Lo spazio e i segni di vita sul Pianeta rosso: i temi affascinanti con cui la scienza si avvicina ai giovani

Si è chiuso il 21 aprile al cinema Academy Astra di Via Mezzocannone, con la conferenza Esplorazione dello spazio e segni di vita extra-terrestre, il ciclo di eventi dedicati alle frontiere della Fisica promosso dall’Associazione
Scienza e Scuola, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italianan (ASI), l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Università Federico II e il contributo dell’Istituto Banco di Napoli – Fondazione. Una manifestazione articolata in tre appuntamenti, fra marzo e aprile, che hanno affrontato la grande conferma sperimentale del momento rappresentata dalle onde gravitazionali e la crittografia quantistica
con il prof. Steven Girvin della Yale University, il quale l’8 aprile a Palazzo Serra di Cassano ha premiato i
ragazzi vincitori delle Olimpiadi di Fisica e Astronomia. “Per loro è stata un’emozione essere premiati da un grande scienziato”, commenta Paolo Emilio Strolin, Professore Emerito di Fisica Sperimentale del Dipartimento di Fisica della Federico II, promotore di numerosi esperimenti al Laboratorio Nazionale del Gran Sasso e al CERN,
da anni impegnato nel campo della divulgazione e formazione nelle scuole napoletane, sviluppando in quest’ambito progetti di scambio con il Giappone e di recupero, restauro e ripristino, del patrimonio di strumenti ed esperimenti custodito negli istituti dell’area metropolitana. “Abbiamo restaurato numerosi strumenti e realizzato
oltre cinquecento schede, presentando il lavoro in una mostra alla Biblioteca Nazionale. Ci teniamo a scegliere sempre luoghi prestigiosi, ricchi di storia e prestigio – prosegue il docente che ad agosto partirà per il Paese del Sol Levante con gli studenti di quattro scuole della Campania, rispettivamente l’Evangelista Torricelli di Somma Vesuviana, l’Alfonso Gatto di Agropoli, il Piero Calamandrei di Ponticelli e il Leonardo Da Vinci di Poggiomarino
– Non si tratta solo di un’escursione all’estero, si parte dopo aver svolto un lungo lavoro di ricerca”. Gli incontri sono impostati come Tavole Aperte, dibattiti in cui tutti sono sullo stesso piano e interagiscono liberamente: “è una modalità nuova di comunicazione, non ci sono professori, siamo tutti sullo stesso livello e i dibattiti vanno avanti a lungo”. La Tavola conclusiva ha rappresentato l’occasione per approfondire argomenti che da sempre affascinano
studiosi e profani, affrontando temi d’avanguardia nei quali la Scuola Napoletana nel suo complesso è fortemente coinvolta grazie agli interventi di Enrico Flamini, coordinatore scientifico per l’Agenzia Spaziale Italiana per i programmi di esplorazione del sistema solare, John Robert Brucato, pioniere dell’Astrobiologia dell’Osservatorio
Astrofisico di Arcetri (Firenze), e dei ricercatori dell’Osservatorio Astronomico di Capodimonte Massimo Della Valle, astrofisico e Direttore dell’Istituto, e Francesca Esposito, responsabile scientifico dello strumento DREAMS, acronimo per Dust characterization, Risk assessment and Environment Analyser on the Martian Surface, concepito
per misurare i parametri meteorologici e del campo elettrico atmosferico della superficie marziana, montato a bordo della sonda spaziale ExoMars, partita dal cosmodromo di Baikonur in Kazakistan il 14 marzo, che rappresenta la prima missione europea che atterrerà sul Pianeta Rosso. “Se non all’incontro con i marziani dell’immaginario popolare di non molti decenni fa, l’esplorazione spaziale porta ora a indagare direttamente la presenza di segni di vita extra-terrestre e resta sempre aperto l’interrogativo se siamo i soli esseri intelligenti
nell’Universo. Mentre la sonda Exo- Mars vola verso Marte, possiamo tutti insieme dotarci di strumenti di conoscenza per entrare nel vivo della discussione e non essere solo spettatori”, conclude Strolin. Le registrazioni delle Tavole Aperte, con il relativo materiale didattico, sono disponibili sul sito dell’Associazione grazie al lavoro del prof. Paolo Mastroserio della sezione napoletana dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
Simona Pasquale
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