Sembra finalmente concretizzarsi il progetto di restauro del complesso di via Mezzocannone 16, ex Convento Donnaromita, approvato in via preliminare già nel dicembre 2008. Grazie ai 15 milioni di euro stanziati dal Cipe, infatti, si può coprire la spesa di un intervento il cui costo complessivo è stato inizialmente stimato attorno ai 20 milioni. “La delibera del Cipe indica particolari punti di interesse tra cui il complesso dell’ex convento di Donnaromita di via Mezzocannone – spiega l’ing. Maurizio Pinto, che è a capo del progetto – Adesso bisogna aspettare i passaggi successivi per l’attribuzione concreta dei fondi. Inoltre, dopo la prima fase di progettazione relativa al 2008, si deve passare alla progettazione definitiva e indire un bando di gara. In questo secondo progetto definitivo si deve tenere conto della riduzione di 5 milioni sull’importo iniziale previsto, limando alcuni punti o suddividendo per lotti”.
Il progetto è molto ambizioso e prevede un intervento di recupero della struttura originale del convento e l’adeguamento degli impianti. “Negli anni, in particolare nell’immediato dopoguerra, tutta la struttura di Mezzocannone ha subito diverse trasformazioni con l’aggiunta di elementi architettonici non coerenti e spesso sovrapposti. Obbiettivo del progetto è quello di smantellare queste strutture e procedere al restauro per ridonare al complesso la sua architettura originale”. Un importante intervento sarà quello sul chiostro all’altezza di Mezzocannone 16, lato via Palladino: “Attualmente nell’edificio sono ubicate al quarto piano cinque aule di Scienze e nei piani intermedi gli uffici dei Dipartimenti. Riorganizzando la funzionalità degli spazi, andremo ad invertire l’attuale disposizione portando le aule nei piani bassi e gli uffici in quelli alti. Per quanto riguarda il Chiostro, va recuperata la seconda passeggiata attualmente coperta”. Il progetto prevede anche il rifacimento dell’area verde ed un miglioramento dal punto di vista impiantistico: “la ristrutturazione del primo piano, la climatizzazione dell’intero edificio, la diffusione di rete dati e l’adeguamento dell’impianto elettrico alle normative vigenti”.
I tempi di esecuzione previsti per il completamento di tutta l’opera sono abbastanza lunghi, si parla di almeno quattro-cinque anni, “perché bisogna conciliare le esigenze della didattica con quelle del cantiere. In particolare, per quanto riguarda il trasferimento delle aule, si parla di circa 300 posti, abbiamo concordato un piano con la Facoltà di Scienze, che ha trovato momentanea disponibilità in altre sedi del Centro Storico. Abbiamo deciso di suddividere i lavori per blocchi, questo ci darà alcuni tempi morti, ma permetterà di iniziare i lavori sulle aule alla fine, in modo da avere altri spazi già ristrutturati che potranno momentaneamente fungere da zone per la didattica”.
Nel frattempo si vaglia la possibilità anche di valorizzare tutti i chiostri mettendoli in comunicazione fra loro. Mezzocannone 16 ha due chiostri, uno più piccolo dal lato di Mezzocannone e quello più grande lato via Palladino, mentre Mezzocannone 8 ne ha altri due, il Cortile delle Statue e il Cortile del Salvatore. “E’ stato realizzato uno studio di fattibilità per creare un percorso unico che va da nord a sud del Complesso Donnaromita attraverso i vari cortili. Questo però non rientra nel progetto del 2008 e dovrà far parte di un successivo disegno”.
(Va.Or.)
Il progetto è molto ambizioso e prevede un intervento di recupero della struttura originale del convento e l’adeguamento degli impianti. “Negli anni, in particolare nell’immediato dopoguerra, tutta la struttura di Mezzocannone ha subito diverse trasformazioni con l’aggiunta di elementi architettonici non coerenti e spesso sovrapposti. Obbiettivo del progetto è quello di smantellare queste strutture e procedere al restauro per ridonare al complesso la sua architettura originale”. Un importante intervento sarà quello sul chiostro all’altezza di Mezzocannone 16, lato via Palladino: “Attualmente nell’edificio sono ubicate al quarto piano cinque aule di Scienze e nei piani intermedi gli uffici dei Dipartimenti. Riorganizzando la funzionalità degli spazi, andremo ad invertire l’attuale disposizione portando le aule nei piani bassi e gli uffici in quelli alti. Per quanto riguarda il Chiostro, va recuperata la seconda passeggiata attualmente coperta”. Il progetto prevede anche il rifacimento dell’area verde ed un miglioramento dal punto di vista impiantistico: “la ristrutturazione del primo piano, la climatizzazione dell’intero edificio, la diffusione di rete dati e l’adeguamento dell’impianto elettrico alle normative vigenti”.
I tempi di esecuzione previsti per il completamento di tutta l’opera sono abbastanza lunghi, si parla di almeno quattro-cinque anni, “perché bisogna conciliare le esigenze della didattica con quelle del cantiere. In particolare, per quanto riguarda il trasferimento delle aule, si parla di circa 300 posti, abbiamo concordato un piano con la Facoltà di Scienze, che ha trovato momentanea disponibilità in altre sedi del Centro Storico. Abbiamo deciso di suddividere i lavori per blocchi, questo ci darà alcuni tempi morti, ma permetterà di iniziare i lavori sulle aule alla fine, in modo da avere altri spazi già ristrutturati che potranno momentaneamente fungere da zone per la didattica”.
Nel frattempo si vaglia la possibilità anche di valorizzare tutti i chiostri mettendoli in comunicazione fra loro. Mezzocannone 16 ha due chiostri, uno più piccolo dal lato di Mezzocannone e quello più grande lato via Palladino, mentre Mezzocannone 8 ne ha altri due, il Cortile delle Statue e il Cortile del Salvatore. “E’ stato realizzato uno studio di fattibilità per creare un percorso unico che va da nord a sud del Complesso Donnaromita attraverso i vari cortili. Questo però non rientra nel progetto del 2008 e dovrà far parte di un successivo disegno”.
(Va.Or.)