Una bella soddisfazione per il Dipartimento di Scienze Politiche. Vito Di Santo, laureato in Scienze dell’Amministrazione nel 2013, il 17 marzo è stato premiato dalla Fondazione Marco Biagi, istituto nato per volere della famiglia del professore di Diritto del Lavoro ucciso dalle Brigate Rosse nel 2002, per la sua tesi di Laurea Magistrale “Flexicurity e recenti riforme del Mercato del Lavoro”. L’obiettivo della Fondazione è promuovere il rapporto tra giovani e mondo del lavoro attraverso borse di studio concesse ai meritevoli. Il dott. Di Santo rientra proprio tra questi. Dopo la Laurea Triennale in Scienze dell’amministrazione conseguita nel 2011 con una tesi in Diritto del Lavoro dal titolo “Protezione sociale in tempo di crisi: gli ammortizzatori sociali in deroga”, si iscrive alla Specialistica per laurearsi nel 2013 con il lavoro che è stato poi premiato, relatrice la prof.ssa Lucia Venditti. Partecipa poi al concorso per il dottorato di ricerca e risulta idoneo non vincitore. Non si dà per vinto e si iscrive ad una seconda Magistrale in Studi Europei e strategie di sviluppo. Dal 2012, inoltre, è tirocinante presso il Tribunale di Napoli in uno stato molto precario: “Abbiamo contratti anche a 15 giorni”, dice. Esempio di tenacia da seguire, Di Santo racconta che questo premio è arrivato in maniera del tutto inaspettata. “Quando studio o lavoro ci metto il massimo impegno e, avendo elaborato una tesi molto impegnativa e articolata, sin da subito ho pensato di fare un tentativo. Ovviamente è una di quelle raccomandate che invii senza riporre grosse speranze! Invece, il 4 marzo ho ricevuto una mail che mi ha avvisato del primo posto ex-aequo. Inizialmente sono rimasto sicuramente stupito. La precedente delusione dovuta al concorso per il dottorato mi aveva indotto a pensare che contassero solo segnalazioni, conoscenze et similia, e invece mi sbagliavo: esiste un posto al mondo dove vige il principio della meritocrazia”. Così diventa un esempio da seguire per tutto il Dipartimento. “Per noi è una grande soddisfazione – dichiara la prof.ssa Lucia Venditti – questa è la dimostrazione che l’impegno premia sempre. Bisogna essere dinamici e saper cogliere le occasioni. È in questo modo che si ottengono i riconoscimenti”.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 17 marzo a Milano, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. Vito, insieme a Manfredi Alberti, l’altro vincitore ex-aequo, ha ricevuto il riconoscimento dal Sindaco Giuliano Pisapia e dall’Assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani, alla presenza della prof.ssa Marina Orlandi, Presidente della Fondazione Marco Biagi nonché moglie del giuslavorista. Adesso Di Santo ritornerà ai suoi studi. In questo periodo è in Spagna, a studiare la lingua e ad indagare le differenze esistenti con il diritto e il mercato del lavoro italiani. Quello che consiglia ai suoi colleghi è: “A quelli che sono abbattuti perché non trovano lavoro, perché superati in una prova dal ‘favorito’ di turno, perché per l’ennesima volta il colloquio impeccabile che si è sostenuto non è stato seguito da una chiamata, perché si legge l’ennesimo bando costruito ad hoc per uno specifico candidato e non si presenta proprio domanda, perché si assiste all’assegnazione di premi e riconoscimenti a persone la cui carriera accademica non la si ricordava tanto brillante, beh, non demordete ragazzi e continuate a coltivare le vostre ambizioni. Al momento e al posto giusto i vostri talenti saranno ricompensati”.
Ma.Pas.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 17 marzo a Milano, nella Sala dell’Orologio di Palazzo Marino. Vito, insieme a Manfredi Alberti, l’altro vincitore ex-aequo, ha ricevuto il riconoscimento dal Sindaco Giuliano Pisapia e dall’Assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani, alla presenza della prof.ssa Marina Orlandi, Presidente della Fondazione Marco Biagi nonché moglie del giuslavorista. Adesso Di Santo ritornerà ai suoi studi. In questo periodo è in Spagna, a studiare la lingua e ad indagare le differenze esistenti con il diritto e il mercato del lavoro italiani. Quello che consiglia ai suoi colleghi è: “A quelli che sono abbattuti perché non trovano lavoro, perché superati in una prova dal ‘favorito’ di turno, perché per l’ennesima volta il colloquio impeccabile che si è sostenuto non è stato seguito da una chiamata, perché si legge l’ennesimo bando costruito ad hoc per uno specifico candidato e non si presenta proprio domanda, perché si assiste all’assegnazione di premi e riconoscimenti a persone la cui carriera accademica non la si ricordava tanto brillante, beh, non demordete ragazzi e continuate a coltivare le vostre ambizioni. Al momento e al posto giusto i vostri talenti saranno ricompensati”.
Ma.Pas.