Parte la Specialistica in Arredamento

Nel Consiglio di Facoltà del 26 gennaio è stata approvata la laurea specialistica in Arredamento, che sarà dunque attivata sin dal prossimo anno accademico. Una decisione che suscita qualche apprensione da parte del prof. Agostino Bossi, Presidente del Consiglio di Corso di Laurea. “I  mezzi e le risorse delle quali dispone il settore Arredamento – quattro docenti in tutto e tre aule – sono inadeguati. Urge un potenziamento, come del resto sottolineato già nella petizione che circa 80 docenti di Architettura hanno inviato al Rettore”. Ad esasperare le perplessità del docente, un episodio verificatosi pochi giorni prima delle vacanze natalizie: l’aula dove si sono svolti i corsi, al secondo piano, quella senza finestre, è stata giudicata non a norma dalla stessa università, a seguito di una verifica svolta dall’apposita commissione. “Non che sia stata una sorpresa – dice il professore- Insegniamo agli studenti quanto i luoghi possano determinare la qualità di vita, li educhiamo a progettare il bello ed il funzionale, poi li mettiamo a seguire i corsi in una stanza senza finestre al secondo piano di palazzo Gravina, che potrebbe al massimo svolgere la funzione di deposito materiali”. Il Preside Benedetto Gravagnuolo, replica: “Palazzo Gravina è un edificio storico. Lo ricordo per dire che non sempre è facile ottimizzare gli spazi e ristrutturare i luoghi. Certo l’aula senza finestre non è il massimo, ma posso garantire che, seguendo il parametro dell’ottimo, bisognerebbe chiudere la metà degli spazi delle università in centro storico o comunque ospitati all’interno di edifici di rilevanza monumentale.  Ciò detto, stanno per iniziare i lavori di riqualificazione del secondo piano, al termine dei quali, mi auguro già prima dell’inizio del secondo semestre, Arredamento avrà un’aula migliore, in aggiunta alle due delle quali dispone al terzo piano dell’edificio storico di Architettura”.
Lavori anche nella sede di via Forno Vecchio. Informa il prof. Francesco Bruno: “nelle prossime settimane sarà rifatta la pavimentazione del cortile esterno, che era rimasta fuori dalla principale gara di appalto ed è piuttosto sconnessa. Si spera di restituire questo spazio alla fruizione della facoltà. Oggi  più che altro è utilizzato come parcheggio. Le auto potrebbero essere lasciate nel garage sotterraneo, se sarà ristrutturato. La Sefi, agenzia di trasporto valori, lo utilizzava fino a un po’ di tempo fa. Ora sono andati via, ma non si riescono ancora ad ottenere le autorizzazioni per intervenire”. Gli studenti che raggiungono la facoltà in motorino, però, già dal secondo semestre potrebbero avere una bella sorpresa. Anticipa Bruno: “lo spazio esterno all’edificio di via Forno Vecchio, quello che parte dalla cancellata, potrebbe diventare provvisoriamente un parcheggio per i mezzi a due ruote”. Nelle prossime settimane, anticipa il docente, saranno anche sistemate alcune prese elettriche in più nelle aule e nei laboratori della nuova sede, soprattutto per evitare che gli studenti i quali portino il computer da casa siano costretti ad inventarsi fantasiosi quanto improbabili ponti di cavi e doppie spine, a partire dalle pochissime prese oggi previste.      
Fabrizio Geremicca
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