Un cahier de doléances di tutti i problemi della Facoltà. “A fine luglio abbiamo inviato una lettera al Preside De Vivo e al Rettore Trombetti, in cui venivano specificate tutte le problematiche di carattere organizzativo e strutturale con cui noi studenti ci scontriamo ogni giorno. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta”, racconta Valentina Verna, presidente del Consiglio degli Studenti di Facoltà.
I casi segnalati: la situazione dei bagni, sporchi, pochi e spesso inagibili. “Nella sede centrale – fa notare Verna – c’è solo un bagno esterno, frequentato anche da estranei all’Università, mentre i bagni nei corridoi sono utilizzati dai custodi e a noi non è permesso entrare”. L’ascensore di Porta di Massa “funziona male – si rischia di rimanere bloccati – o è fermo. In quest’ultimo caso gli studenti portatori di handicap non possono seguire i corsi in quanto le lezioni si svolgono la maggior parte delle volte al quarto piano”.
Oltre alle questioni legate ai disagi strutturali, ci sono anche quelle di carattere organizzativo: prenotazioni e calendari d’esame, comunicazione con i docenti. “Già da tempo abbiamo avanzato la richiesta di un calendario accademico, come c’è in quasi tutte le Facoltà, per poter conoscere con anticipo le date d’esame. Il Preside ha accolto la nostra richiesta a maggio, ma ancora non ci sono state novità. I disagi maggiori li viviamo noi dell’ordinamento 509: con 43 esami alla Triennale, apprendiamo le date degli appelli solo tre-quattro giorni prima. Spesso i risultati degli esami scritti sono comunicati solo uno o due giorni prima dell’orale, così non si ha la possibilità di prepararsi in maniera adeguata o di decidere altrimenti in caso di esito negativo”. Per la prenotazione degli esami: “dobbiamo ancora utilizzare il preistorico foglietto di carta in Dipartimento – lamenta Verna – E’ inconcepibile quando ormai ovunque si usa il sistema on-line”. Sono ancora molti i docenti che “non usano l’indirizzo di posta elettronica di Ateneo e il sito web docenti per comunicare variazioni di date per lezioni o esami. In questo modo si creano molti disagi soprattutto per gli studenti fuori sede o pendolari che si trovano a perdere giornate intere in inutili viaggi in cerca di informazioni, che potrebbero tranquillamente trovare su internet”.
Ma per far fronte a questi problemi, e anche come una sorta di provocazione, i rappresentanti degli studenti, sulla base dell’esperimento lanciato a Scienze del Servizio Sociale, hanno pensato di attivare una piattaforma informatica alternativa a quella istituzionale con la quale scambiarsi informazioni, coinvolgendo anche i docenti disponibili a collaborare. Un altro progetto a livello di Ateneo: “vorremmo organizzare degli incontri di orientamento nelle scuole per portare la nostra esperienza e raccogliere i dubbi, le aspettative, le ansie di chi si affaccia sull’universo universitario, con un confronto fra giovani, libero e senza le inibizioni che si possono avere quando si parla con un docente”.
I casi segnalati: la situazione dei bagni, sporchi, pochi e spesso inagibili. “Nella sede centrale – fa notare Verna – c’è solo un bagno esterno, frequentato anche da estranei all’Università, mentre i bagni nei corridoi sono utilizzati dai custodi e a noi non è permesso entrare”. L’ascensore di Porta di Massa “funziona male – si rischia di rimanere bloccati – o è fermo. In quest’ultimo caso gli studenti portatori di handicap non possono seguire i corsi in quanto le lezioni si svolgono la maggior parte delle volte al quarto piano”.
Oltre alle questioni legate ai disagi strutturali, ci sono anche quelle di carattere organizzativo: prenotazioni e calendari d’esame, comunicazione con i docenti. “Già da tempo abbiamo avanzato la richiesta di un calendario accademico, come c’è in quasi tutte le Facoltà, per poter conoscere con anticipo le date d’esame. Il Preside ha accolto la nostra richiesta a maggio, ma ancora non ci sono state novità. I disagi maggiori li viviamo noi dell’ordinamento 509: con 43 esami alla Triennale, apprendiamo le date degli appelli solo tre-quattro giorni prima. Spesso i risultati degli esami scritti sono comunicati solo uno o due giorni prima dell’orale, così non si ha la possibilità di prepararsi in maniera adeguata o di decidere altrimenti in caso di esito negativo”. Per la prenotazione degli esami: “dobbiamo ancora utilizzare il preistorico foglietto di carta in Dipartimento – lamenta Verna – E’ inconcepibile quando ormai ovunque si usa il sistema on-line”. Sono ancora molti i docenti che “non usano l’indirizzo di posta elettronica di Ateneo e il sito web docenti per comunicare variazioni di date per lezioni o esami. In questo modo si creano molti disagi soprattutto per gli studenti fuori sede o pendolari che si trovano a perdere giornate intere in inutili viaggi in cerca di informazioni, che potrebbero tranquillamente trovare su internet”.
Ma per far fronte a questi problemi, e anche come una sorta di provocazione, i rappresentanti degli studenti, sulla base dell’esperimento lanciato a Scienze del Servizio Sociale, hanno pensato di attivare una piattaforma informatica alternativa a quella istituzionale con la quale scambiarsi informazioni, coinvolgendo anche i docenti disponibili a collaborare. Un altro progetto a livello di Ateneo: “vorremmo organizzare degli incontri di orientamento nelle scuole per portare la nostra esperienza e raccogliere i dubbi, le aspettative, le ansie di chi si affaccia sull’universo universitario, con un confronto fra giovani, libero e senza le inibizioni che si possono avere quando si parla con un docente”.