Più ampi poteri ai ricercatori, quando c’è da eleggere il Rettore; valorizzazione del ruolo dei Consigli di Corso di Laurea; modifica della composizione del Senato Accademico e della durata in carica del Rettore. Sono questi i principali elementi di novità che sono stati introdotti nel nuovo Statuto de L’Orientale, attualmente all’esame del Ministro dell’Università Letizia Moratti, dopo l’approvazione in Senato Accademico.
Il Rettore Pasquale Ciriello (55 anni, rettore da 5 e ProRettore in precedenza, Presidente uscente della Conferenza regionale dei Rettori) illustra nel dettaglio le innovazioni.
Come cambia il Senato Accademico?
“Attualmente fanno parte di quest’organo i 4 Presidi delle Facoltà e 4 Direttori di Dipartimento, questi ultimi a rotazione tra i 9 che sono in carica. La rotazione dei Direttori è sempre stata un problema, rispetto al Senato, che infatti si rinnovava continuamente nei suoi membri anche tra l’una e l’altra elezione. Abbiamo ritenuto, in ateneo, che fosse meglio trovare un sistema capace di garantire continuità al Senato. Il nuovo Statuto, non a caso, prevede che, oltre ai 4 Presidi, faccia parte del Senato Accademico un eletto per ciascuna area disciplinare: Asia e Africa; Europa e Americhe; Scienze sociali, filosofiche e della comunicazione; Antichità, arte e spettacoli. Resteranno in carica tre anni”.
Muta anche la durata del mandato elettorale del rettore. Come e perché?
“Fino ad oggi il rettore restava in carica 3 anni. Abbiamo pensato di portare il mandato a 4 perché rappresenta un periodo abbastanza lungo, necessario ad affrontare i problemi complessi e articolati che si trova a fronteggiare chi guidi un ateneo. D’altra parte 4 anni dura adesso anche il mandato del rettore dell’Ateneo Federico II (e della Sun e di Salerno, n.d.r). Loro, però, lo hanno accorciato, prima era di 5. Rimane, nello statuto dell’Orientale, la possibilità che il rettore si candidi per un secondo mandato. Se uno ha bene operato non si vede il motivo per il quale non possa chiedere ai colleghi una riconferma”.
A proposito delle elezioni del rettore, lo Statuto rinnovato finalmente riconosce ai ricercatori la possibilità di partecipare a pieno titolo alle votazioni. Fino ad oggi avevano solo l’opportunità di eleggere alcuni loro rappresentanti, a loro volta delegati a votare. Come mai questa svolta?
“Chi è attento ai temi di politica accademica sa bene che da tempo i ricercatori auspicavano questo cambiamento, che rappresenta in qualche modo anche il riconoscimento di un ruolo sempre più importante svolto nell’ateneo. Sostanzialmente l’elettorato attivo è stato esteso a tutte le fasce di docenza, ricercatori compresi”.
Consigli di Corso di Laurea con più poteri: è un’altra innovazione. Cosa cambia, rispetto al passato?
“Vorrei fare una premessa, che spiega bene perché abbiamo rafforzato i poteri dei CCL. E’ la riforma universitaria in sé – la legge numero 509- che ha dato più peso a questi organismi. All’Orientale ci è parso giusto che a questo facesse seguito anche la valorizzazione del loro ruolo nelle sedi decisionali. Di qui, vengo alla sua domanda, la novità: ogni Preside sarà necessariamente affiancato dal Consiglio di presidenza. All’interno di quest’ultimo, da Statuto, ci saranno i Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea”.
Altre innovazioni rilevanti?
“Il nuovo Statuto contiene norme che rafforzano il ruolo del Consiglio dei Direttori di Dipartimento nella gestione delle risorse”.
Fabrizio Geremicca
Il Rettore Pasquale Ciriello (55 anni, rettore da 5 e ProRettore in precedenza, Presidente uscente della Conferenza regionale dei Rettori) illustra nel dettaglio le innovazioni.
Come cambia il Senato Accademico?
“Attualmente fanno parte di quest’organo i 4 Presidi delle Facoltà e 4 Direttori di Dipartimento, questi ultimi a rotazione tra i 9 che sono in carica. La rotazione dei Direttori è sempre stata un problema, rispetto al Senato, che infatti si rinnovava continuamente nei suoi membri anche tra l’una e l’altra elezione. Abbiamo ritenuto, in ateneo, che fosse meglio trovare un sistema capace di garantire continuità al Senato. Il nuovo Statuto, non a caso, prevede che, oltre ai 4 Presidi, faccia parte del Senato Accademico un eletto per ciascuna area disciplinare: Asia e Africa; Europa e Americhe; Scienze sociali, filosofiche e della comunicazione; Antichità, arte e spettacoli. Resteranno in carica tre anni”.
Muta anche la durata del mandato elettorale del rettore. Come e perché?
“Fino ad oggi il rettore restava in carica 3 anni. Abbiamo pensato di portare il mandato a 4 perché rappresenta un periodo abbastanza lungo, necessario ad affrontare i problemi complessi e articolati che si trova a fronteggiare chi guidi un ateneo. D’altra parte 4 anni dura adesso anche il mandato del rettore dell’Ateneo Federico II (e della Sun e di Salerno, n.d.r). Loro, però, lo hanno accorciato, prima era di 5. Rimane, nello statuto dell’Orientale, la possibilità che il rettore si candidi per un secondo mandato. Se uno ha bene operato non si vede il motivo per il quale non possa chiedere ai colleghi una riconferma”.
A proposito delle elezioni del rettore, lo Statuto rinnovato finalmente riconosce ai ricercatori la possibilità di partecipare a pieno titolo alle votazioni. Fino ad oggi avevano solo l’opportunità di eleggere alcuni loro rappresentanti, a loro volta delegati a votare. Come mai questa svolta?
“Chi è attento ai temi di politica accademica sa bene che da tempo i ricercatori auspicavano questo cambiamento, che rappresenta in qualche modo anche il riconoscimento di un ruolo sempre più importante svolto nell’ateneo. Sostanzialmente l’elettorato attivo è stato esteso a tutte le fasce di docenza, ricercatori compresi”.
Consigli di Corso di Laurea con più poteri: è un’altra innovazione. Cosa cambia, rispetto al passato?
“Vorrei fare una premessa, che spiega bene perché abbiamo rafforzato i poteri dei CCL. E’ la riforma universitaria in sé – la legge numero 509- che ha dato più peso a questi organismi. All’Orientale ci è parso giusto che a questo facesse seguito anche la valorizzazione del loro ruolo nelle sedi decisionali. Di qui, vengo alla sua domanda, la novità: ogni Preside sarà necessariamente affiancato dal Consiglio di presidenza. All’interno di quest’ultimo, da Statuto, ci saranno i Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea”.
Altre innovazioni rilevanti?
“Il nuovo Statuto contiene norme che rafforzano il ruolo del Consiglio dei Direttori di Dipartimento nella gestione delle risorse”.
Fabrizio Geremicca