A Medicina la contemporaneità di alcune lezioni è un problema reale. Il dono dell’ubiquità farebbe comodo a molti degli studenti, soprattutto a coloro che frequentano le ADE. “E’ vero – conferma la Professoressa Paola Izzo, Presidente del corso di Laurea in Medicina e Chirurgia – avevamo pensato di stilare un calendario delle ADE ma non è facile perché l’offerta formativa è molto ampia. Lo studente può scegliere tra 500 ADE e i coordinatori devono stabilire orari, giorni e aule di ciascuna lezione”.
I corsi regolari sono 41, un numero più facile da gestire ma la professoressa intende trovare una soluzione per programmare nella maniera migliore anche le lezioni delle ADE. “Voglio far stabilire in anticipo almeno il periodo in cui si svolgono le varie ADE per distribuirle nel primo e nel secondo semestre – afferma – Se riusciremo a pubblicare il calendario prima che gli studenti scelgano le attività preferite, essi avranno modo di optare per gli orari che risultano più comodi”.
Anche i laureandi incontrano la difficoltà di dividersi tra più attività da svolgere durante gli stessi orari. Per il tirocinio è richiesta la loro presenza in reparto in mattinata, ovvero quando si svolgono i corsi. “L’internato si accavalla solo in alcuni giorni alle lezioni – dichiara la prof.ssa Izzo – Per la tesi sperimentale bisogna frequentare i reparti, ma alla tesi si può lavorare anche di pomeriggio, non c’è bisogno di fare il cosiddetto giro dei malati”.
Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento c’è stato un periodo di due anni di norme transitorie che, secondo quanto stabilito, sono scadute il 31 gennaio. Tra i vari provvedimenti era stato sospeso il blocco che impediva di passare da un anno ad un altro, cioè era stata abolita la propedeuticità degli esami. Molti degli studenti si augurano di poter continuare a scegliere liberamente quali esami sostenere, per evitare che alcuni, particolarmente difficili, impediscano loro di iscriversi all’anno successivo. “Dal mio punto di vista eliminare la propedeuticità è stato un errore enorme. I ragazzi hanno superato gli esami più leggeri degli anni successivi ed ora devono affrontare quelli più impegnativi accantonati”.
Secondo quanto stabilito nel 2004, questo periodo di adeguamento è terminato, vale a dire che dal primo febbraio sono state ripristinate tutte le propedeuticità degli esami ed è di nuovo in vigore il blocco per le iscrizioni da un anno al successivo. Fu stabilito il termine del 31 gennaio perché allora non esisteva la seduta di recupero di febbraio. Solo l’anno scorso una delibera del Senato Accademico ha fissato la possibilità di sostenere esami sei volte all’anno: a gennaio e febbraio, giugno e luglio, settembre e ottobre. “Sulla base di tale delibera abbiamo chiesto alla Commissione Didattica di posticipare il termine di un mese per usufruire dell’appello di febbraio”, dichiara la professoressa.
Il 22 febbraio si svolgeranno sia il Consiglio di Corso di Laurea che il Consiglio di Facoltà: in quell’occasione entrambi gli organismi discuteranno sull’opportunità di approvare la proroga di un mese. ”Il mio consiglio agli studenti è di prepararsi per sostenere comunque gli esami a febbraio. – precisa la professoressa – E’ una richiesta giusta, penso che il Corso di Laurea la approverà per cercare di recuperare quanti più studenti in corso è possibile”.
E’ vero che ci sono sei appelli all’anno, ma è anche vero che la maggior parte dei professori dissuade i respinti a ritentare l’esame nel mese successivo. In questo modo si restringono a tre le possibilità nel corso dell’anno per affrontare un determinato esame. “Se un ragazzo si presenta a gennaio sapendo ben poco, è ovvio che un docente gli suggerisca di prendersi un po’ più di tempo per approfondire. E’ un impegno degli studenti non andare a tentare la sorte – spiega la professoressa che, però, subito dopo precisa – In effetti a Medicina questo non capita di frequente, ma devo ricordare che solo alcuni professori non permettono di ripresentarsi agli esami nella sessione successiva. Non è una cosa generalizzata”.
L’accorpamento di più discipline con l’avvento del nuovo ordinamento, non incontra spesso il favore degli studenti che hanno difficoltà ad assicurarsi un buon voto nella singola materia in cui hanno scelto di specializzarsi. “Avrei apprezzato di più se gli studenti avessero detto che alcuni corsi non sono integrati in modo ottimale – commenta la professoressa – Per esaudire le loro richieste si dovrebbe revisionare il piano di studi ma io credo che si tratta in genere di materie abbastanza affini. Uno studente che vuole fare il Chirurgo Plastico deve avere le nozioni di base di immunologia, allergologia e conoscere le malattie cutanee e veneree. Così come, d’altro canto, l’apparato cardiovascolare è da considerarsi strettamente legato a quello respiratorio”. La professoressa sottolinea come in medicina un campo di indagine non possa prescindere dall’altro ed aggiunge: “ma se pure si potessero dividere gli esami, gli studenti si dovrebbero presentare due volte, anziché una: siamo proprio sicuri che converrebbe davvero ai ragazzi?”.
Tra i meriti della professoressa Izzo va sottolineato il suo impegno per rinnovare la veste del sito della Facoltà. Ora vi sono riportate anche le date d’esame. Le facciamo notare che, però, le date slittano spesso ed il sito non viene aggiornato. “Stiamo lavorando per questo – assicura – Abbiamo chiesto ai docenti di comunicare eventuali modifiche ma può sempre accadere che si decida di spostare un appello all’ultimo momento”.
