“È la prima associazione studentesca di Biotecnologie industriali da quando questo Corso esiste”. Parla con un pizzico di orgoglio Andrea Venturino, aspirante biotecnologo da tre anni e presidente di ASBI, la neonata Associazione degli Studenti di Biotecnologie Industriali della Federico II pensata come “un punto di aggregazione per tutti i biotecnologi sia per l’orientamento in entrata, sia per un avvicinamento alla professione attraverso incontri con industrie e con esperti del settore”. Difendere l’immagine di un Corso vissuto da alcuni come un ripiego, questo uno degli obiettivi: “vogliamo dare nuova luce alle Biotecnologie industriali, che spesso vengono considerate un’appendice di Medicina. Molti ragazzi si iscrivono qui solo per prepararsi ai test. Noi vogliamo orientare le matricole che ancora non hanno ben chiaro cosa sia un biotecnologo”. In circa un mese di vita, l’associazione ha raccolto settanta iscritti. Porte aperte non solo ai biotecnologi, ma a chiunque frequenti Corsi scientifici, per “riunire tutti coloro che hanno gli stessi interessi, avendo così scambi di idee”. E la possibilità di farsi ascoltare: “dagli studenti possiamo ricevere visibilità. Fondando un’associazione riconosciuta a livello universitario, vogliamo avere una voce in una serie di tavoli di lavoro. Anche se i numeri sono piccoli, la rappresentanza è forte. Prevediamo che gli iscritti salgano almeno a cento, visto che ci contattano ogni giorno per sapere delle iscrizioni”. Non che sia necessario fare la voce grossa. A Monte Sant’Angelo il confronto è all’ordine del giorno. Questo almeno secondo Antonio Maria Palma, matricola e vicepresidente ASBI: “sono al primo anno, ma mi sono già reso conto che da noi c’è una grande organizzazione e un ottimo rapporto tra gli studenti e tra questi ultimi e i docenti”. Sull’associazione: “mancava solo l’ufficialità, ma già ci riunivamo. Adesso potremo sfruttare di più le nostre idee e andare incontro alle esigenze degli studenti. Prima tutto questo non ci era negato, però ora possiamo essere più autonomi”. In merito al suo nuovo ruolo, aggiunge: “sono felice di questa possibilità. È bello riuscire a creare all’università un legame tra noi studenti per aiutarci a vicenda”. Il programma dell’associazione già guarda lontano, direzione Milano. Una delle prime iniziative, infatti, si chiama “ASBI to Expo” e consentirà a chi ha acquistato il biglietto d’ingresso alla fiera milanese – a dieci euro tramite una convenzione universitaria – di prenotare, entro il 15 giugno, il proprio posto sulla “Carovana ASBI”, come viene definita sulla pagina Facebook dell’evento, per il weekend che va dall’11 al 13 settembre: “ci occuperemo dell’organizzazione del pullman e dell’alloggio. Inoltre, accompagneremo i partecipanti durante questo viaggio, per mettere a disposizione di tutti le nostre competenze di Biotecnologi Industriali”. Per i costi, “tutto dipende dal numero di partecipanti. Chiuse le iscrizioni, faremo dei preventivi cercando di mantenerci su prezzi bassi. Ovviamente, maggiore sarà il numero di studenti, più alto sarà il risparmio”. A precisarlo è Rosanna Puopolo, studentessa del terzo anno che, con le colleghe Ginevra Del Vecchio e Matilde Sicuranza, completa il consiglio direttivo di ASBI: “abbiamo sentito la necessità di avere un punto di riferimento. L’associazione è un mezzo per lo scambio di informazioni di qualsiasi tipo tra noi. Adesso dobbiamo farci conoscere e metterci all’opera per promuovere situazioni coinvolgenti affinché gli studenti possano vivere l’università pienamente”.
Ciro Baldini
Ciro Baldini