Medicina dello sport, prima volta alla Federico II per il prof. Guido Iaccarino

Un esordiente tra gli esordienti a un corso che taglia il nastro per la prima volta al primo anno. Classe ’67, il prof. Guido Iaccarino, laureatosi nel ’91 in Medicina alla Federico II, torna al Policlinico, questa volta nei panni di Professore Ordinario. L’esordio in cattedra a ottobre con Medicina dello sport, uno dei moduli del corso integrato di Basi della Medicina ed Etica Clinica I.
Ha lasciato il Policlinico da laureato, lo ritrova da Ordinario. Come ha vissuto il ritorno a casa? “Fa una certa impressione stare dall’altro lato. Ho insegnato otto anni all’Università di Salerno, ma tornare qui e tenere una lezione al primo anno, in un’aula così grande e con così tanti studenti, fa una certa impressione. Sembra di entrare in un’arena”.
Ha parlato di Medicina dello sport a studenti che fino a qualche mese fa erano tra i banchi di scuola…  “In aula utilizzo esempi che possano aiutare la comprensione senza banalizzare l’argomento, non è semplicissimo”. 
Le discipline cliniche introdotte dal nuovo Ordinamento come possono aiutare il cammino didattico? “Fornire ai ragazzi fin da subito un’idea di cosa potranno svolgere in futuro è importante e motivante. È una scommessa che altri Paesi hanno già sperimentato e vinto”. 
Cosa significa trattare lo sport dal punto di vista medico? “Scendere di peso, smettere di fumare e fare attività fisica sono tre consigli che probabilmente chiunque sia andato da un medico ha ricevuto. Però, mentre abbiamo sviluppato sistemi per smettere di fumare e per perdere peso mangiando meglio, non sappiamo ancora esattamente cosa significhi raccomandare più attività fisica. La scommessa dei prossimi anni è implementare presso la classe medica e i pazienti la cultura che lo sport non è una cosa campata in aria, ma corrisponde a regole ben precise con modalità di prescrizione ed erogazione”.
Quali sono gli argomenti che tratterà a lezione? “Fisiologia del muscolo, le alterazioni metaboliche, comuni alle patologie croniche di maggiore diffusione, principi di valutazione del paziente e prescrizione della terapia”.
Come sono organizzate le verifiche? “Prove intercorso con test a risposta multipla ed esame finale a giugno”.
Oltre alle lezioni frontali, come si può approfondire il tema? “Da noi c’è un ambulatorio per la prescrizione dell’attività fisica nei pazienti che è disponibile ad accogliere gli studenti che lo volessero frequentare”.
Il consiglio alle matricole? “Metterci passione. È un periodo importante della loro esistenza. Serve guardare nel proprio cuore e impegnarsi al massimo senza farsi distrarre da sirene o falsi miti”.
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