Si dovrebbe cercare di ovviare anche al mancato funzionamento dei chioschi telematici, tanto più che non è ancora possibile prenotare gli esami via Internet. “Ci stiamo adoperando per migliorare tutta una serie di problematiche a vantaggio degli studenti. Personalmente ritengo che alcune delle loro richieste siano valide, altre un po’ meno”.
Manuela Pitterà
I corsi regolari sono 41, un numero più facile da gestire ma la professoressa intende trovare una soluzione per programmare nella maniera migliore anche le lezioni delle ADE. “Voglio far stabilire in anticipo almeno il periodo in cui si svolgono le varie ADE per distribuirle nel primo e nel secondo semestre – afferma – Se riusciremo a pubblicare il calendario prima che gli studenti scelgano le attività preferite, essi avranno modo di optare per gli orari che risultano più comodi”.
Anche i laureandi incontrano la difficoltà di dividersi tra più attività da svolgere durante gli stessi orari. Per il tirocinio è richiesta la loro presenza in reparto in mattinata, ovvero quando si svolgono i corsi. “L’internato si accavalla solo in alcuni giorni alle lezioni – dichiara la prof.ssa Izzo – Per la tesi sperimentale bisogna frequentare i reparti, ma alla tesi si può lavorare anche di pomeriggio, non c’è bisogno di fare il cosiddetto giro dei malati”.
Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento c’è stato un periodo di due anni di norme transitorie che, secondo quanto stabilito, sono scadute il 31 gennaio. Tra i vari provvedimenti era stato sospeso il blocco che impediva di passare da un anno ad un altro, cioè era stata abolita la propedeuticità degli esami. Molti degli studenti si augurano di poter continuare a scegliere liberamente quali esami sostenere, per evitare che alcuni, particolarmente difficili, impediscano loro di iscriversi all’anno successivo. “Dal mio punto di vista eliminare la propedeuticità è stato un errore enorme. I ragazzi hanno superato gli esami più leggeri degli anni successivi ed ora devono affrontare quelli più impegnativi accantonati”.
Secondo quanto stabilito nel 2004, questo periodo di adeguamento è terminato, vale a dire che dal primo febbraio sono state ripristinate tutte le propedeuticità degli esami ed è di nuovo in vigore il blocco per le iscrizioni da un anno al successivo. Fu stabilito il termine del 31 gennaio perché allora non esisteva la seduta di recupero di febbraio. Solo l’anno scorso una delibera del Senato Accademico ha fissato la possibilità di sostenere esami sei volte all’anno: a gennaio e febbraio, giugno e luglio, settembre e ottobre. “Sulla base di tale delibera abbiamo chiesto alla Commissione Didattica di posticipare il termine di un mese per usufruire dell’appello di febbraio”, dichiara la professoressa.
Il 22 febbraio si svolgeranno sia il Consiglio di Corso di Laurea che il Consiglio di Facoltà: in quell’occasione entrambi gli organismi discuteranno sull’opportunità di approvare la proroga di un mese. ”Il mio consiglio agli studenti è di prepararsi per sostenere comunque gli esami a febbraio. – precisa la professoressa – E’ una richiesta giusta, penso che il Corso di Laurea la approverà per cercare di recuperare quanti più studenti in corso è possibile”.
E’ vero che ci sono sei appelli all’anno, ma è anche vero che la maggior parte dei professori dissuade i respinti a ritentare l’esame nel mese successivo. In questo modo si restringono a tre le possibilità nel corso dell’anno per affrontare un determinato esame. “Se un ragazzo si presenta a gennaio sapendo ben poco, è ovvio che un docente gli suggerisca di prendersi un po’ più di tempo per approfondire. E’ un impegno degli studenti non andare a tentare la sorte – spiega la professoressa che, però, subito dopo precisa – In effetti a Medicina questo non capita di frequente, ma devo ricordare che solo alcuni professori non permettono di ripresentarsi agli esami nella sessione successiva. Non è una cosa generalizzata”.
L’accorpamento di più discipline con l’avvento del nuovo ordinamento, non incontra spesso il favore degli studenti che hanno difficoltà ad assicurarsi un buon voto nella singola materia in cui hanno scelto di specializzarsi. “Avrei apprezzato di più se gli studenti avessero detto che alcuni corsi non sono integrati in modo ottimale – commenta la professoressa – Per esaudire le loro richieste si dovrebbe revisionare il piano di studi ma io credo che si tratta in genere di materie abbastanza affini. Uno studente che vuole fare il Chirurgo Plastico deve avere le nozioni di base di immunologia, allergologia e conoscere le malattie cutanee e veneree. Così come, d’altro canto, l’apparato cardiovascolare è da considerarsi strettamente legato a quello respiratorio”. La professoressa sottolinea come in medicina un campo di indagine non possa prescindere dall’altro ed aggiunge: “ma se pure si potessero dividere gli esami, gli studenti si dovrebbero presentare due volte, anziché una: siamo proprio sicuri che converrebbe davvero ai ragazzi?”.
Tra i meriti della professoressa Izzo va sottolineato il suo impegno per rinnovare la veste del sito della Facoltà. Ora vi sono riportate anche le date d’esame. Le facciamo notare che, però, le date slittano spesso ed il sito non viene aggiornato. “Stiamo lavorando per questo – assicura – Abbiamo chiesto ai docenti di comunicare eventuali modifiche ma può sempre accadere che si decida di spostare un appello all’ultimo momento”.
Si dovrebbe cercare di ovviare anche al mancato funzionamento dei chioschi telematici, tanto più che non è ancora possibile prenotare gli esami via Internet. “Ci stiamo adoperando per migliorare tutta una serie di problematiche a vantaggio degli studenti. Personalmente ritengo che alcune delle loro richieste siano valide, altre un po’ meno”.
Manuela Pitterà