Le competenze, gli sbocchi, le peculiarità: l’ABC dei percorsi di studio

“Uno per tutti, tutti per uno”. Se è vero che ogni studente può aspirare al Corso di studio più adatto a lui, non è vero il contrario e dunque la scelta della propria carriera accademica non può essere lasciata al caso, ma deve essere ben ponderata e supportata dalle giuste informazioni. E chi meglio di un docente può illuminare un’aspirante matricola in merito a sbocchi occupazionali, competenze in entrata e in uscita, modalità d’accesso ed esami di ciascun Corso di Laurea? Queste e tante altre, le domande che si rincorrono nella testa dei maturandi e a cui i docenti sono pronti a rispondere attraverso presentazioni in slide da proiettarsi nelle aule colorate, un colore per ogni macro-area di studio. Che i maturandi lo sappiano o meno, il loro percorso universitario è già cominciato l’11 e 12 ottobre nelle aule colorate del campus di Monte Sant’Angelo. 
Aula Rossa (Medicina e Chirurgia; Odontoiatria e Protesi Dentaria, Professioni Sanitarie, Farmacia, Biotecnologie di area medica). “23.170 ragazzi studiano nei Corsi di Laurea attivati dalla Scuola di Medicina. Voi siete una risorsa importante per noi, ma anche per la nostra città. Se preparati adeguatamente, potrete dare un contributo decisivo allo sviluppo di questo territorio. Riponiamo in voi grandi speranze. Chi si laureerà con noi sarà il nostro orgoglio, non soltanto quello della sua famiglia. Vi auguro di fare la scelta più giusta per voi!”, è l’incoraggiamento del prof. Luigi Califano, Presidente della Scuola di Medicina della Federico II. Da Medicina a Biotecnologie mediche: prende la parola il prof. Nicola Zambrano (Federico II) che descrive lo studente ideale: “il Corso si rivolge a chi vuole applicare le conoscenze biotecnologiche a qualcosa di utile. Sappiate che è un percorso impegnativo e per accedervi è necessaria una solida preparazione. Ma è l’ideale per chi volesse diventare un ricercatore che opera in area medica. Questo, naturalmente, a patto che siate disposti a dedicarvi molto allo studio e alle attività di laboratorio. Oltre a fare ricerca, un biotecnologo può  occuparsi di diagnostica in strutture sanitarie pubbliche e private e nella polizia scientifica”. Chiarita la forma mentis che deve avere uno studente che voglia approcciarsi ad uno dei Corsi di area medica, quali sono le caratteristiche ideali di un ricercatore? È ancora il prof. Zambrano a rispondere: “Deve avere intuito. È un po’ come in cucina. Un bravo chef riesce ad immaginare quali ingredienti possano star bene insieme. Allo stesso modo, un bravo ricercatore ha il sentore di quale esperimento possa funzionare”. 
Aula Azzurra (Ingegneria; Architettura; Restauro dei Beni Culturali). Qual è la differenza tra Informatica e Ingegneria informatica? Lo spiega la prof.ssa Stefania Campopiano (Parthenope): “Ad Informatica l’attenzione è puntata maggiormente sulla parte software, chi sceglierà questo percorso affronterà più esami di informatica pura. Ingegneria Informatica prevede una formazione più tecnica e focalizzata sulla parte hardware che vi renderà ingegneri a tutti gli effetti iscritti all’Albo”. Dall’Ingegneria Informatica al comparto di Ingegneria Industriale il passo è breve per gli uditori dell’Aula Azzurra ed è alle stelle la curiosità per il Corso di Ingegneria Aerospaziale. “Sappiate, però, che una Laurea Triennale non vi permette di entrare nel mondo del lavoro. Un percorso consolidato si chiude sempre con una Laurea Magistrale”, mette in guardia il prof. Giuseppe Del Giudice (Federico II). La locuzione ‘mondo del lavoro’ fa partire mormorii e borbottii da parte degli studenti. Il futuro appare un buco nero e le aspiranti matricole si chiedono se saranno obbligate a lasciare la propria terra per realizzarsi. Tutti i professori sono pronti a rassicurare gli studenti: in Campania un ingegnere troverà lavoro. Una pratica che comincia sin da subito, attività laboratoriali che consentono un primo approccio al lavoro a studi non ancora completati: questi sono i punti di forza dei Corsi di Architettura e Disegno industriale. “Quando comincerete a lavorare, oltre alla conoscenza e alle abilità acquisite con lo studio, dovrete aver sviluppato anche la capacità di essere aperti e tessere una vasta rete di relazioni. È fondamentale saper fare lavoro di squadra, stare in équipe e fondare una sinergia di gruppo”, afferma la prof.ssa Maria Dolores Morelli (Vanvitelli).
