Pianta rarissima nel Cilento, l’importante ritrovamento di un gruppo di botanici

Straordinario ritrovamento di due stazioni di Kochia saxicola, pianta rarissima della flora italiana, lungo le coste del promontorio di Capo Palinuro, ad opera di un gruppo di ricercatori della Seconda Università e della Federico II – Annalisa Santangelo, Antonio Croce e Sandro Strumia – nell’ambito del progetto di ricerca sulle piante rare del territorio del Cilento, finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. “La prima fase della ricerca è cominciata nel 2006, presso il Centro di Competenza regionale Innova, – spiega il prof. Sandro Strumia, docente di Botanica alla Sun – quando abbiamo georeferenziato le segnalazioni di specie rare dall’Ottocento agli anni Novanta”. Nessuna traccia della Kochia saxicola di cui, invece, i ricercatori hanno verificato la presenza durante le loro esplorazioni sul campo, a metà ottobre. “L’abbiamo vista a circa dodici metri sul livello del mare, e solo la settimana dopo, con il mare calmo, siamo ritornati per raccoglierne un campione. E’ stata una forte emozione portarla in laboratorio – continua Strumia – Si tratta di una pianta fino ad ora nota solo a Capri e Stombolicchio, e il nostro ritrovamento la colloca proprio a metà strada”. Una grande sorpresa che gli studiosi hanno voluto dedicare al prof. Vincenzo La Valva, botanico e docente presso i due Atenei, scomparso un anno fa. “E’ stato il maestro di tutti noi. Ci ha trasmesso l’amore per il rigore scientifico e per la biodiversità”. A questo punto, si aprono nuove incognite per la ricerca. “La kochia saxicola è una ‘specie prioritaria’, cioè talmente rara che la Comunità Europea ha stabilito una via preferenziale nello stanziamento di finanziamenti per azioni concrete di protezione. Speriamo, dunque, malgrado tutti i tagli, di poter presto avviare un’altra fase dei lavori”, conclude il docente.
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