Posti a sedere: le strategie degli studenti di Scienze Politiche

Sono cominciati il 2 ottobre i corsi al Dipartimento di Scienze Politiche: vecchi e nuovi iscritti riprendono a frequentare la sede di via Rodinò dopo la pausa estiva. È il prof. Domenico Piccolo, docente di Statistica, a guadagnarsi il titolo di ‘Docente più apprezzato dalle matricole’. “Mi ero preparata al peggio visto che la materia non è tra le più semplici”, afferma Sara, iscritta al primo anno di Scienze Politiche. “Mi ha fatto proprio una buona impressione – aggiunge Alberto, collega di Sara – sembra proprio una brava persona e un ottimo insegnante”. “Ci spiega le cose con il cucchiaino – dice Salvatore – Deve amare proprio tanto il suo lavoro per rendere semplice una disciplina così complicata”. Eppure, non sono cominciate senza problemi le lezioni a via Rodinò. “Abbiamo avuto qualche difficoltà con gli orari iniziali dei corsi che si accavallavano, ma i rappresentanti hanno cercato di risolvere”, ci racconta Alessandra, iscritta al secondo anno della Magistrale in Pubblica Amministrazione. L’attuale divisione delle lezioni nell’arco della giornata non è molto pesante per gli studenti. La maggior parte segue dalle 8.30 alle 14.30, con due ore di spacco dalle 10.30 alle 12.30, eppure c’è chi non è contento. “Non mi piace il modo in cui hanno diviso le lezioni – lamenta Antonio Gioce, fuori corso di Scienze Politiche – il mercoledì ho due corsi che si svolgono contemporaneamente e non so come fare per seguire”. Altra nota dolente: la capienza delle aule. “Forse in tutta la sede ci sono al massimo tre aule da 100 posti”, continua Antonio. Effettivamente, i problemi legati alle strutture non sono una novità. È quasi divertente ascoltare i diversi modi in cui gli studenti si organizzano per prendere i posti a sedere. “La maggior parte di noi arriva in sede verso le 7.30 di mattina – racconta Noemi, studentessa al terzo anno – Veniamo bloccati dal guardiano perché, solitamente, a quell’ora stanno ancora terminando le pulizie delle aule al piano superiore. Appena il custode ci lascia passare, inizia una vera e propria gara a chi arriva prima. È una tragedia: i corridoi e le scale si riempiono di studenti che corrono avidamente e non è difficile inciampare e cadere”. “Noi abbiamo deciso di fare i turni – dicono Morena e Giovanni, entrambi al secondo anno di Scienze Politiche – ci alterniamo in modo che ci sia sempre uno di noi ad occupare il posto all’altro”. “In questo modo non sei invogliato a seguire – asserisce Fulvio Scognamiglio, studente al secondo anno – le aule sono sovraffollate e ogni mattina dobbiamo fare le corse per prendere il posto. Non ci sono le strutture adatte”. Fulvio oggi ha seguito un’unica lezione, quella di Scienze Politiche del prof. Marco Musella, le altre cominceranno più tardi. Anche Stefano Antonucci ha seguito con il prof. Musella. “È un corso molto interessante che va al di là della tipica formazione universitaria”, dice. “La materia dovrebbe essere una delle più importanti all’interno del nostro Corso di Laurea. Se scegli questo tipo di percorso universitario, non può non piacerti”, commenta Sergio. “Io oggi ho seguito anche Diritto del Lavoro con la prof.ssa Lucia Venditti – racconta Amalia Pane, al secondo anno di Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione – quest’anno gli insegnamenti sono più interessanti rispetto all’anno scorso. Innanzitutto, non ci sono gli esami scoglio come Economia Politica e Economia Aziendale”. Vuole proprio seguirlo questo corso di Diritto del Lavoro Andrea, collega di Amalia: “Ritengo che sia molto importante; soprattutto in questo periodo storico, ognuno di noi dovrebbe informarsi al riguardo”.
Marilena Passaretti
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