Gli studenti di Sociologia sono sul piede di guerra. Carta dei Diritti alla mano, approvata a settembre scorso dal CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari), richiedono un maggior numero di appelli d’esame, a seguito anche della notizia – per adesso nulla di ufficiale – che, a differenza dello scorso anno, non sarà inserita alcuna sessione straordinaria ad aprile (per i fuori corso). “Tra le altre cose, la Carta dei Diritti degli Studenti parla di un numero di appelli d’esame annuale pari a otto, di cui uno dedicato ai fuori-corso – spiega Valerio Saggese, rappresentante di Facoltà dell’Unione degli Universitari – attualmente, noi ne abbiamo solo sei. Fino a tre anni fa, ce n’erano altri due: uno ad aprile ed un altro a novembre”. Nell’ultimo Consiglio di Facoltà, del 28 febbraio, è stata avanzata la proposta dell’introduzione di appelli aggiuntivi, ma pare che l’intero corpo docente si sia schierato subito contro. “Abbiamo trovato un muro, i professori ci hanno già detto che non è possibile alcuna modifica, facendoci sapere che inserire anche solo una sessione in più significherebbe creare un controsenso con quello che è il modello universitario a cui si mira (dopo l’accorpamento degli esami e la conseguente diminuzione del numero di prove da sostenere). Il Preside è intervenuto poco, mentre, in Facoltà, è nato un malcontento generale”. Lo scorso anno, grazie alla collaborazione di docenti e studenti, è stata inserita la sessione straordinaria di aprile. “Abbiamo conteggiato gli studenti e i rispettivi esami che dovevano sostenere – continua Saggese – e raccolto i loro dati. Si potrebbe tentare lo stesso lavoro, anche quest’anno. Per ora, però, i ragazzi vogliono un confronto aperto con il Preside, in modo da chiarire una volta per tutte i dettagli dell’organizzazione didattica”.
Proseguono, intanto, i lavori della Commissione mista docenti/studenti (composta dai professori Fabio Corbisiero, Pietro Maturi, Anna Maria Zaccaria, Maria Giannini e i rappresentanti Valerio Saggese, Lorenzo Fattori e Carmine Principe) al fine di segnalare i punti critici relativi alla struttura della Facoltà e migliorare l’ambiente. “I problemi sono sempre gli stessi: la carenza di aule, i muri che crollano, i bagni sporchi e senza sapone, il monitor all’ingresso non funzionante. Abbiamo realizzato un reportage fotografico – conclude il rappresentante – anche se sono convinto che, laddove finisce il lavoro della Commissione, è necessaria una presa di coscienza da parte degli studenti”.
Proseguono, intanto, i lavori della Commissione mista docenti/studenti (composta dai professori Fabio Corbisiero, Pietro Maturi, Anna Maria Zaccaria, Maria Giannini e i rappresentanti Valerio Saggese, Lorenzo Fattori e Carmine Principe) al fine di segnalare i punti critici relativi alla struttura della Facoltà e migliorare l’ambiente. “I problemi sono sempre gli stessi: la carenza di aule, i muri che crollano, i bagni sporchi e senza sapone, il monitor all’ingresso non funzionante. Abbiamo realizzato un reportage fotografico – conclude il rappresentante – anche se sono convinto che, laddove finisce il lavoro della Commissione, è necessaria una presa di coscienza da parte degli studenti”.