A metà luglio, sarebbe dovuta partire la gara d’appalto, i lavori avrebbero preso il via anche ad agosto, per settembre la mensa de L’Orientale sarebbe stata pronta ad accogliere gli studenti. Queste le premesse. Ad oggi, non è ancora partita la gara d’appalto, di conseguenza la mensa non sarà aperta prima di dicembre, nella migliore delle ipotesi. Visto che di ipotesi bisogna parlare data l’ufficiosità delle informazioni a disposizione dei ragazzi del Collettivo, sempre impegnati a seguire la vicenda anche nei mesi estivi. In ordine di tempo, l’ultimo ostacolo per la partenza ai lavori è dovuto al ritardo con cui è pervenuta la relazione conclusiva del R.U.P. (Responsabile Unico di Procedimento, di nomina regionale) all’Adisu. “La relazione è arrivata a fine luglio e, per questioni di tempo, il Consiglio di Amministrazione non ha potuto riunirsi”, ci spiega Sebastiano, studente di Scienze Politiche e parte attiva del Collettivo studentesco. La Regione ha stanziato ben 380mila euro per la ristrutturazione della mensa, ma i lavori ancora non partono. “C’è bisogno, prima di tutto – aggiunge Sebastiano – di una dichiarazione ufficiale da parte del Rettore riguardo l’uso specifico dei locali di palazzo Giusso altrimenti l’Adisu non avvierà mai i lavori. E’ necessario, quindi, un accordo ufficiale. A mio avviso, è assurdo avere i fondi a disposizione e non usufruirne”. Tolta la mensa, ai ragazzi non resta che recarsi nei ristoranti privati in convenzione con l’Adisu, sempre affollati, e dove non è possibile creare un momento di socializzazione. I ragazzi continuano a pagare 2,50 euro a pasto (la stessa somma che sborsavano alla mensa dell’Ateneo) ma “sappiamo che l’Adisu ne versa circa il doppio. A questo punto ci chiediamo: perchè non avviare i lavori al più presto ed eliminare questo ulteriore aggravio all’Adisu?”
Si prospetta che, tra la pubblicazione delle gare d’appalto e la conclusione dei lavori, passeranno circa sei mesi. Di conseguenza, il nuovo anno accademico, comincerà con la riattivazione delle convenzioni con i ristoranti privati e senza sapere come saranno occupati gli ex lavoratori della mensa. “Se non ci sarà un riscontro pratico alle innumerevoli promesse, noi studenti saremo costretti a dar vita a un’agitazione incitando gli studenti a boicottare i ristoranti privati”.
Abbiamo girato la questione al prof. Luigi Serra, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Adisu Orientale. “Ci stiamo muovendo nei tempi più brevi possibili – dice il professore – Anche durante il mese di agosto, sono stati svolti dei sopralluoghi utili per l’avvio dei lavori nei locali adibiti a mensa. Mi auguro di contenere le operazioni in un mese circa. Logicamente ci sono tempi tecnici, burocratici e giuridici. E se per i tempi tecnici ci affidiamo alla diligenza dei lavoratori, per i tempi giuridici dobbiamo rispettare leggi e regolamenti. Al momento, stabilire un preciso iter temporale risulta impossibile perché mi sembra normale che i termini di legge non possono essere forzati, posso però dire che l’amministrazione sta procedendo con sollecitudine”.
Riguardo l’anno accademico che sta per partire: “saranno riattivate le convenzioni con i ristoranti, anzi l’offerta sarà allargata con l’inclusione di altre strutture scelte insieme ai rappresentanti degli studenti”.
Maddalena Esposito
Si prospetta che, tra la pubblicazione delle gare d’appalto e la conclusione dei lavori, passeranno circa sei mesi. Di conseguenza, il nuovo anno accademico, comincerà con la riattivazione delle convenzioni con i ristoranti privati e senza sapere come saranno occupati gli ex lavoratori della mensa. “Se non ci sarà un riscontro pratico alle innumerevoli promesse, noi studenti saremo costretti a dar vita a un’agitazione incitando gli studenti a boicottare i ristoranti privati”.
Abbiamo girato la questione al prof. Luigi Serra, Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Adisu Orientale. “Ci stiamo muovendo nei tempi più brevi possibili – dice il professore – Anche durante il mese di agosto, sono stati svolti dei sopralluoghi utili per l’avvio dei lavori nei locali adibiti a mensa. Mi auguro di contenere le operazioni in un mese circa. Logicamente ci sono tempi tecnici, burocratici e giuridici. E se per i tempi tecnici ci affidiamo alla diligenza dei lavoratori, per i tempi giuridici dobbiamo rispettare leggi e regolamenti. Al momento, stabilire un preciso iter temporale risulta impossibile perché mi sembra normale che i termini di legge non possono essere forzati, posso però dire che l’amministrazione sta procedendo con sollecitudine”.
Riguardo l’anno accademico che sta per partire: “saranno riattivate le convenzioni con i ristoranti, anzi l’offerta sarà allargata con l’inclusione di altre strutture scelte insieme ai rappresentanti degli studenti”.
Maddalena Esposito