Lingue, “in Italia siamo i migliori”

Aula delle Mura Greche gremita di studenti, il 19 ottobre, in occasione della presentazione agli studenti della facoltà di Lingue e letterature straniere. Apre la professoressa delegata di facoltà all’orientamento Raffaella Del Pezzo. “Per informazioni di tipo tecnico (immatricolazione, ubicazione degli uffici, termini di presentazione dei piani di studio etc.) potete rivolgervi agli studenti degli uffici SPOT attivati a palazzo Corigliano, a palazzo Giusso ed in segreteria. Per consigli ed informazioni sui corsi, sulle discipline e sui piani di studio, avete a disposizione tutti i lunedì, dalle 9.00 alle 16.00, i docenti della facoltà, nell’aula 16 di Palazzo Sforza, primo piano. Stiamo cercando inoltre di creare la figura del tutor, un docente al quale ognuno di voi potrà fare riferimento per questioni attinenti alla didattica ed ai piani di studio”. Tre i progetti in cantiere: “l’istituzione della figura del tutor, del difensore civico e l’attivazione di corsi di recupero, particolarmente nelle lingue, per chi non riuscirà a sostenere gli esami a tempo debito”. Chiude con un consiglio: “frequentate assiduamente e sostenete gli esami a fine corso”. 
Il Preside Giovan Battista De Cesare: “In Italia le facoltà di Lingue e letteratura sono una ventina, ma noi siamo i migliori. Forse, per certi aspetti, solo Cà Foscari ci è superiore. Abbiamo un solo Corso di Laurea, Lingue e letterature straniere, articolato in quattro indirizzi: Linguistico Glottodidattico, Filologico letterario, Americanistico e Storico culturale. A chi volesse seguire studi di orientalistica e di africanistica in senso proprio suggerisco di iscriversi a Lettere. Noi approfondiamo soprattutto l’area dell’Europa occidentale, dell’americanistica e del Mediterraneo. Il nostro corso di arabo è seguitissimo”.
Qualche parola sugli sbocchi occupazionali. “Ritengo che il grosso serbatoio resti la scuola, anche perché nei progetti del Ministero della Pubblica Istruzione si prevede l’obbligatorietà dell’apprendimento linguistico sin dalle elementari. Si parla anche dello studio obbligatorio di una seconda lingua alle superiori. Capite bene che il Ministero pensa soprattutto alle lingue dell’Unione Europea, quelle che in questa facoltà si studiano benissimo”. Interviene la prof. Del Pezzo: “abbiamo parlato dell’indirizzo americanistico, che è interessantissimo. Solo che per un fraintendimento il Ministero attualmente non consentirebbe a chi lo ha frequentato di accedere alle Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento. Allora chi non vuole precludersi questa possibilità e sceglie Americanistica può inserire una biennalizzazione di Inglese, Francese, Tedesco o Spagnolo”.
 La prof. Jocelyn Vincent direttrice del CILA illustra le opportunità di apprendimento che offre il centro (vedi box, n.d.r). Prima degli auguri di rito che il Preside rivolge agli studenti, c’è spazio per un paio di domande.
“Chi vuole adottare l’ordinamento previsto dalla riforma deve sostenere 19 esami in tre anni oppure no?” Risponde il Preside: “se si iscrive quest’anno tutti gli esami che avrà superato di qui ad ottobre 2001 le saranno riconosciuti. Poi, se vorrà, potrà, passare al nuovo ed allora andranno a costituire il monte crediti necessario a conseguire la laurea triennale (180) oppure lei potrà chiedere di continuare con il sistema attuale, quello della laurea quadriennale”. Domanda un’altra studentessa: “posso inserire nel piano di studi una lingua quadriennale e due triennali?” Risponde il Preside: “no, può fare una quadriennale, una triennale ed una biennale, ma non due triennali. Gli esami devono essere 27 (19 orali ed otto scritti) scelti in una rosa di non meno di undici discipline diverse. Con due lingue triennali il rapporto salta”. 
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