Ogni anno circa 4500 studenti cercano di superare il test per accedere ad uno dei Corsi delle Professioni Sanitarie della Federico II e della SUN. Vi si è ammessi in base alla graduatoria dei partecipanti al test stilata tenendo conto della prima scelta dei candidati e, in seconda istanza, anche della seconda e della terza opzione. Al momento dell’iscrizione alla prova di accesso occorre, infatti, indicare tre preferenze. Tutti i Corsi sono a numero chiuso tranne quello di Informatore scientifico della SUN.
Alla fine del triennio solo in pochi si iscrivono alla Specialistica dell’area sanitaria corrispondente. La laurea triennale, infatti, abilita direttamente alla professione. “Gli studenti devono essere disposti a studiare parecchio – afferma la prof.ssa Michela D’Istria, coordinatrice delle Professioni Sanitarie alla SUN – Saranno impegnati a tempo pieno tra lezioni, attività di laboratorio e reparto. Al termine dei 3 anni saranno pronti per esercitare la professione”.
Le materie di base del primo anno ricalcano quelle previste per il Corso di Laurea in Medicina, anche se nei vari Corsi viene dato differente risalto all’aspetto tecnico o a quello sanitario. “Le attitudini di chi mira a diventare infermiere dovrebbero essere diverse da quelle di chi intende diventare radiologo – rileva la docente – Bisognerebbe tener conto delle proprie aspirazioni. Di solito, invece, si sceglie il Corso che dà maggiore possibilità di lavoro e che consente di guadagnare di più. Forse per questo vogliono tutti fare i fisioterapisti”.
“Le norme transitorie per le Professioni Sanitarie entreranno in vigore nel 2011-2012 – spiega il coordinatore delle Professioni Sanitarie della Federico II, prof. Antonio Dello Russo – Ad ottobre si deciderà come adeguare gli ordinamenti ai requisiti ministeriali. Per snellire il piano didattico si cercherà di accorpare alcune discipline. Ad esempio, lavoreremo perché vi siano corsi comuni a tutte e 4 le Classi di Laurea per gli insegnamenti di diritto o di economia. Cercheremo di razionalizzare e risparmiare”.
Alcuni Corsi, per esempio Scienze infermieristiche, hanno un numero consistente di posti disponibili; altri meno, al limite dei requisiti minimi ministeriali. Tuttavia Dello Russo assicura: “Tutti i Corsi delle Professioni sanitarie verranno attivati. Sempre che i ricercatori recedano dall’intento di non rendersi disponibili per la didattica”.
Alla fine del triennio solo in pochi si iscrivono alla Specialistica dell’area sanitaria corrispondente. La laurea triennale, infatti, abilita direttamente alla professione. “Gli studenti devono essere disposti a studiare parecchio – afferma la prof.ssa Michela D’Istria, coordinatrice delle Professioni Sanitarie alla SUN – Saranno impegnati a tempo pieno tra lezioni, attività di laboratorio e reparto. Al termine dei 3 anni saranno pronti per esercitare la professione”.
Le materie di base del primo anno ricalcano quelle previste per il Corso di Laurea in Medicina, anche se nei vari Corsi viene dato differente risalto all’aspetto tecnico o a quello sanitario. “Le attitudini di chi mira a diventare infermiere dovrebbero essere diverse da quelle di chi intende diventare radiologo – rileva la docente – Bisognerebbe tener conto delle proprie aspirazioni. Di solito, invece, si sceglie il Corso che dà maggiore possibilità di lavoro e che consente di guadagnare di più. Forse per questo vogliono tutti fare i fisioterapisti”.
“Le norme transitorie per le Professioni Sanitarie entreranno in vigore nel 2011-2012 – spiega il coordinatore delle Professioni Sanitarie della Federico II, prof. Antonio Dello Russo – Ad ottobre si deciderà come adeguare gli ordinamenti ai requisiti ministeriali. Per snellire il piano didattico si cercherà di accorpare alcune discipline. Ad esempio, lavoreremo perché vi siano corsi comuni a tutte e 4 le Classi di Laurea per gli insegnamenti di diritto o di economia. Cercheremo di razionalizzare e risparmiare”.
Alcuni Corsi, per esempio Scienze infermieristiche, hanno un numero consistente di posti disponibili; altri meno, al limite dei requisiti minimi ministeriali. Tuttavia Dello Russo assicura: “Tutti i Corsi delle Professioni sanitarie verranno attivati. Sempre che i ricercatori recedano dall’intento di non rendersi disponibili per la didattica”.