Non ha avuto neanche il tempo di cantare vittoria chi ha superato il test d’ingresso a Scienze Biologiche, che già ha cominciato con i recuperi. Gli ammessi che hanno totalizzato meno di quattro punti su venti in matematica, infatti, sono tenuti a seguire corsi obbligatori, paralleli a quelli istituzionali, per recuperare la materia dalle basi. Divisi in cinque gruppi, i neo-iscritti partono dalle unità di misura e seguono con attenzione, in aula IE (al quarto piano di via Mezzocannone 8), tutti i passaggi del ragionamento del docente. Il corso prevede 6 lezioni, dalle 9.00 alle 13.00. Quattro ore di fila ciascuna, dunque una vera e propria maratona della matematica per chi non è abituato. “È una novità assoluta di quest’anno”, spiega il ricercatore Marco Serpico, docente dei gruppi 1 e 5. “I corsi nascono nell’ambito del Programma Lifelong Learning. Stiamo facendo ricerche sull’apprendimento, per cui abbiamo stabilito un dialogo sul tema tra i Dipartimenti delle Facoltà di Scienze”. Un’occasione di confronto con gli studenti che non dovrebbe prevedere valutazione finale. “Le lezioni hanno un’impostazione interattiva, per cui i ragazzi possono intervenire liberamente, senza timore di dire baggianate. Se dovessimo valutarli, la gestione del corso sarebbe completamente diversa”. Molti ne hanno davvero bisogno, altri possiedono già le competenze di base. “C’è una piccola percentuale di studenti che è già abbastanza avanti. Ciò fa comprendere che molto spesso le domande dei test non vengono comprese perché poste male o per la troppa emozione, ma in realtà le conoscenze ci sono”. La matematica non è utile soltanto a superare l’esame, ma serve nella vita quotidiana e per il percorso di studi futuro. “Questi ragazzi dovranno leggere pubblicazioni scientifiche prima o poi e affrontare esami di fisica. Se non hanno una buona conoscenza della matematica, che si basa su concetti fondamentali, sempre gli stessi, riuscirà difficile loro affrontare un’altra scienza dura”, sottolinea Serpico. Studiare non vuol dire, però, imparare storielle a memoria: “Non bisogna togliere dignità alle scienze studiandole come se fossero filastrocche, perché non ne esistono di serie A e B. Scopo di questo corso è, infatti, quello di recuperare la fiducia nella materia e lo spirito con cui si affronta, andando alla base delle carenze che spesso traggono origine dalla Scuola Secondaria”.
Un po’ di critiche provengono dagli studenti interessati, ovvero quelli del primo anno, che non erano preparati psicologicamente al recupero. “Abbiamo saputo solo dopo il test che ci sarebbero stati corsi integrativi per chi ha totalizzato un punteggio basso in matematica. Questo non ci è piaciuto, anche perché si accavallano con i laboratori di chimica”, afferma Domenico Giamundo. “Inoltre non serviranno a molto. In 24 ore non si recupera una materia”, continua Sara Izzini. “Avrei preferito corsi di recupero in Biologia o Chimica, visto che abbiamo più esami di queste aree, al posto della Matematica, che ne prevede uno solo nel nostro percorso di studi triennale”, aggiunge Rachele Giugliano. La ragazza si è iscritta con l’intenzione di diventare biologa mentre i suoi colleghi aspirano ad altri Corsi di Laurea. “Io devo solo sostenere qualche esame da convalidare per potermi iscrivere a Scienze Infermieristiche”, replica Sara. “Mentre io l’anno prossimo tenterò di nuovo i test per Medicina”, precisa Domenico.
C’è anche chi ritiene, invece, che i corsi di recupero siano molto utili. “Ho totalizzato 7 punti in matematica al test, quindi non avrei bisogno del recupero, ma ho deciso di seguirlo ugualmente per acquisire un’altra forma mentis. Provengo dal Liceo Classico e non sono abituata al ragionamento matematico”, commenta Francesca. “Il professore spiega in modo chiaro, facendo molti esempi, perciò lo seguo facilmente. Ci ha introdotto all’argomento parlando dei numeri razionali e delle equivalenze, tutte cose da rispolverare, ma che già conoscevo”, informa Annarita Franzese.
