Piano di studi, prove intercorso, preparazione esami: ordinaria amministrazione per gli studenti di lingue

Natale si avvicina. Vuol dire che anche gli esami sono alle porte. C’è chi già da settembre ha messo mano al dizionario fiondandosi sulle prime traduzioni, chi invece tenterà la sorte dopo l’ennesimo tentativo. A gennaio si gioca il tutto per tutto con lo scritto di Lingua. “Ma anche per noi?”, si chiedono alcune matricole. Non è, infatti, molto chiara a tutti la suddivisione tra corsi annuali e semestrali. “Il corso di Lingua è annuale. In alcuni casi, da marzo in poi, continuerete a esercitarvi solo al lettorato, e non con il docente. Ma il primo scritto con cui vi confronterete è fissato a giugno”. Uno scritto a sessione, nulla più. E marzo? “È accessibile ai soli fuoricorso”. Oppure a coloro che si sono da poco immatricolati al terzo anno di un Corso di Laurea Triennale o al secondo di uno Magistrale, limitatamente a quegli insegnamenti i cui i corsi sono stati frequentati negli anni precedenti. Il secondo appello degli esami scritti di Lingua corrisponde, tuttavia, a un desiderio sempre latente, questione sottoposta in più occasioni da parte delle rappresentanze studentesche all’attenzione degli Organi competenti. Al fine di agevolare un monitoraggio puntato sia sull’offerta formativa che sulla qualità didattica, inoltre, la Commissione Paritetica docenti-studenti ha di recente ideato un blog (http://commissioneparitetica.blogspot.it/) e un questionario valutativo sull’organizzazione generale di un Corso di Laurea e specifica di un eventuale insegnamento, attraverso cui gli studenti potranno, mantenendo l’anonimato, condividere la propria esperienza, esprimere opinioni e valutazioni o avanzare proposte volte al miglioramento dei servizi e l’efficienza delle prestazioni. Chi riscontra criticità in genere cambia lingua modificando il proprio piano di studi, oppure opta per una scelta ben più radicale, passando a un altro Corso di Laurea.
Passaggio di Corso di 
Laurea, “un’odissea
 straziante”
“Ho fatto un passaggio di Corso mesi fa, ma non ha ancora ricevuto la mail di convalida degli esami”, racconta con disappunto Federica Capasso, studentessa iscritta al secondo anno di Lingue, Lettere e Culture dell’Europa e delle Americhe. Una procedura per cui occorre tempo, “a volte anche mesi. Io l’anno scorso feci il cambio nel mese di settembre, ma solo a fine dicembre mi comparvero, all’improvviso e senza alcuna notifica, gli esami convalidati sul libretto elettronico”. Intanto, le preoccupazioni assalgono chi, in attesa della convalida, non può procedere alla compilazione del piano carriera. “Dopo il passaggio, risulto iscritta al primo anno del nuovo Corso di Laurea, mentre una volta convalidati gli esami risulterei al secondo, per questo spero in un regalo di Natale anticipato”. Per chi avesse problemi di questo genere, “bisogna recarsi di persona al Polo per una soluzione tempestiva. Mostrando un documento che certifichi gli esami convalidati dalla Commissione, si può procedere alla stesura del piano”, spiega Mariachiara, tirocinante part-time. “Anch’io sono passata da Lingue e Culture Orientali e Africane a Lingue e Culture Comparate. Mi avevano convalidato tutte le materie e avevo raggiunto i crediti necessari per essere ammessa al secondo anno. Credevo fosse tutto in regola, finché la sorpresa: mi manca l’esame di una delle due Lingue, ma nessuno – tra Polo e Segreteria – mi aveva specificato che fosse necessario per il passaggio. Quindi, eccomi qua: di nuovo matricola. Una svista burocratica che pagherò a caro prezzo”, la testimonianza di Antonella. Come lei, altri hanno riscontrato un intoppo analogo. “A me è capitata la stessa identica cosa l’anno scorso: un’odissea straziante. Però, in senso inverso: da Comparate a Lingue e Culture Orientali e Africane, che era l’unico modo per fare la lingua che mi interessa davvero e quindi sono rimasta al primo anno, perché senza i 60 crediti necessari – compreso l’esame di Lingua – non si può accedere all’anno successivo”, chiarisce Arianna De Rosa. Gli studenti delle Magistrali non sono immuni dalle conseguenze di un ravvedimento in corso d’opera. “Ho deciso di cambiare curriculum all’interno però del mio stesso Corso di Laurea. Sapevo di avere bisogno degli esami di Lingua per poter fare il passaggio e ho chiesto di registrarli nel mio piano di studi, ma la ratifica sta richiedendo più tempo del previsto”, fa presente Roberta Russo. 
Esami a scelta e
 tirocini
Intanto, il 31 dicembre è il termine ultimo per effettuare modifiche. Quesito che spopola in ogni dove è: Qual è l’esame a scelta più fattibile? Diversamente da quello che si potrebbe credere a priori, è di sicuro un esame di impianto storico. “Storia delle religioni, Storia del cinema, Storia economica, Storia della musica, Storia moderna, Storia del teatro: di storie ce ne sono per tutti”, afferma Martina Punzo, laureanda in Linguistica e Traduzione Specialistica. “Il livello di difficoltà è strettamente individuale, ma consiglio di scegliere sulla base dei propri interessi. Non fare Cinema se non si è disposti a vedere molti film, anche del passato, e non fare Teatro se poi non si ha voglia di andare a vedere spettacoli di cui si discute in sede d’esame”. Altri studenti pensano, invece, già al futuro. “Qualche esame di Letteratura in più non fa male ai fini del nuovo concorso per l’insegnamento. Studio arabo e spagnolo, ma al secondo anno ho inserito come esame a scelta Letteratura Inglese”, dice Gennaro Langella. Molti gli studenti che hanno sostenuto in questo periodo prove intercorso al fine di alleggerire il programma d’esame. “Economia e gestione delle imprese internazionali, un esame diviso in due parti. Meglio così, per uno studente di lingue è una disciplina un po’ anomala, tuttavia interessantissima e utile. Speriamo in un bel voto”, auspica Benedetta Ferrara. Studenti a cui manca poco per finire sono alla disperata ricerca di uno stage. “Mi mancano tre esami e ho scelto di fare il tirocinio all’interno dell’Università, ma sono tra le urgenze del SOrT da fine settembre. Ho provato anche a contattare qualche ente esterno e chiedere loro se avessero disponibilità ad accogliere la mia candidatura nell’immediato. Ma dicembre è un mese saturo e io mi devo laureare ad aprile”. In questi casi, bisogna comunque prendere contatti sia con l’Ufficio dell’Università che con l’ente, “aggiornare sempre la scheda esami, attendere i tempi necessari, poi andare a ritirare il progetto formativo e l’assicurazione, svolgere il numero di ore previste dal proprio piano e convalidare, ora come ora, dopo le feste”. Nel frattempo, in moltissimi dopo aver preso visione del Bando Erasmus+ per l’anno accademico 2018/2019 non vedono l’ora di partire. Soprattutto le matricole. “Purtroppo siamo escluse. Potremo fare domanda l’anno prossimo e partire al terzo anno. Insomma, l’unica cosa avvincente che vedremo quest’anno sarà la Linguistica generale”, chiosa ironicamente Ilenia Esposito. 
Sabrina Sabatino
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