Le nuove tecnologie al servizio delle scienze umanistiche

Passione, impegno e una forte rivalutazione delle lauree umanistiche nel panorama occupazionale: i temi chiave della due giorni dedicata alle Lettere, Lingue e Letterature Straniere, Archeologia e Beni Culturali.
“Il nostro Dipartimento non ha una collocazione  casuale: nel cuore di Napoli, vicino al Rettorato del nostro Ateneo, che è la più antica università statale del mondo. Da noi si respira un sapore di Storia – la prof.ssa Rosalba Di Meglio introduce così il Dipartimento di Studi Umanistici della Federico II che attiva ben otto Corsi di Laurea Triennale – Il fondatore, Federico II di Svevia, voleva con questa Istituzione formare i burocrati, gli amministratori del suo Regno. Ed è quello che noi continuiamo a fare oggi: formare cioè funzionari qualificati, professionisti, persone capaci di guardarsi intorno e carpire l’intensità del paesaggio e della società che li circonda. Chi oggi sceglie gli Studi umanistici fa una scelta coraggiosa, che richiede grosso impegno e sacrificio, per un settore che si è aperto anche alle nuove frontiere delle tecnologie. La metodologia classica rimane ma con l’aiuto del digitale e dell’elettronica”.
“Le Scienze Umane – sottolinea la prof.ssa Paola Villani del Suor Orsola che presenta Corsi di Scienze dei Beni Culturali e Lingue e Culture Moderne – sono appunto ‘scienze’. Noi non facciamo chiacchiere, la cultura è un valore e si può vivere di cultura se si fa da professionisti”.
Questo vale a partire da Corsi come quelli di Amministrazione dei Beni Culturali e Archeologia e Storia delle arti (attivati alla Federico II): il primo forma manager culturali, “è un Corso Triennale che comprende una preparazione di base di tipo umanistico e una più legata alla legislazione, economia e gestione del beni culturali”, spiega il prof. Francesco Bifulco, mentre Archeologia “ha una missione più prettamente culturale, abbracciando tutte le arti da quelle figurative al cinema”, precisa la prof.ssa Di Meglio.
Nuove tecnologie e laboratori all’avanguardia al Suor Orsola. “Scegliendo  Scienze dei Beni Culturali – sottolinea la prof.ssa Carla Pepe – potrete seguire filoni interessanti che abbracciano l’archeologia, la storia dell’arte, il turismo, ma la peculiarità è la grande strumentazione tecnologica dedicata ai beni culturali. Con noi imparerete ad usare nuove strumentazioni nei nostri laboratori e centri di ricerca, oltre a praticare scavi e svolgere tirocini in Enti e Musei”. Anche alla Seconda Università si guarda alla tecnologia: “vi formeremo nell’uso delle apparecchiature di ultima generazione, ad esempio nel nostro laboratorio di Aerofotointerpretazione, dotato di strumentazione innovativa, oggi tutti usano l’informatica”, spiega la prof.ssa Paola Carfora. Il Dipartimento della Sun “è nato a Santa Maria Capua Vetere proprio a sottolineare la sua forte vocazione nel campo dei beni culturali – aggiunge la prof.ssa Rosa Vitale – sfruttando tutte quelle che sono le possibilità offerte da un museo a cielo aperto, unendo arte e tecnologia”.
La forte vocazione internazionale de L’Orientale connota naturalmente anche il settore archeologico. “Noi offriamo una vasta panoramica di culture, in particolare extraeuropee. Lo spirito che caratterizza il nostro Ateneo è quello dell’integrazione tra i mondi e le culture, e questo vale anche per l’archeologia”, spiega il prof. Andrea Manzo. “Tutto quello che studierete lo metterete in relazione con culture lontane e vicine, dovrete approfondire le lingue che vi saranno necessarie per il vostro lavoro di archeologo,  compreso il greco e il latino”, aggiunge il dott. Luigi Malatacca. L’Orientale è, infatti, l’Ateneo che ha più scavi all’estero, con campagne che vanno dal vicino al lontano Oriente, fino all’Africa sahariana e sub sahariana. 
 