Aula Viola (Matematica; Fisica; Chimica; Biologia; Informatica, Biotecnologie; Scienze Geologiche; Scienze Ambientali; Scienze e Tecnologie). “La figura del matematico sta cambiando, è in continua evoluzione. Ha molte opportunità perché è un applicativo. Nei primi due anni impartiamo uno zoccolo duro di materie di base e poi al terzo anno si affrontano discipline più specifiche”, illustra la prof.ssa Florinda Capone (Federico II). Continua su questa linea il prof. Livio Gianfrani (Vanvitelli): “Il laureato in Matematica ha importanti abilità informatiche; quello in Fisica sa padroneggiare apparati di misura molto complessi. Entrambi i percorsi consentono di acquisire una forma mentis flessibile e adattabile a qualsiasi tipo di impiego. I laureati in Matematica e in Fisica possono soltanto insegnare? Non è affatto vero. Gli sbocchi occupazionali sono molteplici e nei più svariati settori: dall’aerospazio all’automobilismo, passando per l’industria ottica ed elettronica fino alle telecomunicazioni. I nostri laureati sono richiesti anche nell’ambito economico, nelle banche e negli istituti che si occupano di indagini statistiche”. Tanti i laboratori, i gruppi di ricerca e le collaborazioni con enti esterni presentati dai docenti dei vari Atenei come il laboratorio CIRCE della Vanvitelli, la collaborazione con la Apple della Parthenope e i gruppi di lavoro al CERN per la Federico II. “Cerchiamo di offrirvi sempre di più. Il nostro Corso prevede anche un pacchetto di crediti formativi in Matematica e in Chimica nel caso in cui vogliate insegnare”, conclude la prof.ssa Maria Maddalena Di Fiore (Vanvitelli) per Biologia.
Aula Arancione (Economia; Scienze Economiche ed Aziendali; Scienze del Turismo). I maturandi sono preoccupati: come deve comportarsi chi non ha affrontato matematica, statistica ed economia a scuola? “Non è un problema, si parte sempre dalle basi”, rassicura la prof.ssa Maria Grazia Starita (Parthenope) ed è bene, anzi, che chi ha già una prima infarinatura in queste discipline non si distragga troppo. Un’impronta green che tocca il contenuto e il metodo, è quanto offre il Corso di Economia Aziendale Green Economy presentato dalla prof.ssa Alessandra Storlazzi (Suor Orsola Benincasa): “abbiamo deciso di inquadrare tutti i nostri esami a scelta nell’ambito green come, ad esempio, Ecologia, Green marketing e Tecnologia dei processi evolutivi. I nostri studenti, inoltre, potranno avvalersi di un rapporto stretto e continuativo con le aziende del settore green”. Qual è il marchio distintivo di un’azienda green? “Queste imprese si basano su un’economia circolare. L’economia circolare si interessa a tutta la vita di un prodotto dall’inizio fino alla fase del suo riciclo e recupero, anzi sin da subito si pensa a quale sarà il suo destino. I dati sulle occupazioni mostrano che le imprese green oriented crescono di più e hanno maggiore richiesta di risorse umane. I nostri laureati avranno le competenze adatte a rispondere alle nuove tendenze”. Negli ultimi anni “le statistiche nazionali hanno bistrattato le università campane e del sud e assunto atteggiamenti denigratori”, tuona il prof. Aldo Amirante (Vanvitelli), ma niente paura: è stato dimostrato che chi si forma in Campania e nel Mezzogiorno ha una formazione d’eccellenza, riconosciuta dal mercato. Il prof. Tommaso Oliviero (Federico II) interagisce con gli studenti attraverso “un gioco basato sulla Teoria dei Giochi che è un esame di Economia e Commercio. Lo scopo è aiutarvi a scegliere il Corso più adatto a voi”. A ciascun ragazzo è stato chiesto di pensare ad una figura professionale affermata nel mondo del lavoro che si vorrebbe imitare. Ricostruendo gli studi e la carriera del personaggio prescelto, lo studente avrà la possibilità di scoprire il percorso più adatto alle sue aspirazioni.
