Da novembre il corpo docente di Sociologia si è ridotto di sei unità. Vanno in pensione i professori Amato Lamberti, Rossella Savarese, Gerardo Ragone, Orlando Lentini, Aldo Piperno, Mariannita Lospinoso. Lascia anche il prof. Aldo Eramo, “non si sa se in corso d’anno o dal 2011”, informa il Preside prof. Gianfranco Pecchinenda. In uscita dal prossimo anno anche i professori Fortunata Piselli e Francesco Paolo Cerase. Tutte persone di primo piano per le quali non si intravedono sostituzioni. “Non sono previste assunzioni – sottolinea il Preside – Cercheremo di tamponare con qualche supplenza e con le risorse disponibili”. In organico si contano 44 tra ordinari, associati e ricercatori, “per un rapporto numerico docenti-studenti drammatico”, dice Pecchinenda. Alcuni insegnamenti saranno soppressi. “I corsi di Sociologia della devianza e della criminalità e Politiche della sicurezza sociale non saranno più impartiti – afferma il prof. Amato Lamberti, docente fin dalla fondazione della Facoltà a Napoli – Mi sono reso disponibile per un’eventuale sessione straordinaria di esami a febbraio, porterò a termine i lavori dei miei tesisti, dopo di che la mia attività sarà conclusa”. Che ne sarà del laboratorio sulla camorra? “Forse, con i fondi stanziati dal Federico II, si riuscirà a tenerlo in vita e ad organizzare un seminario, ma nulla di certo”. Purtroppo, l’unica sicurezza, almeno fino ad ora, è che in una città come Napoli, nella Facoltà non si studierà più Sociologia della devianza. “Se sarà possibile, – continua Lamberti – firmerò il contratto per la docenza di almeno uno dei miei corsi. Per il resto, continuerò ad insegnare all’Università Suor Orsola. A dire il vero, altre Università, anche fuori regione, mi hanno chiesto la disponibilità ma non so ancora come regolarmi”. Qual è la situazione che vive Sociologia, in questo momento? “Lo stato di agitazione dei ricercatori, che fino allo scorso anno coprivano la metà delle cattedre, non favorisce né le attività né lo sviluppo della Facoltà”. Mancano i mezzi finanziari “e purtroppo gli studenti subiscono una serie di difficoltà che vanno dalla carenza di spazi ad un sito internet di Facoltà non aggiornato, fino all’ascensore che non funziona”.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito