ‘arrivato’, ci sarà sempre qualcosa o qualcuno che metterà tutto in discussione, ribaltando le teorie del manuale studiato”. Alla larga, quindi, chi è pigro o semplicemente poco motivato: “Il giurista è immerso nel mondo in cui vive, ha i mezzi per comprendere la realtà che lo circonda e, perché no, possiede le giuste armi per cambiarla. Per questo deve essere bandita dal vostro vocabolario la parola: staticità”. Grandi responsabilità, alta formazione, ma anche difficoltà: “I primi mesi sono davvero duri. Attaccatevi agli esami del primo anno, ai corsi, ai docenti, frequentate gli ambienti per capire se la scelta è giusta. Siate attenti fin dall’inizio, una partenza sprint eviterà di smarrire la strada”. Pensiero condiviso dal prof. Andrea Patroni Griffi, Seconda Università: “Quando si fa una scelta dettata dal cuore, quando c’è la passione, la strada sembra già tracciata. Le cose si complicano quando subentra la testa. Quando si sceglie pensando solo al futuro, al lavoro, alle possibilità offerte, è lì che occorre informarsi bene. La frequenza è il primo passo, l’atto che, prima di tutti, permette il confronto e fa capire in che direzione si sta andando”.  Per questo, suggerisce il docente, sarebbe opportuno informarsi quando ancora si è a scuola: “La prossima volta che fate ‘filone’, venite in Facoltà a seguire una lezione. Andate in Biblioteca e cominciate a sfogliare un manuale di diritto, visitate le nostre strutture. Solo così la scelta potrà dirsi maturata e consapevole. Scegliere in modo residuale può compromettere seriamente il futuro. Un po’ come accade per un matrimonio sbagliato, le conseguenze si pagano tutta una vita”. Ha una spiccata connotazione economica la Facoltà giuridica della Parthenope: “Puntiamo alla formazione di un giurista ‘caratterizzato’ – spiega il prof. Marco Esposito – che abbia una forte base economica. Accanto alla preparazione tradizionale, proponiamo un modello diverso che prevede esami di Contabilità, Economia Aziendale, Diritto Tributario. I giovani hanno bisogno di diversificarsi. Chi viene da noi dovrà abbandonare lo stereotipo delle classiche professioni forensi, volgendo lo sguardo al giurista d’impresa”. Poi aggiunge: “Siamo una Facoltà vivace, giovane, presente, dove non si ha il tempo di distrarsi e quindi di perdersi”. Numero programmato per il Suor Orsola Benincasa: ogni anno sono ammessi solo 150 studenti. “La dimensione umana è il nostro punto di forza – dice la prof.ssa Raffaella Cristiano – Lavorare con numeri così contenuti ci permette di essere presente in ogni fase della vita universitaria”. La particolarità, corsi di scrittura giuridica: “In questo modo ci si prepara, fin da studenti, a scrivere atti, valevoli anche per concorsi futuri. Una bella opportunità se si pensa che tanti ragazzi, dopo le superiori, dimenticano completamente la penna nel cassetto”. L’ufficio Job Placement: “E’ il nostro fiore all’occhiello, una volta laureati gli studenti vengono posti di fronte a varie scelte fra stage, tirocini e collaborazioni con studi, aziende, tribunali. Molti dei nostri studenti hanno trovato lavoro in questo modo”. 
Un taglio decisamente interdisciplinare per la Facoltà di Scienze Politiche. “Abbiamo un’ampia scelta di materie, dalla storia, all’economia, alla politica, alla statistica, al diritto – racconta il prof. Armando Vittoria, docente della Federico II – Una versatilità che rende lo studente appetibile in diversi campi. Dalla carriera diplomatica, alla politica, al settore non profit, al giornalismo, c’è tanto spazio per i nostri laureati”. Scienze Politiche, sottolinea il docente, “è quello che fa per voi se avete voglia di sperimentare le vostre capacità. Inoltre, le competenze linguistiche che si acquisiscono vi daranno la possibilità di lavorare all’estero”. Sono circa 800 immatricolati l’anno: “Non abbiamo grandi numeri e forse è proprio questa la forza dei nostri studenti”. I tre criteri sui quali basare la scelta della Facoltà: “Fare ciò che piace, mediare ciò che piace con ciò che può servire per il futuro lavorativo e vivere questi anni nel modo migliore”. 
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