Raccolta differenziata dei rifiuti, l’impegno del Polo Scientifico

Sun si differenzia è stato solo il punto di partenza. L’incipit di percorsi condivisi che portano a realizzare una corretta raccolta differenziata all’interno dell’università, nell’immediato futuro si spera. Si è chiuso così il sipario sulla prima edizione dell’iniziativa ecologica promossa ed organizzata da un gruppo di ricercatori, assegnisti e borsisti del Polo Scientifico della Seconda Università, tutti insieme appassionatamente per voltare pagina. “Dopo 12 anni non ci possiamo proprio permettere di fallire – ci dicono – questa deve essere la volta buona”. La volta in cui l’università, della quale gli studenti sono le sentinelle, può diventare in materia un nucleo di condensazione per iniziative che poi si allargano all’intero territorio e che premono affinché una normativa nazionale possa concretizzarsi. Intanto ha raggiunto il capolinea il primo video contest che ha lanciato la sfida a studenti, docenti e personale tecnico–amministrativo. Nella mattinata del 13 maggio, data che ha segnato insieme la fine di alcuni
lavori e l’inizio di altri, è stato premiato il filmato vincitore del concorso. La Ricicletta – una bici ecologica offerta dalla Società Recupero Imballaggi realizzata attraverso il riciclo di circa 800 lattine di bevande in alluminio da 33 cl – è andata allo spot, che sarà in rotazione sugli schermi dell’Ateneo e che ha visto la simpatica partecipazione del prof. Filippo Terrasi, di Angelo Santangelo, Mauro e Claudio Rubino. “Hanno saputo unire il messaggio all’ironia – hanno detto dalla giuria – avendo a disposizione pochi mezzi e poco tempo”. La Commissione ha analizzato soltanto 7 video ma, per essere una prima prova, si dicono molto soddisfatti. “Abbiamo apprezzato molto la buona volontà dei partecipanti – ha raccontato Simona Tiri, videomaker della Rai – quello che ho potuto notare è che i ragazzi si sono divertiti molto, e non è un aspetto secondario perché divertirsi è già una premiazione verso se stessi”. A comporre la giuria anche personalità dal mondo accademico, la prof.ssa Assunta Esposito e il prof. Roberto Marcone, e ancora il responsabile della SRI, Società Recupero Imballaggi, Francesco Pascale, ed Erika Vatiero, in rappresentanza del corpo studentesco. “Il nostro ruolo è quello di sostenere le iniziative degli studenti, a me rallegra molto quando accade – ci ha detto la prof.ssa Esposito – l’università prima di essere un centro
di ricerca è un centro di formazione ed educazione”. “A me è dispiaciuto visionare solo sette video – ha tenuto
a dire il docente di Psicologia e Sviluppo Roberto Marcone – Mi sarebbe piaciuto vederne molti di più. Mi auguro che nelle prossime edizioni ci sia più fermento creativo e partecipativo in questo senso perché spero che questa iniziativa venga reiterata nel tempo”. “Ci siamo orientati, in maniera del tutto indipendente gli uni dagli altri – ha
spiegato Erika Vatiero, laureanda alla Specialistica di Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e il Territorio – su alcuni criteri di valutazione che prendono in considerazione l’aspetto tecnico, la sceneggiatura, la gradevolezza, l’efficacia comunicativa, l’esortazione a una corretta pratica della raccolta, la proposta di nuove idee e la presenza di stimoli”. Un premio di consolazione è andato a tutti i partecipanti e, in particolare, alle medaglie d’argento e di bronzo: si sono classificati al terzo posto Bruna Viscardi, Mariagrazia Tedesco, Giovanni Iavarone, Luca Cinotti e Ciro Petrilli, il secondo posto è andato invece a Giovanna Valentino, Roberta Lotito, Antonio Fiorentino, Vittoria Graziani,
Lucio Zaccariello.
15 sacchi di rifiuti al giorno
Insinuare nel singolo cittadino l’idea che se fa correttamente la raccolta differenziata egli stesso sarà premiato, seppure il controllo sia un elemento fondamentale. Più che punito, il cittadino deve essere premiato. Questo il mood della tavola rotonda che ha seguito il seminario sullo “stile per una corretta differenziazione dei rifiuti” tenuto dall’ing. Carlo Di Domenico della Microambiente il quale ha illustrato il portale di consulenza ambientale www.mysir.it (comune per comune quale la percentuale di raccolta, quali le tipologie dei rifiuti e dove vanno a finire una volta differenziati), raccontando la politica della ‘premialità’ che viene applicata nel centro di raccolta al singolo cittadino. “Se porti alluminio puro, per ogni 3 chili ricevi ad esempio pasta
fresca artigianale o altro prodotto di eccellenza, se invece porti carta e cartone ricevi degli eco buoni, in cambio di 100 libri ottieni dei buoni libri da spendere – ha spiegato l’ing. Di Domenico – Se si facesse anche all’interno dell’università, lo stesso Ateneo ne trarrebbe vantaggio”. È stata l’occasione giusta per avanzare proposte concrete, adottare soluzioni condivise, scambiarsi idee e dare suggerimenti affinché il Polo Scientifico sia fautore di un new deal. “La situazione attuale ci conferma che facciamo lo 0% di raccolta differenziata con una media di 15 sacchi di rifiuti prodotti al giorno – hanno informato i promotori dell’iniziativa universitaria – Sono attivi già da adesso quattro responsabili ai quali ci si può rivolgere in caso di dubbi e difficoltà nella raccolta alla quale non siamo ancora del tutto abituati”. Il progetto di ‘Sun si differenzia’ prevede ora l’incremento e la quantificazione della raccolta differenziata che si basa su alcuni elementi che rivoluzionano il sistema a breve e a lungo termine: un’isola
ecologica divisa in 4 aree che va a sostituire una quantità insensata di bidoni all’interno dei Dipartimenti, dei cartelli esplicativi tridimensionali da applicare ai singoli cestini, un punto di raccolta per il vetro, un ridimensionamento delle dimensioni dei bidoni per l’umido, una caffetteria che abbia all’interno tutti i colori per la differenziata e, ancora, un contenitore per le pile, un vuoto a rendere per carta e cartone, un sistema efficace di compostaggio,
e infine dei distributori di acqua o rubinetti col filtro. “Ci hanno insegnato all’università che l’acqua del rubinetto oggi è molto più controllata rispetto a quella imbottigliata – ha detto Francesco Pascale – quindi dovremmo diffondere
il messaggio agli studenti che, invece di comprare bottigliette di plastica, sarebbe più indicato avere un solo contenitore personale da riempire”. Nella promozione del progetto ecologico e ambientale hanno contribuito anche la ditta appaltatrice del servizio di pulizia e raccolta rifiuti, l’Ufficio Contratti della Sun e il Comune di Caserta, che
ha patrocinato l’evento, la Comieco, l’Associazione Italiana per le Scienze Ambientali, il WWF Caserta, la SRI di Gricignano d’Aversa, il Liceo Artistico di San Leucio. Le allieve dell’Istituto d’Arte, sezione Design e Moda, sono state infatti protagoniste di una sfilata di “Eco–Moda” per la quale hanno presentato 11 abiti interamente creati utilizzando stoffe riciclate, plastica, carta, cartone, alluminio e materiali più disparati, tra cui cannucce e cd-rom.
Cla.Mo.
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