Le tre “T” di Covid: ciclo di eventi multidisciplinari

Docenti di Agraria, di Medicina e di Ingegneria affrontano il tema del Coronavirus in una ottica multidisciplinare nell’ambito di tre incontri sulla piattaforma Zoom aperti alla partecipazione di chiunque sia interessato. Il primo si è svolto pochi giorni fa. Il secondo è in programma a luglio e l’ultimo, per il quale è annunciata anche la partecipazione del Ministro Gaetano Manfredi, a settembre. “Abbiamo accolto – racconta il prof. Matteo Lorito, che è il Direttore del Dipartimento di Agraria – una proposta dai colleghi di Medicina. Quella del Covid è una problematica che ovviamente parte dalla componente sanitaria, ma abbraccia anche altri ambiti disciplinari. È una emergenza ambientale, perché l’epidemia parte da un alterato rapporto tra uomo ed ambiente. È anche una questione che ha risvolti giuridici – basti pensare al dibattito sulle misure di prevenzione del contagio che sono state adottate -, economici, sociologici, psicologici. È un tema che va affrontato anche dal punto di vista degli ingegneri, perché ci sono risvolti legati alla realizzazione di sistemi di tracciabilità o di nuovi macchinari di tipo medico. Poiché ad Agraria, insieme ai colleghi di Veterinaria, avevamo fatto una esperienza importante un paio di mesi fa, con una conferenza multidisciplinare da remoto nel corso della quale avevamo superato 700 presenze sul web, ci è parso naturale aderire alla proposta dei colleghi di Medicina. Per questo abbiamo organizzato un trittico di appuntamenti che ci auguriamo possa contribuire a divulgare informazioni corrette ed accurate su un argomento riguardo al quale sono circolate notizie disparate, non di rado sbagliate. È un modo, ci auguriamo, di rendere un servizio alla collettività”. Nel corso del primo incontro, che si è svolto pochi giorni fa ed è stato moderato dal prof. Antonio Cittadini, che insegna Medicina interna, si è discusso di quello che gli inglesi definiscono “Testing” e che in italiano si potrebbe tradurre con analisi. Il prof. Giuseppe Castaldo, docente di Scienze tecniche di medicina di laboratorio, ha fatto il punto sullo stato dell’arte relativamente alla diagnostica di laboratorio del Covid. Paolo Netti, il secondo dei relatori, ha tracciato un excursus sulle novità tecnologiche della Federico II; Danilo Ercolini, che insegna ad Agraria, ha dedicato il suo intervento al rapporto tra ambiente ed alimenti. Il secondo appuntamento è in programma il primo luglio alle 17.30 ed è dedicato alle modalità con le quali si può seguire l’andamento della infezione e degli effetti del Covid. “Tracing”, lo hanno intitolato gli organizzatori, prendendo in prestito il termine dall’inglese. Modererà il prof. Edoardo Cosenza, docente alla Federico II e Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli e provincia. La prof.ssa Maria Triassi, docente a Medicina e responsabile del gruppo sul Covid istituito dalla Federico II, aprirà gli interventi. A seguire i professori Antonio Pescapè, in forza al Dipartimento di Ingegneria elettrica e delle telecomunicazioni (“Le tecnologie per il tracing ed il distanziamento”) ed Andrea De Bartolomeis, uno psichiatra (“Gli effetti del tracing sulla persona”). L’ultimo incontro, quello in calendario l’undici settembre alle 17.30, moderato dal prof. Marco Salvatore, ha come filo conduttore il trattamento, la terapia. “Treating”, per l’appunto, è intitolato. Il prof. Ivan Gentile, docente di Malattie infettive, farà il punto sulla evoluzione della terapia del coronavirus. Giuseppe Matarese, anch’egli docente a Medicina, racconterà quali prospettive lascia oggi intravedere l’immunoterapia rispetto al trattamento del Covid. Lucio Pastore, professore di Biochimica clinica, dedicherà il suo intervento alle strategie innovative dei vaccini.

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