Studi Politici parte con una lezione sui 150 anni dell’Unità d’Italia

Test di autovalutazione superati da più della metà dei 160 aspiranti studenti di Studi Politici. “I ragazzi hanno svolto i quiz con l’ausilio di supporti informatici – racconta il prof. Gian Maria Piccinelli, Preside della Facoltà Jean Monnet – La maggioranza dei presenti li ha tranquillamente superati”. Al contrario, coloro che non ce l’hanno fatta potranno ripeterli in due date: il 18 ottobre e il 13 novembre. A metà gennaio, poi, partiranno i corsi integrativi tenuti dai tutor per il recupero degli obblighi formativi. “Come già lo scorso anno, organizzeremo corsi di Matematica e Statistica, Comunicazione e Introduzione metodologica allo studio, pensati per chi ha lacune in determinate discipline, ai quali seguirà una verifica delle conoscenze acquisite”. L’anno accademico si aprirà il prossimo 18 ottobre con la presentazione dei corsi di studio e una lezione del prof. Aurelio Cernigliaro, ordinario di Storia del diritto italiano alla Federico II, sui 150 anni dell’Unità d’Italia. Al termine della lezione, sarà dato spazio ai ricercatori. “Nulla di sindacale – avvisa Piccinelli – I nostri ricercatori spiegheranno agli studenti la situazione che sta vivendo l’Università in questo momento”.
Associazione studentesca. E’ nata a Studi Politici l’Associazione Studenti Jean Monnet. Un’iniziativa ben accolta da docenti e discenti. “L’Associazione, che al momento annovera una ventina di soci, – spiega Carmine Palmiero, fondatore del gruppo, studente della Specialistica in Istituzioni e Mercati internazionali – nasce in collaborazione con il Dipartimento di Studi europei e mediterranei, diretto dalla prof.ssa Rosanna Verde”. Tante le iniziative in cantiere che hanno l’obiettivo di porsi “da tramite tra studenti e docenti e, se possibile, di attivare un legame tra Università e mondo del lavoro attraverso iniziative di orientamento post-lauream. Poi rinsaldare lo spirito di appartenenza, magari con la partecipazione a seminari, cineforum”, spiega Carmine. Un entusiasmante progetto appena avviato: “Stiamo raccogliendo fondi per la costruzione di un pozzo in Benin”. 
La didattica della Facoltà si svolge presso il Polo scientifico di via Vivaldi a Caserta, ma l’Associazione ha scelto come sede il Belvedere di S. Leucio. “Visto che si ostinano a tenere lì alcune aule, la biblioteca, la segreteria, abbiamo deciso di riunirci a S. Leucio, anche se tante persone hanno difficoltà ad arrivarvi”, dice Francesca Mastrogiacomo, addetta-stampa dell’Associazione. “Più volte ho proposto una navetta che collegasse le aule di via Vivaldi col Belvedere, ma non ho avuto mai risposta”. In effetti, per chi non ha un’auto propria è complicato fare la spola tra via Vivaldi – dove si seguono le lezioni e si sostengono gli esami – e S. Leucio – dove si svolgono tutte le altre attività, compreso il ricevimento degli studenti -, un problema segnalatoci da diversi studenti. Qualcuno addirittura riferisce che due moduli di uno stesso esame sono stati sostenuti ognuno in una sede diversa a distanza di mezz’ora. Ci auguriamo che sia un caso isolato. 
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