San Gennaro con la maglia di Cavani alla mostra degli studenti di Design

Sembra impossibile pensare a San Gennaro con la maglia di Cavani, o con Totò, Eduardo e Maradona sulla mitra al posto dei gioielli. Eppure gli studenti dei Corsi di Design e Comunicazione e Moda e Design della SUN hanno rivisitato in chiave moderna “I volti” del Santo esponendo i loro lavori in una mostra allestita a fine dicembre al Museo del Tesoro di San Gennaro. A febbraio le tre migliori opere, ovvero quelle più rappresentative dello spirito del progetto, verranno premiate da una giuria di esperti. Gli autori, contemporaneamente, daranno il via ad una promozione on-line delle opere e nella valutazione finale si terrà conto anche del gradimento telematico. Video, produzioni grafiche, piatti, bicchieri, tazze, magliette e abiti con loghi, sono i modi più rappresentativi dell’innovativa comunicazione, quasi il santo fosse una star dei nostri tempi. “La mostra è nata nell’ambito del corso di Grafic Creation, per farci approcciare ad un prodotto pubblicitario. Infatti abbiamo realizzato, per promuoverla, uno spot di un minuto circa in cui venisse rappresentato il santo come noi lo intendiamo”, commenta Roberta Angari. La ragazza è l’unica ad aver lavorato da sola, gli altri si sono riuniti in gruppi da quattro: “essendo sola avevo anche problemi di budget, per cui ho cucito borse a mano, dipinto magliette con l’immagine di San Gennaro e realizzato gli espositori con cartone riciclato”. Un modo nuovo, diverso, di intendere l’immagine religiosa per un pubblico giovane, anche quello del gruppo di Elisa Baroti, Davide Iannone, Rosa Zanfardino e Lucia Rosselli, che illustra il progetto. “Il video che abbiamo realizzato, girato nell’ex manicomio di Aversa, s’intitola ‘Il bagno nell’oro’. Un uomo comune qui s’immerge nell’oro, simboleggiando un momento di arricchimento culturale e spirituale”. Il prodotto multimediale ha previsto anche la creazione di un logo: “Due volti specchiati nell’acqua, che formano la mitra, è questa l’idea di bagno nella tradizione che abbiamo”. Un altro lavoro, illustrato sempre da Rosselli, accosta la figura del santo allo stemma del Napoli: “Una delle richieste più frequenti che riceve San Gennaro ultimamente è la possibilità di vincere la Champions league, perciò è stato immaginato il santo vestito da tifoso che pensa a Cavani”.
“L’anno scorso abbiamo stabilito un contatto con il Museo del Tesoro ed è stata l’occasione per farlo conoscere agli allievi”, racconta la prof.ssa Ornella Zerlenga, titolare del corso di Grafic Creation. “Due fasi hanno previsto una relazione con il museo, la prima incentrata sulla produttività didattica, con docenti che hanno illustrato ai ragazzi la storia del museo e del santo. La seconda ha visto protagonisti gli studenti stessi, i quali, attraverso idee creative, hanno comunicato il loro modo d’intendere la figura. L’idea, una volta partorita, doveva essere portata alla luce, attraverso un’altra importante tappa, quella di promuovere un allestimento per comunicarne i significati”. La mostra prevede anche un aspetto scientifico curato dal Preside Carmine Gambardella: “verrà realizzata una scansione digitale della mitra e del busto del santo, finalizzata alla possibilità di portare in giro una replica delle preziose opere, tanto richieste in ambito internazionale”, conclude la prof.ssa Zerlenga. “Il Museo oggi è diventato un laboratorio. San Gennaro è il santo più conosciuto al mondo, secondo una stima vaticana, e la sua conoscenza storica, attraverso i ragazzi, deve prescindere dalla contaminazione religiosa o politica”, afferma la dott.ssa Diana Negri, Direttrice Marketing del Museo, all’inaugurazione della Mostra. “Dalle schede rappresentative esposte viene fuori l’intenzione dei ragazzi di rendere fruibile e svecchiata la figura, per farla apprezzare da altri ragazzi come loro, con mezzi moderni”, aggiunge Serena Amabile, responsabile dell’Ufficio Stampa.
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