Tradizionale appuntamento d’inizio semestre fra docenti e studenti della Laurea Magistrale in Matematica. Presentare l’offerta formativa e raccogliere adesioni, richieste e concordare un orario ad hoc, senza sovrapposizioni: l’obiettivo dell’incontro che si è svolto il 28 febbraio. Un’occasione per conoscersi e approfondire i contenuti delle discipline. “Il percorso magistrale in Matematica è assolutamente libero, ma ci sono delle regole che devono essere comunque rispettate: la scelta del piano di studi deve toccare i quattro ambiti fondamentali e ci devono essere almeno due esami annuali, per un totale di 12 crediti. Una formula che nel complesso funziona”, spiega Francesca. In attesa che cominci la riunione, raccogliamo qualche intervista per individuare a quali discipline sono maggiormente interessati gli studenti e quali esigenze hanno. “In generale mi piacerebbe che ci fosse qualche esame in più in ambito algebrico, perché l’Algebra mi piace molto”, dice Marco Trombetti, iscritto all’indirizzo generale. Raffaella Di Rosa e Rossana Capuano, rispettivamente interessate a seguire corsi di Fisica Matematica e Analisi Numerica, “per restare nel filone di studi svolto durante la Triennale”, vorrebbero una tempistica diversa dell’organizzazione del calendario didattico: “le lezioni del primo semestre sono terminate a fine gennaio e in un mese avremmo dovuto sostenere quattro o cinque esami, assurdo. Se si potesse finire prima, almeno a dicembre, e avere più tempo per studiare, sarebbe meglio”. Margarita Natale e Anna Valentina De Luca sono quasi al termine del percorso di studi: “per come abbiamo impostato il piano di studi, adesso dobbiamo obbligatoriamente scegliere un esame di Fisica o, in alternativa, un esame del ramo economico fra le scelte libere, sempre però con una forte componente matematica. La libertà è una bella cosa ma presuppone anche una notevole responsabilità, devi sapere cosa vuoi fare”. “A me piace l’insegnamento ma, per non precludermi nessuna strada, voglio inserire nel piano di studi un esame di Calcolo Numerico e Programmazione, perché le aziende sono interessate ai matematici con un profilo applicativo. Questa impostazione da un certo punto di vista è buona, ma dall’altra ti obbliga a scegliere senza aver mai seguito”, sostiene Lina Mauro, iscritta al secondo anno. “Se si abita lontano è scomodo iscriversi alle lezioni perché se non ci sono richieste il corso che interessa potrebbe non essere attivato. Nel complesso, qui amano l’organizzazione vecchio stampo, come le prenotazioni a mano degli esami. L’ambiente è bellissimo; mi sono trovata sempre bene, sia con i colleghi che con i docenti, tutti molto disponibili e preparati”, commenta Giovanna di Grazia, studentessa al secondo anno.