Ha vinto la competizione nazionale per la migliore applicazione basata sull’interazione vocale. Roberto Rinaldi, 27 anni, laureando Magistrale in Informatica presso la Facoltà di Scienze e tesista presso il LUSI-LAb – Language Understanding and Speech Interfaces Laboratory del Dipartimento di Scienze Fisiche, coordinato dal prof. Franco Cutugno, ha realizzato un’applicazione per terminali mobili (smart phone), che consente di interrogare i database dell’Azienda Napoletana di Mobilità (ANM), precedentemente disponibili solo via web-browser tradizionali, dando luogo ad un nuovo servizio informazioni per l’utenza. La gara si è svolta nell’ambito della manifestazione di tecnologie della voce e del linguaggio naturale EVALITA che si svolge ogni due anni ed è rivolta a studenti universitari ed iscritti ad istituti tecnici. “Il prodotto doveva avere due caratteristiche: essere sviluppato con sistemi di comando vocale che sfruttano l’interazione uomo-macchina ed avere un riscontro nella realtà e, quindi, un mercato, utile per risolvere problemi quotidiani”, dice Roberto il quale ha messo a punto una soluzione per la mobilità urbana che permette di geo-referenziare la mappa delle fermate d’autobus ed essere aggiornati, in tempo reale, del transito di ciascuna linea, ad una data fermata, direttamente sul proprio telefono. “Se c’è traffico la tabella viene aggiornata automaticamente. Se mi trovo distante e non so a quale numero corrisponda la fermata verso la quale mi sto recando, posso visualizzarla sulla cartina e darle, se voglio, un nome specifico, inserendola in un menù di preferiti. Se si tratta della fermata più vicina a dove abito, per esempio, posso chiamarla semplicemente casa”. Da questo progetto è nata una collaborazione con l’ANM che potrà disporre del prototipo gratuitamente, dal momento che si tratta di un supporto al servizio pubblico. Roberto ha cominciato a sviluppare la passione per l’informatica al liceo, quasi ‘obbligata’ la scelta del Corso di Laurea. Una strada che ha percorso parallelamente ad un impegno lavorativo. Dopo la tesi triennale svolta in azienda, “ho trovato lavoro presso un’altra società. All’inizio lavoravo full-time, poi sono passato al part-time per studiare”. Il connubio tra le due attività ha permesso di arricchire la sua preparazione: “all’università si svolgono progetti fini a se stessi o all’esame, lavorando per lo più da soli o con una persona che ti conosce benissimo. A lavoro, invece, è richiesta una metodologia diversa che deve rendere quello che fai comprensibile ad un intero gruppo. Anche il confronto con il cliente è diverso da quello che si ha con il docente. Per questo, dopo la laurea, mi piacerebbe lavorare in una grossa società o, magari, in una multinazionale”. Il sogno è quello di mettere su, un giorno, dopo qualche anno di esperienza, una società propria. L’intraprendenza e la volontà di sperimentare nuove strade lo accompagna fin dai tempi della scuola, quando, insieme ad altri, realizzò una piccola web radio: “miscelavo jingle e trasmettevamo attraverso la rete. Oggi è abbastanza comune che una radio trasmetta via etere e via web al tempo stesso, ma allora si trattava di una cosa nuova”. Il progetto presentato al contest rappresenta, per così dire, un estratto della sua tesi magistrale: “l’idea è venuta al prof. Cutugno che conosceva i contenuti del mio lavoro”. A tutti i ragazzi che pensano di intraprendere la strada dell’Informatica, consiglia di “prepararsi ad un percorso diverso da quello scolastico. Un programma si può sviluppare anche con poche nozioni, basta un manuale che ti guidi. Al primo anno, però, con le materie prettamente informatiche, ho impiegato tempo per entrare in una nuova ottica”.
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