Questionari di valutazione: se non si compilano, impossibile prenotare gli esami

La Commissione Didattica lavora alacremente per visionare le schede annuali di valutazione compilate dagli studenti. In questi primi mesi dell’anno accademico, il consesso si è riunito varie volte con l’unico scopo di redigere una relazione sull’attività didattica svolta in Dipartimento. “Aspettiamo la visita dell’ANVUR (l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) – spiega la prof.ssa Francesca Reduzzi, Presidente della Commissione Didattica – Tutte le nostre attività saranno vagliate da docenti universitari che valuteranno il nostro modo di fare didattica, rapportandola ai risultati ottenuti. È stato un lavoro incessante e molto faticoso, da questi dati deriva una grande responsabilità: l’avere o meno un determinato apporto economico perché considerati meritevoli”. La valutazione viene fatta, in parte, studiando le risposte alle schede di chi frequenta le lezioni quotidianamente. “Quest’anno le cose sono un po’ cambiate – spiega la docente – In passato non sempre le schede di valutazione avevano un grande seguito, ci siamo ritrovati molto spesso a non avere quasi documenti da valutare”. A partire da settembre, invece, “ogni studente che vorrà prenotare un determinato esame dovrà prima compilare il questionario di valutazione, inerente alla materia in questione. Solo dopo questa procedura, si potrà passare alla prenotazione della disciplina”. Come a dire “no questionario, no party”. “In realtà siamo stati un po’ ‘costretti’ a fare in questo modo per ottenere una cassa di risonanza maggiore. Ci sono arrivati moltissimi dati e devo dire che la maggior parte sono positivi”. Sono stati anche studiati gli abbandoni, le iscrizioni ed i passaggi ad altri Atenei: “da un esame dettagliato posso dire che gli esiti sono stati inaspettati. Gli abbandoni ci sono solo al primo anno, e al contempo vi sono molti passaggi da altri Atenei al nostro. Visto che si parla tanto di abbandoni, mi piace sottolineare come il nostro Corso di Studi venga poi rivalutato in seguito”. Parlando di studenti che al primo anno (e non solo) perdono la strada, c’è da chiedersi se verranno riattivate le azioni di sostegno che qualche anno fa (in materie come Diritto Privato) furono molto apprezzate dagli studenti. “Purtroppo – e lo dico a malincuore – le azioni di sostegno non ci saranno e non sono previste perchè hanno bisogno di giovani collaboratori disposti a lavorare gratis, visto che non ci sono fondi per pagarli. Ognuno ha la sua mole di lavoro da svolgere durante l’anno, chiedere un ulteriore aggravio senza corrispettivo economico non mi sembra proprio fattibile”.
La Commissione si sta occupando anche di altri temi: “Sono stati confermati i due Laboratori dedicati agli studenti, quello sulla Scrittura degli atti giuridici e quello sulla Ricerca delle banche dati. Stiamo aspettando le disponibilità dei docenti per poter stabilire un calendario preciso. Di questa iniziativa se ne occupano soprattutto gli studenti, è loro l’idea e va a loro il merito dell’iniziativa”. C’è sempre stata una forte sinergia con le rappresentanze studentesche. “Quelli che fanno parte della Commissione sono molto presenti, ma devo dire che in genere i giovani di oggi sono molto svegli e pieni di iniziative”. Ad esempio, giovedì 16 novembre “vi sarà una tavola rotonda fra studenti e docenti, promossa proprio da alcuni rappresentanti del parlamentino studentesco. La giornata sarà dedicata alle matricole per affrontare il tema della ‘Dignità dello studente’. Sono stata invitata ad intervenire e ne sono felice – conclude – Ben vengano queste iniziative di confronto dove a mettersi in moto sono in primis i ragazzi”.
Susy Lubrano
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