Persico nuovo Preside di Medicina

19 maggio.Data importante per la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Federico II. Una data che ha fornito un nome nuovo, quello di Giovanni Persico, nuovo Preside di Facoltà. Giornata convulsa che, dalla mattina si è protratta fino alle 17.30, quando, dopo lo spoglio delle schede, il prof. Salvatore Auricchio, Decano della facoltà, ha dato l’annuncio. In lizza c’erano due candidati, il favorito prof. Persico e l’outsider, prof. Vincenzo Macchia. Una nobile “sfida” tra due figure di spicco della Facoltà. Due docenti, due professionisti sempre in prima linea. Due modi diversi, ma altrettanto validi, di guidare uno dei più importanti Poli universitari dell’Ateneo. “Identità e concretezza”, contro “Qualità e passione”. Due slogan, due motti che in tutti questi giorni hanno caratterizzato la lunga sfida elettorale, dividendo (ma non troppo, visto i responsi delle schede) i 334 aventi diritto al voto, tra docenti, ricercatori, tecnici e rappresentanti degli studenti. Alla fine ha prevalso la linea del prof. Persico con 264 voti a favore (oltre 80%), contro i 53 del prof. Macchia, assente allo spoglio. 5 le schede bianche, 2 quelle nulle. 
Uomo di grande esperienza, Persico, 61 anni, ordinario di Chirurgia, in passato ha già ricoperto la carica di Presidente dell’Azienda ospedaliera Policlinico. Un medico che ha fatto della concretezza il cavallo di battaglia della sua lunga carriera in campo sia professionale che amministrativo. Lo spoglio delle schede si è svolto presso l’Aula Magna, “Gaetano Salvatore”. Un’aula gremita di docenti e ricercatori che aspettavano, con trepida attesa, un verdetto che già nelle ore e nei giorni precedenti, appariva scontato. Il neo-preside Persico, subentra ad Armido Rubino che per 6 anni si è prodigato per migliorare le qualità e le potenzialità di uno dei più grandi nosocomi del Mezzogiorno, a favore degli studenti, delle future leve mediche. Forte la soddisfazione dei presenti, scandita da profondi applausi, man mano che il neo-vincitore continuava a collezionare voti. “Siamo soddisfatti, anche se in fin dei conti si trattava di una vittoria già annunciata, a cui mancava solo l’ufficialità”. Questo il commento del prof. Giordano Martone, ricercatore di Medicina. Parere condiviso un po’ da tutti i suoi colleghi, come dal prof. Nicola De Luca, che aggiunge: “siamo molto contenti di questa vittoria. Contenti per il successo di un uomo di cui tutti abbiamo grande fiducia e stima. Un verdetto che, spero, possa dare, nei prossimi tre anni, grandi soddisfazioni a questa facoltà, lavorando con impegno e passione per lo sviluppo dei nostri studenti”. Un plebiscito di consensi che, a votazione ultimata, non riesce a placarsi. Molto soddisfatto il prof. Giovanni De Martino che ha, anche, collaborato al programma del nuovo preside: “non credo sia stata una vittoria scontata, visto la professionalità ed il valore dell’avversario (Macchia). Proprio per questo motivo, però, ritengo che sia una vittoria ancor più meritata che fa onore al prof. Persico. Una persona in gamba, di cui da sempre apprezzo il lavoro ed il valore umano”. Dopo la proclamazione, il futuro preside, sollecitato dai lunghi applausi dei colleghi, è stato invitato al centro della sala dal Preside uscente, Rubino, il quale, dopo aver ringraziato il prof. Macchia per come ha condotto la sfida elettorale, approfittando delle non perfette condizioni climatiche,  ha dichiarato: “Piove? Beh, Preside bagnato, Preside fortunato!”, per poi chiamarlo direttamente in causa: “Giovanni, questa è una facoltà forte e con uno spirito giovane. Una facoltà che ha avuto fiducia in te, nella speranza che i prossimi tre anni possano essere ricchi di grandi soddisfazioni e trionfi”. Subito dopo la parola è passata al vincitore. “A tutti è capitato di avere dei giorni importanti che sintetizzano tutta la nostra vita. Quello di oggi è per me, uno di quei giorni. Sarò il quinto preside di questa Facoltà ed è un onore succedere a grandi professionisti e a grandi uomini. Sono grato a tutti coloro che mi hanno votato e, spero, di ricambiare la loro fiducia in questi tre anni. Mi sento ancora più responsabile nei confronti di coloro che non mi hanno votato, perché cercherò con il mio lavoro di conquistare anche la loro fiducia”. Prima di chiudere, Persico, congeda tutti con una battuta. “Tra i tanti ringraziamenti che ho avuto, c’è stato anche quello della Telecom, per le centinaia di telefonate fatte in questi convulsi giorni di elezioni”. E ad Ateneapoli aggiunge: “mi fa piacere che la facoltà si sia espressa in modo compatto. In modo da parlare all’esterno con una voce sola”.
Gianluca Tantillo
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