Un riconoscimento agli studenti più bravi dalla Seconda Università. Gli allievi meritevoli (anno 2008/2009) saranno premiati con un assegno da mille euro direttamente dal Rettore Francesco Rossi. Le cerimonie si svolgeranno nelle dieci Facoltà dell’Ateneo, secondo un calendario definito di incontri partiti il 5 ottobre. Ilaria Blandizio e Barbara Battipaglia, entrambe del Corso di Laurea Triennale in Scienze infermieristiche, sono due studentesse premiate. Ilaria, 21enne di Casoria, media del 30 e prossima alla discussione della tesi, racconta “sono stati tre anni di studio molto intensi. Tra lezioni e tirocinio, non resta tanto tempo libero”. Chi sceglie un Corso delle Professioni sanitarie, sin dal primo anno, si trova ad affiancare la pratica in reparto allo studio. “Sveglia alle sei del mattino, alle 7:30 all’Ospedale Monaldi per il tirocinio pratico e poi le lezioni, spesso, fino alle 18”, la giornata tipo di Ilaria. Che sottolinea: “Per rispettare i tempi accademici, bisogna essere molto dediti allo studio e tenere sempre presente l’obiettivo. Ad essere sincera, non sono mai riuscita a sostenere tutti gli esami al termine di ogni semestre, ho sempre fatto ricorso alle sessioni straordinarie”. Il suo metodo: “ho sempre studiato in coppia con un’amica: è molto importante confrontarsi. E poi, voglio essere chiara: sotto esame, non esistono né uscite né distrazioni di alcun genere!”. L’esame che l’ha fatta penare più: “Organizzazione sanitaria: si tratta una disciplina complicata e poi il programma era molto corposo”. Il più appassionante: “Infermieristica applicata alla Medicina generale, in quanto ho compreso più nello specifico le varie patologie”. Il dopo laurea? “Mi laureo a novembre e, fino alla fine dell’anno, voglio solo rilassarmi – dice sorridendo – dopo, comincerò a cercare lavoro soprattutto nell’ambito della sanità pubblica. So che la Campania non offre grandi opportunità, ma spostarmi non mi spaventa”. Barbara Battipaglia, invece, già esercita la professione. 33 anni, di S. Giorgio a Cremano, ha conseguito la laurea lo scorso novembre con 110 e lode e plauso della commissione. “Mi sono iscritta all’Università a 29 anni, dopo aver lavorato, per un periodo abbastanza lungo, in un laboratorio di analisi – racconta – E’ lì che è nato l’interesse per le Scienze infermieristiche”. Barbara è una ragazza che ha sempre lavorato e studiato “per avere un minimo di indipendenza economica”. “Questo percorso – dice – è stata una sfida con me stessa dalla quale dovevo uscire vincente. L’inizio non è stato entusiasmante: nonostante la mia grande concentrazione in aula e lo studio a casa, al mio primo esame, quello di Anatomia, sono stata bocciata. L’ho presa molto male: ricordo ancora la domanda a cui non ho saputo rispondere, riguardava gli ormoni mestruali. Poi, però, mi sono risollevata e ho proseguito tutto d’un fiato, fino alla fine. Mi sono resa conto che è una questione di costanza e allenamento”. E dopo la laurea? “Mi sono sposata. Ed ora, ho appena finito una sostituzione di tre mesi all’Ospedale Villa Betania, a Napoli”. “Determinazione e amore per questo lavoro”, la sua ricetta vincente.
Maddalena Esposito
Maddalena Esposito