Un Corso di Laurea Magistrale di carattere internazionale che conferisce un titolo valido in tutti i paesi che coinvolge. E’ il biennio denominato “Ius civile dell’Europa comune: fondamenti storici e prospettive di integrazione giuridica”, cofinanziato dal Miur. Ce ne parla il prof. Cosimo Cascione, docente di Storia del Diritto romano e rappresentante del Consorzio Gérard Boulvert nel comitato di coordinamento del Corso. “Si tratta di un biennio nato in consorzio tra più università italiane e straniere – spiega- ha sede presso l’Università di Catania ma prevede una grande mobilità: il primo semestre si svolgerà a Budapest, il secondo a Catania, il terzo a Mosca e il quarto si caratterizzerà per lo svolgimento di attività pratica presso uno studio legale in un paese a scelta dello studente tra quelli consorziati”. “La nostra è la prima specialistica in Giurisprudenza internazionale e cofinanziata dal Ministero -aggiunge il prof. Cascione- Ha carattere professionalizzante, mira a preparare studenti indirizzati verso l’avvocatura, i concorsi nell’Unione Europea, i concorsi per accedere alla carriera diplomatica. Va sottolineato il fatto che rilascia un titolo congiunto e consente di svolgere un periodo di pratica presso studi legali che noi accreditiamo come idonei a svolgere attività formativa”.
Aperto sia ai laureati triennali in Scienze giuridiche che ai dottori in Giurisprudenza del vecchio ordinamento, il corso di laurea magistrale è a numero programmato. Vi si potrà iscrivere un massimo di 35 studenti, italiani e stranieri. Gli studenti della Federico II, dell’Università di Catania e di Roma Tre si iscriveranno senza debiti formativi, mentre per tutti gli altri verrà fatta una valutazione dei curricula. Previste inoltre 15 borse di studio per gli studenti provenienti dai paesi dell’Est. “Quello dell’Europa dell’Est è un ambito territoriale in cui la prospettiva storica del diritto europeo viene tenuta in gran conto – dice il prof. Cascione- Da quei paesi ci si sta accostando molto al diritto comune proprio attraverso la tradizione romanistica”. Un percorso di studi come questo risponde dunque ad una specifica esigenza culturale dei paesi dell’Est? “Non solo, consente anche a noi di migliorare il nostro rapporto culturale e giuridico con loro”. La didattica frontale, benché svolta all’estero oltre che in Italia, si tiene in lingua italiana, “lingua giuridica rilevante per la formazione degli studenti, alla quale teniamo anche in una prospettiva futura”. Di grande interesse gli ambiti di studio. Si inizia con il diritto privato in generale, per poi proseguire con i fondamenti storico teorici del diritto privato europeo, la giurisdizione e il diritto internazionale privato, il diritto civile europeo e comparato, le obbligazioni e i contratti, oltre ad insegnamenti opzionali. Il legame con la cultura romanistica è chiaro, se si considera quanta attenzione il mondo del diritto romano presta ai fondamenti del diritto comune europeo. Le lezioni saranno tenute non solo da docenti delle università consorziate, ma anche da professori provenienti da altre università particolarmente esperti in determinate materie. Discorso a parte va fatto per i moduli sulla casistica, che questo biennio tiene a valorizzare, i quali saranno tenuti, oltre che da docenti universitari, anche da avvocati e magistrati con particolari competenze. Illustri i nomi provenienti dalla Federico II: Michele Scudiero, Luigi Labruna, Carla Masi Doria, Raffaele Rascio, Benedetto Conforti, Biagio Grasso, Settimio Di Salvo, Luigi Di Lella, Giuffrè. Il comitato di coordinamento è presieduto dal prof. Alessandro Corbino dell’Università di Catania.
Tutti coloro che sono interessati possono reperire ulteriori informazioni sul sito http://www.lex.uni ct.it/iuscivileuropa/Default.htm.
Sara Pepe
Aperto sia ai laureati triennali in Scienze giuridiche che ai dottori in Giurisprudenza del vecchio ordinamento, il corso di laurea magistrale è a numero programmato. Vi si potrà iscrivere un massimo di 35 studenti, italiani e stranieri. Gli studenti della Federico II, dell’Università di Catania e di Roma Tre si iscriveranno senza debiti formativi, mentre per tutti gli altri verrà fatta una valutazione dei curricula. Previste inoltre 15 borse di studio per gli studenti provenienti dai paesi dell’Est. “Quello dell’Europa dell’Est è un ambito territoriale in cui la prospettiva storica del diritto europeo viene tenuta in gran conto – dice il prof. Cascione- Da quei paesi ci si sta accostando molto al diritto comune proprio attraverso la tradizione romanistica”. Un percorso di studi come questo risponde dunque ad una specifica esigenza culturale dei paesi dell’Est? “Non solo, consente anche a noi di migliorare il nostro rapporto culturale e giuridico con loro”. La didattica frontale, benché svolta all’estero oltre che in Italia, si tiene in lingua italiana, “lingua giuridica rilevante per la formazione degli studenti, alla quale teniamo anche in una prospettiva futura”. Di grande interesse gli ambiti di studio. Si inizia con il diritto privato in generale, per poi proseguire con i fondamenti storico teorici del diritto privato europeo, la giurisdizione e il diritto internazionale privato, il diritto civile europeo e comparato, le obbligazioni e i contratti, oltre ad insegnamenti opzionali. Il legame con la cultura romanistica è chiaro, se si considera quanta attenzione il mondo del diritto romano presta ai fondamenti del diritto comune europeo. Le lezioni saranno tenute non solo da docenti delle università consorziate, ma anche da professori provenienti da altre università particolarmente esperti in determinate materie. Discorso a parte va fatto per i moduli sulla casistica, che questo biennio tiene a valorizzare, i quali saranno tenuti, oltre che da docenti universitari, anche da avvocati e magistrati con particolari competenze. Illustri i nomi provenienti dalla Federico II: Michele Scudiero, Luigi Labruna, Carla Masi Doria, Raffaele Rascio, Benedetto Conforti, Biagio Grasso, Settimio Di Salvo, Luigi Di Lella, Giuffrè. Il comitato di coordinamento è presieduto dal prof. Alessandro Corbino dell’Università di Catania.
Tutti coloro che sono interessati possono reperire ulteriori informazioni sul sito http://www.lex.uni ct.it/iuscivileuropa/Default.htm.
Sara Pepe