La Treccani dedica due volumi all’imperatore Federico II

“Perché intitolare un’enciclopedia ad una figura individuale? Se intorno ad un uomo ruota un universo storico da lui evocato ed influito al punto da diventarne eponimo, ebbene, allora c’è materia sufficiente per una trattazione enciclopedica”. A pensarla così, Francesco Paolo Casavola, presidente della Treccani, tra i relatori della conferenza dedicata alla presentazione dell’“Enciclopedia Fridericiana” cui l’Istituto della Enciclopedia Italiana ha dedicato due volumi nuovi di zecca. L’incontro, svoltosi lo scorso 5 ottobre nell’Aula Magna storica dell’Università Federico II, ha visto la partecipazione di personalità di spicco del mondo accademico italiano, quali Girolamo Arnaldi, Alberto Varvaro, Giuseppe Galasso, Raffaele Ajello, Aurelio Cernigliaro ed Ortensio Zecchino. Moderatore dell’incontro, il rettore Guido Trombetti.
Nipote del Barbarossa, imperatore del Sacro Romano Impero, re di Sicilia nonché re di Gerusalemme, Federico II rappresenta uno dei più affascinanti e controversi personaggi della storia europea. Uomo dall’intelligenza versatile ed inquieta, amante di ogni forma d’arte, fu il fondatore, nel 1224 a Napoli, della prima università pubblica e laica del mondo che ancora oggi porta il suo nome.  “Logica meritas, rerum copia (nel senso di abbondanza di cibo per gli studenti), politica degli alloggi con limiti ai canoni d’affitto per gli studenti del regno, insegnamento di tutte le discipline conosciute a quei tempi sono solo alcuni dei tratti peculiari di quell’istituzione innovativa che è l’università creata da Federico II”, spiega il prof. Girolamo Arnaldi, membro del comitato direttivo dell’Enciclopedia insieme ad Arnold Esch, Cosimo Damiano Fonseca, Antonio Menniti Ippolito e Alberto Varvaro.
“Chi si occupa di didattica in questo Ateneo – dichiara il Rettore della Federico II – sente in modo forte e costante il peso della responsabilità di infondere cultura ed inventare conoscenza, i due obiettivi che Federico II intendeva perseguire con la realizzazione dell’università”. “Secondo Federico II, in luogo pubblico si doveva concentrare la creazione di conoscenza. Stiamo attenti a non invertire questo processo – ammonisce Trombetti – e facciamo in modo che gli Atenei non svolgano solamente funzione di trasmissione del sapere”.
Due volumi in tiratura limitata, 1.848 pagine in carta speciale e inalterabile per esaltare le oltre 700 immagini contenute, la nuova Enciclopedia fridericiana della Treccani offre non solo un completo ritratto del personaggio, ma anche un esteso panorama del tredicesimo secolo, raccontato in tutte le sue manifestazioni. Tra le altre cose, “l’opera contiene un’analisi attenta della situazione linguistica dell’impero – commenta Alberto Varvaro – attraverso cui si è cercato di dare un quadro letterario a tutto tondo del periodo fridericiano”. Sotto il patrocinio di Federico II, infatti, fiorì la prima poesia espressa il lingua italiana e, in Sicilia, si sviluppò uno dei più importanti centri di traduzione europei. Ancora, tra i meriti dell’imperatore, quello di “aver costruito l’impianto amministrativo dell’epoca”, come riferisce Aurelio Cernigliaro.
Dall’Enciclopedia fridericiana, dunque, si desumono in modo chiaro e rigoroso le ampie gesta del re germanico, un tipo di monarca di cui non esiste traccia nel Medioevo cristiano, “un Federico II vinto – come lo definisce Ortensio Zecchino – ma che continua a vincere nella storia”.
Paola Mantovano
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