Open Day di Medicina. L’orientamento tra Corsi di Laurea, Puok e Cristiano Ronaldo

Cristiano Ronaldo, calciatore portoghese della Juventus, mostrato in due foto per raccontare i miracoli dell’odontoiatria: “da tifoso del Napoli, non lo stimo come calciatore. Però guardate le foto dei denti prima e dopo gli interventi odontoiatrici. Notate la differenza?”, dice uno dei relatori all’Edificio 1 del Policlinico collinare. Nel frattempo, un po’ più in là, al 21, attraverso la voce del prof. Nicola Zambrano, docente di Biologia molecolare, si scopre che ‘Puok’, prima di diventare un’icona dei panini Made in Naples, era “un eccellente studente di Biotecnologie per la salute. Uno dei più bravi che abbia mai conosciuto”. È la mattina del 21 febbraio e tra via De Amicis, sede di Biotecnologie, il Policlinico di via Pansini e il Dipartimento di Farmacia, a via Montesano, va in scena l’Open day della Scuola di Medicina e Chirurgia. In sette aule diverse, oltre tremila studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori, provenienti da tutte le città della Campania e dalle regioni limitrofe, ascoltano notizie e consigli su corsi ed esami che “sì, si trovano su internet, ma sentirle da un professore è tutta un’altra storia”. Lo dice Camillo Mirone, studente del Liceo Mazzini di Napoli, incuriosito da Biotecnologie per la salute: “mi affascina tanto il lavoro in laboratorio. Il discorso del prof in aula mi ha incuriosito ancora di più”. ‘Facoltà’ il termine più ricorrente nelle due ore di confronto tra professori (trentadue i docenti coinvolti nella giornata di orientamento) e ragazzi evidentemente spaesati. Per la maggioranza, l’uomo nero nell’armadio è, come prevedibile, il test di ammissione: “speriamo che i più capaci possano frequentare la nostra struttura”, ha affermato in apertura nell’Aula Magna Gaetano Salvatore il Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia Luigi Califano, che ha proseguito: “abbiamo bisogno di giovani motivati che possano assicurare un futuro al nostro Paese”. Tocca a lui presentare tutti i percorsi riuniti sotto il cappello della Scuola di Medicina: “sono iscritti ai nostri Corsi 23.170 ragazzi. Sono quelli che un giorno occuperanno dei ruoli importanti nel Sistema Sanitario Nazionale, nei laboratori di ricerca o in tante altre strutture che richiedono le professionalità che noi formiamo”. Microfono poi ai docenti che nel dettaglio si sono soffermati sui singoli percorsi formativi. “Se non supero il test, cosa faccio? Vale la pena scegliere un Corso affine?”, i dubbi di Chiara Di Martino, aspirante odontoiatra all’ultimo anno della Scuola Mario Pagano di Napoli. Come lei, vorrebbe occuparsi di denti Lucrezia Noviello, proveniente dal Don Milani di San Giovanni: “ho seguito con attenzione la presentazione di Odontoiatria. Mi interessa per gli sbocchi occupazionali che offre”. Non è stata la sua prima volta al Policlinico: “c’ero già stata in occasione della Laurea di mio fratello, è una struttura che mi colpisce per grandezza e organizzazione”. Pensiero condiviso da Artur Sharigyn, studente di origini russe iscritto al Casanova di Napoli, che già nel recente passato si è orientato al futuro: “ho seguito dei corsi di Odontoiatria all’Edificio 15 con alcuni dei docenti che hanno parlato oggi. Il Policlinico è sorprendente. Vedere un’Università che sembra una piccola città trasmette l’idea di casa”. Pollice alzato per i discorsi relativi al laboratorio: “è rincuorante pensare ad uno studio che non si sviluppa solo sui libri”, il commento di Gaia Vacatello, dell’Elsa Morante di Scampia. È venuta con Alessia Flaminio: “non è semplice intraprendere un percorso lungo sei anni. Occasioni del genere servono per alimentare le nostre motivazioni”. Idee e certezze diverse tra un prima e un dopo. Notate la differenza?
Ciro Baldini
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