Lettere recupera i fuoricorso

Sei fuori corso? Ti manca la laurea? Vuoi finire gli studi e non sai come? Attenzione: non è la solita pubblicità di corsi di recupero a pagamento ma un aiuto concreto che può dare la Facoltà di Lettere a chiunque ne avesse bisogno. Da poche settimane, infatti, si è aperto, nell’ambito del progetto Porta, uno sportello per venire incontro agli studenti. A curare l’iniziativa sono sei giovani laureati: Daniela Cammarota, Luca Covino, Claudio Gigante, Flaviana Ficca, Maria Panico, Carmen Prisco. Offrono professionalità ed esperienza. Un servizio che avvicina ancora di più gli studenti al mondo universitario. “Questi giovani laureati -interviene il referente del progetto Porta per la Facoltà Gennaro Luongo- sono stati assunti part-time, per concorso, in base a titoli presentati e alle conoscenze dimostrate sull’ordinamento della Facoltà e dei corsi di laurea afferenti, come collaboratori del tutorato. Curano tutto ciò che riguarda l’orientamento in entrata all’Università. In questo modo danno il loro contributo al progetto Porta per l’accoglienza delle matricole, ma anche nei rapporti con le scuole e le istituzioni”. Altro scopo è il miglioramento della carriera universitaria per scongiurare il fenomeno dell’abbandono. “Collaborano cioè alla funzione di tutor, anche se non sono docenti – è bene chiarirlo subito – che assume un ruolo fondamentale all’interno della didattica”. La Facoltà ha bisogno di persone esperte che conoscano i suoi meccanismi e sappiano dirigere, si fa per dire, le matricole alle prime armi. “Non abbiamo bisogno di intellettuali di grosso calibro, o di scienziati che facciano sfoggio di cultura-continua il professor Luongo-ma semplicemente di figure molto professionali, per età vicine agli studenti e che possano aiutarli per davvero. Ad esempio uno dei campi di immediata sperimentazione è quello dei fuori corso. Di fronte alla marea di studenti che si sono persi per strada da quattro, cinque o addirittura dieci anni, dinanzi a questo fenomeno di grave ritardo del curriculum universitario, sarà compito della Facoltà e dei sei laureati vincitori del concorso individuare insieme i mezzi e le strategie per andare incontro a questi studenti meno fortunati. Magari attraverso un contatto diretto, anche se la formula deve essere ancora collaudata e resa fattibile”. E’ probabile che, da qui ad aprile, si proceda ad una ricognizione del numero esatto dei fuori corso, della reale situazione di ogni singolo caso, utilizzando i canali di un’informazione capillare dentro e fuori la Facoltà. “Lo studente fuori corso-ribatte Luongo-potrà esporre il proprio problema ai giovani laureati, e, per quanto possibile, trovare una soluzione accettabile”. Doverosa una premessa per non cadere in facili equivoci. “E’ chiaro che non si tratta di un programma di sanatoria, di volersi sostituire ai docenti, fare delle ripetizioni individuali. Facciamo attenzione che l’iniziativa  non venga confusa con certe operazioni commerciali che stanno proliferando sui guasti delle università proponendo il miracolo di una laurea regalata a prezzi assurdi con il recupero di anni perduti. Noi stiamo facendo tutt’altra cosa. Meglio chiarirlo fin dall’inizio. Vogliamo semplicemente capire le difficoltà degli studenti e nel nostro piccolo fare in modo che questi possa sbloccarsi: trovare più facilmente la propria strada”.
 Il progetto è in vigore da poche settimane, quando cioè è stata consegnata la sede ubicata nel ex sala del centralino telefonico, (scala A piano ammezzato, ndr). Lo sportello è aperto tutti i giorni, tranne il lunedì mattina, giorno dedicato ad un corso di formazione a cui partecipano gli stessi laureati, alla presenza di psicologi, docenti ed esperti della comunicazione. I nuovi tutor resteranno in carica fino al prossimo ottobre, poi ci sarà un nuovo concorso con nuove assunzioni. Altri ambiti di collaborazione dello sportello informativo si estendono al progetto Erasmus, sia per gli studenti stranieri che per quelli della Federico II che si recano all’estero, e che necessitano di un contatto continuo con la Facoltà di provenienza per non perdere i legami. E’ quanto ha commentato Luongo. “Chiaramente siamo in fase sperimentale, è chiaro che ci potranno essere delle incertezze in questa fase di rodaggio, ma è nostro interesse potenziare l’offerta, migliorandola in tempi brevi e portandola ad alti livelli”. 
Elviro Di Meo
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