Il futuro della Sun, rileva Paolisso, è una università generalista in cui convivano radicamento sul territorio casertano e vocazione internazionale. Per sviluppare quest’ultima, scrive, “bisognerà investire su un’offerta formativa mirata all’attivazione di ulteriori Corsi di studio e Master in lingua inglese; rafforzare i laboratori linguistici; attivare Corsi di studio con università straniere, che porteranno al rilascio di titoli di studio doppi o multipli; migliorare la mobilità degli studenti, anche con l’attiva partecipazione della SUN al nuovo programma europeo Erasmus+; sviluppare le versioni in lingue straniere dei siti web di Ateneo e dei Dipartimenti”. Sottolinea, inoltre, “vanno garantiti i finanziamenti al Dottorato di ricerca, assicurati in maniera oggi insufficiente dal MIUR, e bisogna far seguire alla formazione un programma di PostDoc”. Altro tema: il potenziamento dei laboratori, delle relative dotazioni strumentali e delle reti di interconnessione. Per perseguirlo, sottolinea il professore Paolisso, “occorre puntare su interdisciplinarietà, economie di scala, ricerca di finanziamenti, ricerca di base”. Riguardo alla didattica, annuncia, tra l’altro, “un Osservatorio Permanente di Ateneo”. L’offerta didattica, auspica, “deve apparire in primo piano nel portale, correlata di tutte le indicazioni sui corsi e le sedi. Nella home page dovranno essere previsti un servizio di risposte on line di carattere didattico e amministrativo e la possibilità di colloqui personali di orientamento con singoli docenti. Bisognerà inoltre potenziare un orientamento in ingresso e gli eventuali corsi integrativi per quelli che abbiano manifestato debolezze di preparazione. Per particolari tipologie di studenti (lavoratori e fuori sede) si dovrà prevedere un percorso rallentato per venire incontro alle esigenze peculiari del territorio casertano e per risolvere il problema dei fuori corso, penalizzante per l’Ateneo. In quest’ottica giudico particolarmente vantaggioso somministrare una parte dei crediti via web mediante le tecniche della formazione a distanza”. Docenti e processo di reclutamento rappresentano un altro aspetto del programma elettorale: “È innegabile che a un turnover mutilato dai tagli al FFO si aggiunga la difficoltà di attrarre risorse e investimenti. È fondamentale che, in aggiunta ai punti organico previsti dal piano straordinario di reclutamento dei professori associati, venga stanziata per i ruoli dei professori associati e ordinari, e in proporzione ai risultati scientifici e alle esigenze dei Dipartimenti, anche una quota dei punti legati al turnover ordinario”. Altro obiettivo è la concentrazione nell’area casertana degli uffici della Direzione Generale e del Rettorato. Al personale tecnico amministrativo, “vanno garantiti adeguato turnover e progressioni verticali”. Edilizia: Paolisso annuncia un piano che dovrà provvedere in via prioritaria a razionalizzare l’esistente: “Lo strumento di pianificazione dovrà allora preliminarmente prevedere un inventario, sede per sede, delle strutture disponibili e una valutazione del loro livello di utilizzo. Con specifico riferimento alle nuove opere, si procederà a verificare e programmare in funzione di criteri di priorità la realizzazione di ulteriori strutture per la didattica, per la ricerca (laboratori) e per i servizi (uffici). Si ricordano, a titolo d’esempio, i lavori già programmati per il completamento (Corpo B) della struttura di viale Ellittico in Caserta per gli studenti di Psicologia e per la ristrutturazione e il restauro del Convento di San Francesco a S. Maria Capua Vetere (sede del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali). Sarà inoltre urgente provvedere alla ristrutturazione dei laboratori di ricerca sia nel Polo Vivaldi che in quello “CIRCE” presso l’ex CIAPI di S. Nicola la Strada”. Aggiunge: “Il Policlinico di Caserta sarà l’anello finale della catena che permetterà un reale e stabile insediamento di tutto l’Ateneo nel territorio casertano, favorendo quella totale osmosi tra università e territorio che al momento è carente per la parte sanitaria. Rispetto a questa problematica, intendo perseguire il duplice obiettivo di realizzare strutture di ricerca attrezzate e moderne e, sul piano assistenziale della Sanità Regionale, completare una infrastruttura di nuova concezione mirata all’ottimizzazione delle funzioni, in quella felice prospettiva di interazione tra Università e Strutture Ospedaliere (Aziende Ospedaliere miste) che è già attiva in molte Regioni italiane. Un obiettivo del nuovo Policlinico dovrà essere quello di svolgere il ruolo culturale innovativo di un vero e proprio “Polo di Ricerca Bio-Medica”. Garantisce: “il Prorettore non sarà scelto nell’area medica”.