La Facoltà di Psicologia è presente solo presso la Seconda Università (SUN). In altri Atenei sono attivati, però, due Corsi di Laurea: uno presso la Facoltà di Lettere della Federico II, l’altro presso la Facoltà di Scienze della Formazione del Suor Orsola Benincasa (ne parliamo in altre pagine). I percorsi sono tutti a numero chiuso.
Psicologia Sun, che ha sede a Caserta presso il Polo scientifico di via Vivaldi, mette a concorso 400 posti. Un migliaio i candidati ogni anno. La Laurea Triennale in Scienze e tecniche psicologiche si pone l’obiettivo di formare, attraverso le discipline psicologiche di base, intervistatori e rilevatori professionali o tecnici psicologi dei servizi sociali, ma il titolo è utilizzabile principalmente per l’ammissione alla Laurea Magistrale. I test, che si svolgeranno il 9 settembre, vertono su 80 quesiti a risposta multipla di cultura generale, comprensione dei testi, abilità logico-matematiche e abilità lessicali.
Psicologia Sun, che ha sede a Caserta presso il Polo scientifico di via Vivaldi, mette a concorso 400 posti. Un migliaio i candidati ogni anno. La Laurea Triennale in Scienze e tecniche psicologiche si pone l’obiettivo di formare, attraverso le discipline psicologiche di base, intervistatori e rilevatori professionali o tecnici psicologi dei servizi sociali, ma il titolo è utilizzabile principalmente per l’ammissione alla Laurea Magistrale. I test, che si svolgeranno il 9 settembre, vertono su 80 quesiti a risposta multipla di cultura generale, comprensione dei testi, abilità logico-matematiche e abilità lessicali.
Test: utile anche
un quotidiano
sotto l’ombrellone
un quotidiano
sotto l’ombrellone
Negli anni scorsi, i partecipanti ai test di selezione hanno sempre superato le mille unità. Ottanta le domande a risposta multipla oggetto dei test – che si terranno il 9 settembre – su cultura generale, comprensione dei testi, abilità logico-matematiche, abilità lessicali. Il prof. Roberto Marcone, responsabile dell’orientamento in ingresso e docente di Osservazione del Comportamento Infantile (al C.O.P. – Centro di Orientamento e Placement – che è al piano terra della Facoltà, ci si può rivolgere per tutte le informazioni relative a Corsi di Laurea, piani di studi, sbocchi occupazionali), offre qualche consiglio su come prepararsi alla prova di selezione: “Relativamente all’area di cultura generale è bene che i ragazzi rivedano un po’ i programmi di Storia, Letteratura e Filosofia del quinto anno delle superiori, oltre ad informarsi sull’attualità e su argomenti di natura geo-politica. Sotto l’ombrellone, quindi, è bene leggere anche un quotidiano! Per le prove legate alla Logica, i ragazzi devono allenarsi perché non sono abituati a questo tipo di quesiti; è possibile reperire materiale in rete grazie all’aiuto di qualsiasi motore di ricerca”. Una sottolineatura: “Psicologia è una Facoltà scientifica. Oltre ad affrontare, durante il percorso di studi, esami come Statistica e Fisiologia, anche ai test d’ingresso si ritroveranno domande relative alle basi della Biologia, per esempio”. Un ultimo consiglio: “Esercitatevi col meccanismo dei quiz. Il tempo, legato all’ansia della prova, fa la differenza!”. Chi supera i test avrà la soddisfazione di studiare “nell’unica Facoltà della Campania – questo significa che gli studenti usufruiscono di biblioteche, Dipartimenti e laboratori nati appositamente per la Psicologia”, che ormai ha raggiunto la maggiore età e “si avvale di un corpo docente invidiabile”.
La Laurea Triennale
non basta
non basta
“Per diventare psicologi non basta la Laurea Triennale – spiega il prof. Bruno Schettini, delegato all’orientamento e docente di Psicologia del ciclo di vita – bisogna innanzitutto continuare gli studi con un Corso Magistrale. A Caserta, gli studenti possono scegliere fra tre opzioni: Psicologia clinica, Psicologia dei processi cognitivi e Psicologia applicata ai contesti istituzionali, ognuno di 120 posti. In seguito, è necessario svolgere un tirocinio professionale, di durata annuale, per poi iscriversi all’Albo A degli Psicologi, dopo, ovviamente, il superamento dell’esame di Stato”. Ma qual è la differenza tra la figura di psicologo e quella di psicoterapeuta? “Il primo ha una funzione consultiva, si rapporta a disagi di natura relazionale o esistenziale che non interferiscono con gli schemi comportamentali. Lo psicoterapeuta, invece, pur non potendo prescrivere farmaci, si occupa di disturbi che interferiscono con l’uso ottimale della mente. E’ bene chiarire che, per esercitare la psicoterapia, dopo la laurea in Psicologia, è necessario iscriversi ad una Scuola di specializzazione, il più delle volte privata, della durata di cinque anni”. Dunque, il conseguimento della Laurea Triennale è solo un passo iniziale per diventare psicologi.