Dalle europee a quelle di nicchia: ampia scelta tra le lingue
 
Molti gli studenti interessati proprio allo studio delle lingue che non hanno mancato di interrogare i docenti proprio su questi Corsi. “Da noi non ci si occupa solo delle lingue maggiori, ma anche di quelle lingue di nicchia che non troverete altrove, e che adesso non potete neanche immaginare! – stuzzica la curiosità dei ragazzi il dott. Pietro Fusco de L’Orientale – La scelta è molto ampia sia per le lingue antiche che quelle moderne, e ci sono moltissime possibilità di andare all’estero con oltre 200 convenzioni con atenei extraeuropei”.
Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo sono le quattro lingue e le letterature che si insegnano ai Corsi di Lingue della Federico II e del Suor Orsola. “Il nostro Corso quest’anno ha due importanti novità – anticipa il prof. Arnold Kruse della Federico II – Il curriculum binazionale per la Magistrale, in collaborazione con un’università tedesca, che vi permetterà di studiare un anno a Napoli e uno in Germania, con il rilascio di un titolo congiunto. E il riconoscimento di un numero maggiore di crediti nelle lingue per chi parte da un livello superiore a quello minimo previsto”. Ricordiamo che per nessun Corso di Laurea dell’area umanistica è previsto il numero chiuso, ma solo dei test di autovalutazione. Esiste una sola limitazione per coloro i quali scelgono, a L’Orientale, l’inglese come prima o seconda lingua, dovendo superare un test per l’accertamento del livello b1, pena l’esclusione. Non sono accettate certificazioni di nessun tipo. “Noi abbiamo piccoli numeri – spiega, invece, la prof.ssa Paola Paumgardhen del Suor Orsola – con circa 150 studenti che studiano le lingue. Siamo molto dinamici e seguiamo da vicino i nostri ragazzi. Abbiamo di recente inaugurato un Centro di Scienze Umane per la ricerca linguistica e i ragazzi hanno la possibilità di ottenere certificazioni linguistiche grazie alle convenzioni con diversi Istituti stranieri”.
 
A Filosofia si forma al pensiero critico
 
Per chi scegliesse di seguire le orme di Aristotele, invece, la scelta deve obbligatoriamente ricadere sul corso di Filosofia della Federico II. Il prof. Nicola Grana avverte: “Noi formiamo persone che pensano in maniera critica, che discutono, e che spesso sono elementi fastidiosi nella società”. Nello specifico: “Abbiamo insegnamenti pluralistici, non solo lo storicismo con Vico e Croce, ma anche la fenomenologia, il positivismo, lo scientismo, etc”. Ma nella Triennale, aggiunge il prof. Riccardo De Biase, “si cerca di offrire il più vasto panorama possibile degli studi umanistici. Si studia anche la logica, che è lo strumento che aiuta ad orientarsi in questo mondo molto complesso”. 
A chi, invece, amante delle Lettere, ha chiesto delucidazioni sui Corsi di Lettere classiche e moderne, anche questi attivi alla Federico II, la prof.ssa Stefania Palmentieri ha spiegato: “a Lettere Classiche lo studio è focalizzato sul mondo antico, da quello greco-romano al medioevo, mentre per le Moderne si parte dal tardo medioevo fino alla modernità”. “La conoscenza del greco e del latino sono prerequisiti importanti, così come la conoscenza di un italiano perfetto”, avverte la prof.ssa Teresa Piscitelli, alla quale fa eco Palmentieri che spiega: “Con il docente si può concordare una modalità di approccio per chi dovesse partire da zero: questa però è davvero una scelta che presuppone una grande passione. La nostra – sottolinea – è una laurea abilitante all’insegnamento, cioè vi dà tutti i crediti per poter accedere poi al TFA”.
Per i laureati in Lettere però sono “diversi gli sbocchi anche nel settore delle aziende private per la forte versatilità della loro formazione”, sottolinea Piscitelli. E la prof.ssa Villani conclude con un dato incoraggiante: “a cinque anni dalla laurea la percentuale di occupati è pari a quella dei laureati in materie scientifiche”.
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