LETTERE/Lo Sportello S cerca casa

Cerca casa lo Sportello S, la struttura dedicata agli studenti diversamente abili. La prof.ssa Adriana Valerio, referente a Lettere, ha relazionato sul lavoro svolto durante il Consiglio di Facoltà di dicembre. In tutto il mese di ottobre, senza contare le matricole, per le quali non sono ancora disponibili i dati, gli iscritti che hanno esplicitato la loro disabilità sono stati novanta: quarantaquattro a Lettere; sedici a Filosofia; otto a Storia; otto a Lingue; otto a Scienze del Servizio Sociale; quattro a Psicologia; due a Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali. Gli studenti con disabilità superiore al 66% sono sessantotto (di cui ventinove al 100% e tredici al 99%) e quelli inferiori al 66% sono ventidue. Relativamente al genere, trentaquattro sono uomini e cinquantasei donne. Sono queste ultime che maggiormente si avvalgono del servizio dello Sportello. La disabilità va da quella motoria all’uditiva, alla visiva, alla psichica, a quella del linguaggio, a quella relativa a traumi, a malattie tumorali, genetiche e rare. “Esiste, dunque, – annota la docente – una pluralità di situazioni da tener presente che pone non pochi problemi”. La professoressa descrive, infine, alcune carenze relative all’assetto del servizio: alfabetizzazione delle istituzioni; precarietà delle risorse; ubicazione dello Sportello. In merito la docente afferma “nonostante l’interessamento del presidente del Polo, Giuseppe Cantillo e del preside Antonio Nazzaro, non è stato possibile trovare un luogo idoneo ad accogliere la struttura”. Attualmente è ubicata nella stanza dei ricercatori di Filosofia, con danno sia per il personale docente che per il funzionamento dello Sportello. Poiché sono ancora in corso i lavori nell’edificio di San Pietro Martire, la professoressa, grazie al consenso del Direttore del Dipartimento di Discipline Storiche, ritiene che sia preferibile trasferire lo Sportello nella sua stanza, all’interno del Dipartimento, al settimo piano dell’edificio di via Marina 33. Una soluzione che consentirebbe di coordinare meglio il servizio, che si avvale quest’anno della collaborazione di Silvia De Candia, studentessa part-time. 
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