Più poesia che prosa nei lavori in concorso

E’ la poesia la passione dilagante alla Federico II: a pochi giorni dalla scadenza dei termini (31 maggio) per la presentazione delle opere, sono già più di cinquanta i lavori registrati al sito del concorso letterario ‘Inchiostro Digitale’, organizzato da Ateneapoli e dal Coinor (Centro di Ateneo per la Comunicazione e l’Innovazione Organizzativa) della Federico II. Per la maggioranza si tratta di poesie. I partecipanti sono in larga parte studenti, di entrambi i sessi, giovani nati tra l’83 e il ’90. Quel che sorprende è che se la maggioranza dei lavori arriva, come ci si poteva aspettare, dagli studenti della Facoltà di Lettere, che per propria natura sono degli amanti della scrittura, al secondo posto si posizionano gli ingegneri, quasi a voler confermare l’idea di Renato Caccioppoli secondo cui ‘la matematica è poesia’. Non mancano gli scritti inviati dagli studenti di Medicina, Economia e Sociologia. Molti di questi giovani, inoltre, sembrano coltivare da tempo l’amore per la scrittura e non pochi hanno già partecipato ad altri concorsi letterari fin dai tempi delle scuole superiori. Stimolati dalla gara, hanno inviato i loro scritti anche alcuni rappresentanti del personale tecnico amministrativo: un bibliotecario con una raccolta poetica e tre donne, tra cui una dottoressa e un’infermiera, una con delle poesie e l’altra con una raccolta di fiabe nata per rallegrare le lunghe giornate dei bambini degenti in Pediatria. Tra i professori ha deciso di mettersi in gioco solo un docente di Fisica ormai in pensione, amante delle lettere, il quale ha iscritto in concorso un romanzo che elenca in maniera simpatica tutte le storie d’amore e incontri di letto degli dei della mitologia greca, calcando lo stile simpatico delle ricostruzioni video che ultimamente si trovano in rete, come ‘Beautiful in cinque minuti’. 
Tra i lavori in gara si ritrova davvero tutta la gamma delle emozioni e delle esperienze umane e buona parte dei generi letterari conosciuti. I romanzi, una quindicina, toccano dei punti di vera originalità: dalle storie di giovani omosessuali al romanzo epistolare in stile giallo-gotico, fino al thriller. C’è anche il racconto di una giornata da giovane universitario napoletano e quella di chi cerca disperatamente lavoro, tema di scottante attualità. Tra le opere in concorso anche una simpatica parodia dell’Orlando Fuoriso, un poemetto semicomico in ottave che, invece di narrare ‘le donne, i cavalier, le armi e gli amori’ degli eroi delle Crociate, racconta ‘le donne, gl’ingegner, l’arti, l’amori’ di due giovani amici. C’è anche chi, in uno stile vagamente dannunziano, di certo con vena nichilista, squaderna in un poemetto dalle caratteristiche stilistiche originali le età della vita attraverso il racconto dell’esistenza di un uomo, dalla nascita alla morte.
Ancora, in un’eterogeneità di stili, non mancano i componimenti in dialetto dallo stile goliardico, come un trittico di poesie che si apre con un sonetto e si chiude con una ballata in napoletano. Molte delle opere poetiche sono di carattere introspettivo, con componimenti che vanno dal dolce stil novo allo stile libero e che affrontano l’amore, la morte, la natura: c’è la poesia di immagini, nella quale i componimenti, dedicati a Saba, si alternano ad immagini evocative; c’è la poesia d’amore, che fiorisce nonostante tutti gli ostacoli; c’è la poesia di transizione in cui si racconta il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, il cui autore è uno studente di Sociologia. Ancora, una giovane studentessa della Facoltà di Lettere descrive in versi un viaggio metaforico alla scoperta di se stessa, mentre un suo collega affronta il tema caro ai giovani dell’amicizia e della paura di affrontare la vita. Tra le opere più originali si trova anche una raccolta poetica che segue le lettere dell’alfabeto, come fosse un vocabolario di vita, oppure l’intervista a cinque filosofi greci, i quali così raccontano le loro teorie filosofiche e scoperte scientifiche con toni leggeri e colloquiali.
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