Nuove prospettive occupazionali per il biologo

Incontro di approfondimento sul sequenziamento genomico rivolto a studenti e laureandi in Biologia. Si è svolto l’8 aprile, presso l’Aula C01 di Via Mezzocannone. L’iniziativa è stata organizzata dalla prof.ssa Rosanna Del Gaudio, delegata all’orientamento del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, il cui coordinamento didattico è affidato alla prof.ssa Vincenza Laforgia e condotto dal dott. Andrea Telatin, Bioinformatico della BMR Genomics, Spin-Off dell’Università di Padova. È parte di un programma che il Corso sta mettendo a punto con l’obiettivo di specializzare la formazione universitaria e presentare ai ragazzi un più ampio panorama sugli sbocchi occupazionali, in collaborazione con aziende tecnologiche che prestano servizi alla ricerca scientifica. “Il progetto ha il duplice scopo di professionalizzare il percorso universitario e fornire agli studenti nuove prospettive sulla figura del biologo impegnato in processi produttivi e non più solo in attività di analisi, ricerca e insegnamento. Un’iniezione di fiducia sulle opportunità del futuro dal momento che nella nostra città operano realtà importanti come i centri di ricerca BIOGEM e CEINGE”, spiega la prof.ssa Del Gaudio che, in tempi recenti, in collaborazione con la Gilson, azienda che fornisce attrezzature ai laboratori universitari, ha organizzato dei seminari teorici e pratici sul pipettaggio, l’insieme delle tecniche per maneggiare e manutenere le pipette, basilari strumenti di lavoro in campo clinico e biologico. “Si tratta di un complesso di attività uniche nel loro genere, portate avanti a costo zero, per le quali gli studenti ricevono anche un attestato di partecipazione a corsi di formazione rivolti, di solito, agli addetti ai lavori. Speriamo che questo ci consenta di ottenere dei finanziamenti per estendere il progetto all’intero Ateneo”, conclude la docente.
Il seminario ha offerto ai ragazzi una panoramica sulle nuove tecnologie di sequenziamento (tecniche e attrezzature), la progettazione sperimentale, la preparazione dei campioni e, elemento cruciale, l’analisi dei dati. “All’incirca a partire dal 2007, sono stati messi a punto dei nuovi sequenziatori genomici che, collettivamente, hanno permesso di disporre di una mole di dati inimmaginabile fino ad allora ed a prezzi davvero competitivi. Per questo nell’ambito dei corsi sulle applicazioni principali del sequenziamento che riguardano la salute umana e la microbiologia abbiamo inserito dei cenni di bioinformatica”, spiega il dott. Telatin.
Nuove terapie genetiche, ma anche biocarburanti e sistemi di produzione energetica basati sull’impiego di microalghe sono alcune delle applicazioni di queste nuove tecnologie. Oltre a consentire una drastica riduzione dei tempi necessari per avere informazioni utili, abbattono notevolmente i costi, rendendo possibile l’accesso a vasti settori della ricerca e sviluppo anche a gruppi che dispongono di mezzi economici limitati. “Estrarre un campione microbiotico era un’operazione che fino a cinque anni era solo ad appannaggio di alcuni grandi centri di ricerca in grado di sostenere la spesa. Oggi, ottenere le stesse informazioni può costare anche solo un centinaio di euro”, prosegue il dott. Telatin, il quale   per la prima a volta a Napoli si è trovato a lavorare con degli studenti universitari. “Lavoriamo molto con il personale accademico e ci rechiamo spesso in altre sedi perché raggiungere Padova può essere complicato, ma mai prima d’ora ci eravamo trovati a diffondere queste conoscenze fra gli studenti”, conclude il ricercatore la cui società, accreditata presso il Ministero per l’Università e la Ricerca, partecipa a progetti europei, nell’ambito di cordate delle quali fanno parte soggetti diversi, fra cui piccole imprese che hanno bisogno di servizi focalizzati sul sequenziamento del DNA.
Simona Pasquale
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