Parallelamente è iniziato il corso istituzionale di Matematica, che soddisfa altrettanto i più bravi, o più fortunati, che hanno superato il test d’ingresso con almeno 4 risposte esatte nella materia in esame. “Il corso è interessante e si segue senza difficoltà”, per Amanda Palumbo e Gioia Pietraretti. “Io preferisco quello di Chimica, con il prof. Francesco Ruffo. Spiega in modo molto semplice e capisci bene prima ancora di aprire il libro”, commenta Lorenza Parisi. Una chiara preferenza per la biologia e la citologia è espressa dagli studenti di Scienze Biologiche. “Preferisco di gran lunga lo studio della cellula alla matematica. Il mio sogno è quello di diventare un biologo marino”, spiega Marco Ascione. “Anche la Chimica non è male, la prof.ssa Filomena Parisi la rende più leggera, facendo battute durante la lezione”, interviene Domenico Aprile. “Adoro la Citologia, infatti vorrei farmi strada nell’ambito della ricerca, come biologo”, conclude Antonio Arnese.
Allegra Taglialatela
Un po’ di critiche provengono dagli studenti interessati, ovvero quelli del primo anno, che non erano preparati psicologicamente al recupero. “Abbiamo saputo solo dopo il test che ci sarebbero stati corsi integrativi per chi ha totalizzato un punteggio basso in matematica. Questo non ci è piaciuto, anche perché si accavallano con i laboratori di chimica”, afferma Domenico Giamundo. “Inoltre non serviranno a molto. In 24 ore non si recupera una materia”, continua Sara Izzini. “Avrei preferito corsi di recupero in Biologia o Chimica, visto che abbiamo più esami di queste aree, al posto della Matematica, che ne prevede uno solo nel nostro percorso di studi triennale”, aggiunge Rachele Giugliano. La ragazza si è iscritta con l’intenzione di diventare biologa mentre i suoi colleghi aspirano ad altri Corsi di Laurea. “Io devo solo sostenere qualche esame da convalidare per potermi iscrivere a Scienze Infermieristiche”, replica Sara. “Mentre io l’anno prossimo tenterò di nuovo i test per Medicina”, precisa Domenico.
C’è anche chi ritiene, invece, che i corsi di recupero siano molto utili. “Ho totalizzato 7 punti in matematica al test, quindi non avrei bisogno del recupero, ma ho deciso di seguirlo ugualmente per acquisire un’altra forma mentis. Provengo dal Liceo Classico e non sono abituata al ragionamento matematico”, commenta Francesca. “Il professore spiega in modo chiaro, facendo molti esempi, perciò lo seguo facilmente. Ci ha introdotto all’argomento parlando dei numeri razionali e delle equivalenze, tutte cose da rispolverare, ma che già conoscevo”, informa Annarita Franzese.
Parallelamente è iniziato il corso istituzionale di Matematica, che soddisfa altrettanto i più bravi, o più fortunati, che hanno superato il test d’ingresso con almeno 4 risposte esatte nella materia in esame. “Il corso è interessante e si segue senza difficoltà”, per Amanda Palumbo e Gioia Pietraretti. “Io preferisco quello di Chimica, con il prof. Francesco Ruffo. Spiega in modo molto semplice e capisci bene prima ancora di aprire il libro”, commenta Lorenza Parisi. Una chiara preferenza per la biologia e la citologia è espressa dagli studenti di Scienze Biologiche. “Preferisco di gran lunga lo studio della cellula alla matematica. Il mio sogno è quello di diventare un biologo marino”, spiega Marco Ascione. “Anche la Chimica non è male, la prof.ssa Filomena Parisi la rende più leggera, facendo battute durante la lezione”, interviene Domenico Aprile. “Adoro la Citologia, infatti vorrei farmi strada nell’ambito della ricerca, come biologo”, conclude Antonio Arnese.
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