Una Facoltà aperta all’internazionalità e impegnata nel placement: è così che si presenta Economia della SUN, nonostante, a detta degli studenti, la struttura non sia delle migliori. “Certo, abbiamo aule ampie ed anche una bouvette, ma la pulizia lascia a desiderare”, afferma Michele, iscritto al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale. “L’igiene è scarsa, la biblioteca è aperta solo mezza giornata e la mensa è abbastanza costosa: un pasto completo arriva a costare anche 6 euro”, ribadisce Rosangela, anche lei al secondo anno della Magistrale. “Il problema maggiore è l’ubicazione della sede – afferma la sua collega Angela – Io sono di Salerno ed ho grandi difficoltà a raggiungere la Facoltà perché non ci sono autobus e la stazione dista circa un chilometro; l’unica soluzione è utilizzare l’auto, ma il parcheggio costa circa 1 euro l’ora: un vero furto!”. I problemi non finiscono qui: “gli appelli d’esame sono pochissimi! – si lamenta Teresa, studentessa al primo anno della Specialistica – Anche i corsi sono distribuiti molto male: quest’anno, ad esempio, anche a causa della vertenza dei ricercatori, abbiamo seguito solo due corsi nel primo semestre e quattro nel secondo”. Si fa troppa teoria e poca pratica, la questione sollevata da Rosa, studentessa fuori corso. Che sottolinea: “non siamo preparati ad entrare nel mondo del lavoro”. “Gli esami sono difficili ed i docenti molto esigenti – afferma Deborah, al primo anno di Specialistica – Inoltre, molti professori ci fanno esercitare solo negli ultimi giorni, il che per esami difficili come Matematica, Commerciale e Metodologia non è un bene”. L’esame di Metodologia è il più complesso a detta di Michele, secondo anno della Magistrale, mentre Anna, iscritta al primo anno di Magistrale, ha avuto qualche problema “con gli esami di lingua: può sembrare strano, ma in questa Facoltà la conoscenza delle lingue è importante quasi quanto quella della matematica”.
Ciò che però distingue la Facoltà è la grande attenzione riservata ai progetti internazionali ed alle iniziative di placement. “Abbiamo avuto incontri con aziende e realtà importanti, quali L’ORÈAL, Agrorinasce, PARMALAT e Arthur D. Little, che in alcuni casi si sono conclusi con delle assunzioni”, afferma Maria, studentessa fuori corso. “Gli studenti hanno la possibilità di svolgere anche degli stage di 100 ore presso alcune aziende seguiti da un tutor”, ricorda Daniele, che si è trasferito dalla Federico II perché ritiene la SUN “più tranquilla”. Erasmus – ovvero la possibilità di studiare presso una università europea per un periodo da tre a dodici mesi – è una bella opportunità ma, fa notare Valentina, primo anno della Specialistica, “a causa della mancanza di fondi, gli studenti devono sborsare molti soldi di tasca loro”. Tuttavia sono moltissimi i progetti e le convenzioni che può vantare la Facoltà, come spiega Mimmo Costanzo, rappresentante degli studenti: “quest’anno, per problemi di fondi, sono terminate molte convenzioni che avevamo con cinema e teatri della zona. Probabilmente il prossimo anno si darà vita ad un progetto teatrale ed un laboratorio fotografico. Abbiamo avviato molti scambi internazionali con Belgio, Svezia, Slovenia, Spagna e Francia. Nell’ambito del progetto di internazionalizzazione, inoltre, alcuni studenti hanno visitato aziende in Russia e a Dubai e il prossimo anno arriveranno degli studenti da San Salvador”. Non solo statistiche e numeri, quindi, “questa Facoltà dà libero sfogo anche alla nostra creatività: ad esempio, per l’esame di Marketing dobbiamo ideare e concretizzare un progetto di vendita”, spiega Vincenzo, secondo anno della Specialistica. “Bisogna saper lavorare in gruppo”, precisa Antimo, studente della Specialistica. Infine Virginia, al primo anno della Magistrale: “chi decida di iscriversi qui deve essere consapevole che studierà materie anche molto diverse tra loro”.
Anna Verrillo
Ciò che però distingue la Facoltà è la grande attenzione riservata ai progetti internazionali ed alle iniziative di placement. “Abbiamo avuto incontri con aziende e realtà importanti, quali L’ORÈAL, Agrorinasce, PARMALAT e Arthur D. Little, che in alcuni casi si sono conclusi con delle assunzioni”, afferma Maria, studentessa fuori corso. “Gli studenti hanno la possibilità di svolgere anche degli stage di 100 ore presso alcune aziende seguiti da un tutor”, ricorda Daniele, che si è trasferito dalla Federico II perché ritiene la SUN “più tranquilla”. Erasmus – ovvero la possibilità di studiare presso una università europea per un periodo da tre a dodici mesi – è una bella opportunità ma, fa notare Valentina, primo anno della Specialistica, “a causa della mancanza di fondi, gli studenti devono sborsare molti soldi di tasca loro”. Tuttavia sono moltissimi i progetti e le convenzioni che può vantare la Facoltà, come spiega Mimmo Costanzo, rappresentante degli studenti: “quest’anno, per problemi di fondi, sono terminate molte convenzioni che avevamo con cinema e teatri della zona. Probabilmente il prossimo anno si darà vita ad un progetto teatrale ed un laboratorio fotografico. Abbiamo avviato molti scambi internazionali con Belgio, Svezia, Slovenia, Spagna e Francia. Nell’ambito del progetto di internazionalizzazione, inoltre, alcuni studenti hanno visitato aziende in Russia e a Dubai e il prossimo anno arriveranno degli studenti da San Salvador”. Non solo statistiche e numeri, quindi, “questa Facoltà dà libero sfogo anche alla nostra creatività: ad esempio, per l’esame di Marketing dobbiamo ideare e concretizzare un progetto di vendita”, spiega Vincenzo, secondo anno della Specialistica. “Bisogna saper lavorare in gruppo”, precisa Antimo, studente della Specialistica. Infine Virginia, al primo anno della Magistrale: “chi decida di iscriversi qui deve essere consapevole che studierà materie anche molto diverse tra loro”.
Anna Verrillo