Aula Blu (Servizio Sociale; Sociologia; Psicologia). Come si diventa criminologi? E ancora, in quale ambito opera un criminologo? Qual è il percorso per diventare psicoterapeuta? Quali opportunità ci sono dopo la Laurea Triennale? Qual è il rapporto tra teoria e prassi in questi Corsi di studio? Tante domande, alcune delle quali legate a professioni molto in voga in questo periodo, che spingono i professori presenti in aula ad unire le forze. Non ci si può iscrivere a Psicologia o Sociologia pensando solo alla criminologia. E, soprattutto, di criminologia non si può parlare nel momento in cui ci si iscrive ad un Corso di Laurea Triennale. Si tratta di un percorso che comincia a laurea completa. Il criminologo, inoltre, opera a più livelli, sociale, psicologico e giuridico e bisogna avere le idee molto chiare. Anche la psicoterapia implica un percorso lungo fatto di un corso 3+2 e di un ulteriore percorso specialistico. È sconsigliato, infine, abbandonare gli studi subito dopo la Triennale; solo con il percorso triennale in Servizio Sociale è possibile  affacciarsi immediatamente nel mondo del lavoro. Bisogna, invece, partecipare a laboratori e tirocini fin da subito per acquisire strumenti e senso critico. “In fatto di prospettive occupazionali nessuno può garantirvi niente. Quindi siate decisi e seguite le vostre passioni”, chiosa la prof.ssa Roberta Vacca (Suor Orsola Benincasa).
Aula Fucsia (Giurisprudenza; Scienze Politiche). Internazionalizzazione, offerta formativa multi ed interdisciplinare e acquisizione di competenze trasversali, università come laboratorio di ricerca: ecco su cosa può contare uno studente di Giurisprudenza e Scienze Politiche. “Studiare diritto non significa imparare a memoria, ma deve essere il punto di partenza per una consapevole interpretazione del significato che il diritto riveste nelle vite degli uomini”, chiarisce immediatamente la prof.ssa Valeria Marzocco (Federico II). “Dovete imparare l’inglese giuridico. Altrettanto importante è la tecnica di scrittura dei testi giuridici. Queste attività consentono agli studenti di acquisire competenze già a partire dal periodo universitario”, prosegue la prof.ssa Roberta Metafora (Suor Orsola Benincasa) che illustra la possibilità di dedicarsi al campo dell’europrogettazione e di ricoprire la figura professionale del giurista d’impresa.