Il Corso prevede venti esami, “sei dei quali sono affiancati da attività di laboratorio”, illustra la prof.ssa Carla Poderico, Presidente del Corso di Laurea triennale. Si tratta degli insegnamenti di “Analisi dei dati, Pedagogia del ciclo di vita, Psicometria, Psicologia clinica, Psicologia della personalità e Informatica, per cui c’è necessità di applicazione pratica”. A partire da quest’anno, dopo un’ulteriore rimodulazione dei programmi, “non ci saranno più esami da quattro crediti, saranno tutti da sei. In ogni caso, riusciamo a coprire tutti e otto i settori scientifico-disciplinari in modo da assicurare ai nostri studenti una preparazione a trecentosessanta gradi”. Tanti gli esami che vengono proposti sotto forma di quiz a risposta multipla, anche per l’elevato numero di studenti; dal secondo anno, invece, predominano le prove orali.
Il consiglio della prof.ssa Poderico: “Lo studio della Psicologia non è semplice come potrebbe sembrare. Il mio invito è sempre quello di frequentare, essere motivati nello studio e nell’approfondimento”. Della stessa opinione il prof. Schettini: “Seguire i corsi è molto importante”.
Sbocchi occupazionali. “I laureati in Psicologia ricevono una formazione completa ma devono avere pazienza, in quanto l’ingresso nel mercato del lavoro non è immediato”, conferma il prof. Schettini. E aggiunge: “Dieci anni fa, abbiamo assistito ad un boom delle iscrizioni a Psicologia, quindi l’attuale mercato del lavoro risulta saturo”. Ma quali sono i settori che assorbono psicologi? “Non abbiamo dati certi perché tutti gli iscritti all’albo, secondo le statistiche dell’Istat, risultano liberi professionisti ma, nello specifico, non sappiamo il lavoro che svolgono. In linea generale, il primo avvio lavorativo dei nostri laureati avviene nell’ambito socio-psico-educativo (associazioni di volontariato, cooperative), altri invece accedono a centri di recupero e di riabilitazione”.
Il Corso prevede venti esami, “sei dei quali sono affiancati da attività di laboratorio”, illustra la prof.ssa Carla Poderico, Presidente del Corso di Laurea triennale. Si tratta degli insegnamenti di “Analisi dei dati, Pedagogia del ciclo di vita, Psicometria, Psicologia clinica, Psicologia della personalità e Informatica, per cui c’è necessità di applicazione pratica”. A partire da quest’anno, dopo un’ulteriore rimodulazione dei programmi, “non ci saranno più esami da quattro crediti, saranno tutti da sei. In ogni caso, riusciamo a coprire tutti e otto i settori scientifico-disciplinari in modo da assicurare ai nostri studenti una preparazione a trecentosessanta gradi”. Tanti gli esami che vengono proposti sotto forma di quiz a risposta multipla, anche per l’elevato numero di studenti; dal secondo anno, invece, predominano le prove orali.
Il consiglio della prof.ssa Poderico: “Lo studio della Psicologia non è semplice come potrebbe sembrare. Il mio invito è sempre quello di frequentare, essere motivati nello studio e nell’approfondimento”. Della stessa opinione il prof. Schettini: “Seguire i corsi è molto importante”.
Sbocchi occupazionali. “I laureati in Psicologia ricevono una formazione completa ma devono avere pazienza, in quanto l’ingresso nel mercato del lavoro non è immediato”, conferma il prof. Schettini. E aggiunge: “Dieci anni fa, abbiamo assistito ad un boom delle iscrizioni a Psicologia, quindi l’attuale mercato del lavoro risulta saturo”. Ma quali sono i settori che assorbono psicologi? “Non abbiamo dati certi perché tutti gli iscritti all’albo, secondo le statistiche dell’Istat, risultano liberi professionisti ma, nello specifico, non sappiamo il lavoro che svolgono. In linea generale, il primo avvio lavorativo dei nostri laureati avviene nell’ambito socio-psico-educativo (associazioni di volontariato, cooperative), altri invece accedono a centri di recupero e di riabilitazione”.