Più appelli e un accettabile carico didattico: le richieste degli studenti

Undici i punti all’ordine del giorno – in seguito alle criticità rilevate dalla rappresentanza studentesca – discussi dalla Commissione Paritetica (formata dai professori Claudio Buongiovanni, Daniele Solvi, Serenella Ensoli e Giuseppina Renda, e dagli studenti Mariarosaria Altieri, Federica Cotticelli, Marilisa Franca Mozzillo e Dario Salzillo) del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali (Dilbec) lo scorso 1° marzo. Gli appelli d’esame e la sproporzione tra programmi e crediti formativi, le questioni più rilevanti affrontate. 
La prima richiesta da parte studentesca: la possibilità di inglobare, negli appelli di esame destinati ai fuoricorso, anche i corsisti. Proposta che non ha trovato d’accordo i docenti in quanto la sperimentazione in passato è risultata  fallimentare. La cosiddetta ‘liberalizzazione” dei mesi di ottobre, novembre, dicembre, aprile ha dato l’esito disastroso di appelli deserti. Inoltre, insistono i docenti, l’inevitabile sovrapposizione che si verrebbe a determinare fra corsi ed esami indurrebbe gli studenti a privarsi, nella necessità di studiare, delle lezioni considerate uno strumento di rilievo nella didattica. L’invito rivolto agli studenti da parte della Commissione, pertanto, è quello di migliorare la propria organizzazione al fine di approfittare degli appelli a disposizione in maniera funzionale. I docenti, riferiscono i rappresentanti degli studenti, hanno anche invitato gli allievi a non prenotarsi agli appelli per poi lasciarli semideserti. Meglio avvertire in tempo utile il professore. Rigettata anche la richiesta di ulteriori sessioni di laurea. 
La Commissione ha anche affrontato il discorso della mole di materiale da studiare per ciascun esame, talvolta non corrispondente ai crediti formativi previsti. Viene ribadito, dal corpo docente, la libertà di modulare il carico didattico così come si ritiene opportuno, sebbene, si assicura, verrà richiesto di adeguare i programmi ai crediti attribuiti.
Altro tasto dolente riguarda la pausa pranzo. Gli studenti attendono la riapertura della mensa e di un’area ristoro. Una questione aperta e ampiamente discussa ma al momento priva di soluzioni. 
Ulteriore punto all’ordine del giorno: la disomogenea distribuzione dei corsi nei semestri. Una questione per la quale viene suggerito di rivolgersi ai Presidenti dei Corsi di Laurea. Vengono differite alla discussione in sedi più opportune – Consiglio di Dipartimento e Ateneo – problematiche di carattere più generale: linea wifi carente in alcune zone dell’aulario, incremento di almeno un’ora dell’apertura al pubblico della segreteria studenti, assunzione del personale docente organico e non a contratto per materie tecniche come diritto, economia, o anche lo stesso FIT.
Scarsa disponibilità di risorse bibliografiche: la Commissione asserisce che strategie sono state già approntate, tenuto conto dei fondi a disposizione. È in fase di avvio un processo di condivisione di risorse con altre biblioteche. L’ideale sarebbe quello di apportare ciascuno il proprio contributo indicando nello specifico le materie per le quali è necessario intervenire. A margine della seduta, è giunto un ulteriore suggerimento: la donazione di testi specifici che potrebbero arricchire gli scaffali della Biblioteca del Dipartimento. Poi un invito: frequentare anche altre Biblioteche della regione, un’occasione di crescita culturale e personale.
Maria Teresa Perrotta
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