Aula Gialla (Agraria; Veterinaria; Scienze Motorie). Passione, determinazione, studio, impegno, costanza sono, nell’opinione della professoressa Rosa Rao (Federico II), “le key words per affermarsi bene, presto e con successo nel mondo del lavoro. Lasciate perdere le lagne sul fatto che viviamo in un momento difficile con poche possibilità. Impegnatevi, lavorate, credeteci. Sentitevi attori di questo scenario, siete la classe dirigente del domani”. Una veloce presentazione dei Corsi del Dipartimento di Agraria conduce la docente a discutere di agropirateria, un tema che le sta molto a cuore. “Ci occupiamo di agricoltura, alimenti e ambiente – dice – l’agropirateria è la sostituzione impropria di un prodotto di qualità e ci tocca molto da vicino. Ciò che noi facciamo e che potrete fare anche voi è proteggere i nostri prodotti con lo sviluppo di tecnologie innovative”. Sono presenti all’incontro per Veterinaria, la dott.ssa Manuela Martano, referente dell’orientamento per il Dipartimento, e la prof.ssa Serena Calabrò. “Chi vuole fare il medico veterinario lo sceglie a otto, nove anni – scherza la dott.ssa Martano – Spesso, però, avete una visione un po’ distorta di questa professione. Il veterinario non è soltanto il clinico che visita il pet. Ci sono altri settori come quello bufalino, degli insetti, api, pesci. Li scoprirete e li toccherete con mano perché i nostri Corsi di Laurea prevedono molta esperienza pratica”. Prosegue il discorso la prof.ssa Calabrò: “Spesso c’è confusione tra la quinquennale in Medicina Veterinaria e Tecnologie delle Produzioni Animali che è un Corso di Laurea Triennale che opera in un altro campo. Veterinaria forma il clinico che cura gli animali, a Tecnologie si insegna la salvaguardia e la gestione degli animali. Ci occupiamo del loro benessere in virtù della qualità del prodotto che da loro deriva. Si parte dall’animale per garantire la produzione di prodotti animali di qualità”. Un certo stupore ha colto, poi, l’aula nel sentire quanti e quanto vari siano gli sbocchi occupazionali offerti dalle Scienze Motorie. “Chi immagina di iscriversi a Scienze Motorie per giocare a pallone o a tennis sbaglia. Da noi si studiano Biologia, Biochimica, Diagnostica per immagini, ci sono test d’ingresso e precorsi. Viviamo in una società sensibile al tema della salute e che dà una grandissima importanza al concetto di benessere. Il nostro scopo è formare dei professionisti che siano pronti a raccogliere questa nuova sfida offerta dalla società. Attenzione: tra le nostre figure professionali non rientra il fisioterapista”, conclude la prof.ssa Maria Letizia Motti (Parthenope).
Aula Rosa (Lingue e Letterature straniere; Asia, Africa e Mediterraneo). Punti di forza: cura degli studenti, apprendimento dei saperi sul campo, didattica laboratoriale. Sbocchi occupazionali: operatori per il turismo, mediatori culturali, operatori nelle rappresentanze diplomatiche, tecnici per i servizi ricreativi, per le fiere, operatori nell’editoria e nelle attività commerciali. “Lo studio delle altre lingue e culture ci offre molto: ci insegna la comprensione della diversità dall’altro, di un modo di fare e di agire diverso dal nostro. I laureati in Lingue hanno un’alta capacità di problem solving perché si abituano fin da subito a modi diversi di guardare il mondo”, è la riflessione della prof.ssa Emilia Di Martino (Suor Orsola Benincasa). 
Aula Verde (Lettere; Archeologia; Beni Culturali; Scienze della formazione; Scienze dell’educazione; Scienze della comunicazione). “C’è una grande richiesta di promotori del territorio come operatori museali e archeologi per sfruttare i beni culturali italiani che sono il nostro petrolio”, esordisce il prof. Giuseppe Pignatelli (Vanvitelli). “Oggi si stanno portando avanti nuove politiche di recupero dei beni culturali e delle ricchezze che caratterizzano il nostro Paese come musei, biblioteche, chiese e scavi archeologici. C’è molto movimento intorno a queste discipline”, prosegue la prof.ssa Teresa Piscitelli (Federico II). Su questa linea si collocano anche i professori  Chiara Visconti e Antonio Rollo che illustrano la tradizione degli studi archeologici de L’Orientale. “Vi interessa l’attività sul campo? Certo, ma dopo aver acquisito nozioni di teoria e tecnica degli scavi. Si procede all’attività pratica attraverso rilievi, attività di scavo, catalogazione e stoccaggio dei reperti. Visitate il museo Scerrato: è il museo didattico che raccoglie le collezioni della nostra università”, l’invito della prof.ssa Visconti. Sulla professione dell’insegnante e sui Corsi di Laurea attivi dalla Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola Benincasa si sofferma il prof. Francesco Chello: “attenzione alle differenze: Scienze della formazione primaria è l’unico Corso che abilita all’insegnamento. Scienze dell’educazione, invece, fornisce un profilo socio-psico-pedagogico e forma educatori in ambito extra-scolastico”. 
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