Lingue: “siamo in tanti, talvolta costretti a sederci a terra”

Riscontro positivo rispetto a corsi e docenti del Dipartimento di Studi Umanistici. I corsi più affollati il 19 ottobre, nella sede di via Mezzocannone 16, sono: Economia per Beni Culturali, Lingua Spagnola, Filologia Moderna e Psicologia dello Sviluppo. “Siamo divisi tra via Marina, questa sede e Porta di Massa, ma non ci pesa spostarci”, afferma Naomi, al secondo anno del Corso di Laurea in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali. “L’unico problema è che si accavallano i corsi di Storia dell’Arte con quello di Economia, che dobbiamo seguire il lunedì”, sottolineano le colleghe Eleonora e Maria Vittoria. “Il corso che ci è piaciuto di più è Letteratura Italiana con il prof. Giancarlo Alfano, perché si dedica completamente alla materia e la trasmette con passione”, osserva Ilaria.
Neoimmatricolata per Lingue, Francesca Maione, in procinto di seguire Lingua Spagnola: “i corsi con i madrelingua sono semplici, poiché spiegano bene i concetti alla lavagna. Anche se non ho mai fatto spagnolo, lo riesco a capire, poiché la docente traduce in italiano qualche parola, se proprio non si riesce ad afferrare il senso. Ora, ad esempio, sta spiegando la divisione in sillabe”. Esami da sostenere: “di Lingue e Linguistica, in totale quattro al primo semestre. Per seguire le lezioni ci spostiamo tra qui, Porta di Massa e Corso Umberto, ma se si fanno dieci minuti di ritardo, causa trasferimenti, non è mai un problema per i professori. Siamo in tanti e a volte costretti a sederci a terra, ai bordi dell’aula. Oggi, ad esempio,abbiamo preso le sedie da altre aule semivuote”. Si sente investita di una nuova responsabilità, ora che è iscritta all’Università: “superare tutti gli esami sta solo a me, e ne sono consapevole. È un peso importante da sostenere”. Segue dal lunedì al venerdì: “talvolta con lunghi spacchi, anche di due ore. Dipende dalla lingua scelta. Il giovedì e il venerdì resto qui a lezione fino alle 19.00”.
Hanno più esperienza e consapevolezza, ma le studentesse della Magistrale non cambierebbero il percorso intrapreso: “mi sono trovata benissimo tra docenti e materie. Forse le sedi sono poco adeguate a contenere un numero ingente di studenti. Abbiamo anche poche aule studio, se si considerano quella computer e le due autogestite a Porta di Massa”, spiega Irene, al secondo anno di Filologia Moderna. Non ha nulla di cui lamentarsi per quanto riguarda i docenti: “avevo frequentato Giurisprudenza e si può dire che il livello di umanità dei professori è totalmente diverso qui. Sono disponibili, ti ascoltano e si ricordano il tuo nome. Non sei solo una matricola, puoi colloquiare piacevolmente con loro”. I suoi preferiti: “Andrea Mazzucchi di Filologia Italiana, perché sa insegnare ed è competente nella sua materia, e Francesco de Cristofaro per Letteratura Comparata, poiché fornisce spunti, apre la mente e si dà al 100% agli studenti. Non è un caso che le materie che piacciono di più sono quelle con i docenti più bravi. Vuol dire che sanno trasmettere”.
Sara Vergara studia invece al primo anno di Magistrale in Psicologia dell’intervento Clinico, dello Sviluppo e dei contesti formativi. “I corsi che preferisco sono quelli di Psicologia dello Sviluppo. Adesso lo seguo con la prof.ssa Lucia Donsì. Studiamo lo sviluppo del bambino nei primi anni di vita, con le sue capacità cognitivo-sociali e relazionali. Seguiamo a Mezzocannone e in aula Iacono di Porta di Massa”. Non vuole aprirsi uno studio privato, ma lavorare nel sociale: “a contatto con le persone. Ecco perché mi sono piaciuti molto i Laboratori di Psicologia Sociale e dello Sviluppo. Per quest’ultimo ho osservato un bambino mentre disegnava e in base al disegno ho analizzato il suo quoziente intellettivo. Infatti ad ogni età corrisponde un certo modo di disegnare: a sei anni non c’è profondità, le teste sono enormi e gli arti piccoli. Se continua a disegnare così anche molto dopo i sei anni, potrebbe avere disturbi di apprendimento Oppure, se disegna al centro del foglio vuol dire che non conosce proporzioni e posizione degli oggetti”.
- Advertisement -




Articoli Correlati