Eletti i nuovi Coordinatori dei Corsi di Laurea

Eletti i nuovi Coordinatori dei Corsi di Studio del Dipartimento di Scienze Politiche. Il prof. Salvatore Strozza, docente di Demografia, guiderà il Corso di Laurea Triennale in Scienze Politiche e quello Magistrale in Relazioni Internazionali e Studi Europei. Succede al prof. Vittorio Amato. Il ruolo del Coordinatore è di fondamentale importanza per i Corsi i Laurea. Questo, infatti, oltre che essere un anello di congiunzione con il Dipartimento e il Nucleo di Valutazione, organizza e promuove le attività didattiche. Strozza ha già molta esperienza in questo senso. Ordinario dal 2008, è direttore del Master di primo livello in “Immigrazione e politiche pubbliche di accoglienza e integrazione”, dal 2003 è associato nell’attività di ricerca all’Istituto di Ricerca sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS) del CNR. Nel 1999 diventa membro di International Union for the Scientific Study of Population (IUSSP) e del Comitato scientifico della rivista internazionale Studi Emigrazione/Migration Studies del Centro Studi Emigrazione di Roma (CSER). Il neo-eletto ha già ben chiaro quale deve essere il percorso da seguire: “Cercheremo di avere una relazione più forte con il mondo del lavoro, rivolgendoci anche ai privati”. Il progetto del docente comprende un dialogo maggiore con le diverse parti sociali e, nel medio termine, un percorso formativo incrementato sulla base giuridica, economico-statistica e socio-psicologica per rispondere anche alle necessità dei privati. D’altra parte, secondo Strozza, l’interdisciplinarietà è sempre stato un aspetto importante dei percorsi accademici che adesso andrà a gestire. “L’interdisciplinarietà aiuta i nostri studenti a saper leggere bene la realtà a tutti i livelli, nazionale e internazionale”. Ma per potersi rendere appetibili al mercato del lavoro in una società immersa nella globalizzazione, necessariamente bisogna consolidare l’insegnamento delle lingue. “Ad oggi, nel Dipartimento, abbiamo fornito ai nostri studenti uno studio linguistico mirato. Alcuni dei nostri docenti di inglese, per esempio, hanno conseguito il Dottorato in “Inglese per fini speciali”, è questo quello che deve fare un Corso di Laurea”. Ovviamente il legame più forte con gli idiomi che si sceglie di studiare lo si ha nel corso della Magistrale, ma Strozza su una cosa è categorico: “I nostri iscritti devono conoscere almeno due lingue”.  
Eletta l’11 marzo, durante il Consiglio di Dipartimento, la prof.ssa Lucia Venditti Coordinatore del Corso di Laurea Triennale in Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione e della Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione. Si continua con la cordata dei giuristi per questo Corso di Laurea. Infatti la docente, che insegna Diritto del Lavoro, andrà a sostituire il prof. Carlo Amatucci, titolare della cattedra di Diritto Commerciale. La nomina “non era del tutto inaspettata – dichiara la docente – sono compiti che vengono svolti ciclicamente. Comunque, sono felice della fiducia che i colleghi hanno riposto nelle mie capacità”. La prof.ssa Venditti ha già annunciato che proseguirà il lavoro del suo predecessore sull’internazionalizzazione del Corso di Laurea: “È un tratto molto importante, ho intenzione di migliorare l’offerta formativa per le lingue e rafforzare i legami già esistenti con le strutture estere. Ad oggi abbiamo avuto diverse visite da docenti stranieri ma bisogna cercare di attirare anche gli studenti”. Vista la scarsità delle risorse dalle quali è possibile attingere, la neo-coordinatrice spiega che è molto più utile non disperdersi in “mille rivoli” cercando di incentivare e portare a termine percorsi già iniziati. Ovviamente, una giurista del lavoro – che si è occupata nel corso della sua carriera di lavoro e di lavoratori a 360 gradi – non poteva che aggiungere il post–laurea nell’agenda delle cose di cui occuparsi. “Un punto importante sarà creare ulteriori agganci per i nostri laureati, anche potenziando gli attuali rapporti con le pubbliche amministrazioni”, dichiara. La prof.ssa Venditti rimarrà in carica per tre anni e, da Statuto, potrà decidere solo una volta se riproporsi. Nel frattempo, una delle sue preoccupazioni è quella di trovare nuovi fondi. “Per mettere in calendario iniziative più sperimentali bisogna attrarre nuove risorse, questo sarà un altro dei nostri compiti”.
Marilena Passaretti
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