“Sono di una tecnologia avanzatissima tanto che solo poche strutture specializzate in Italia ne sono in possesso. Gli scanner planetari hanno sede nel nostro Dipartimento ma sono al servizio di tutto l’Ateneo”. Con grande orgoglio il prof. Pasquale Femia, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche ‘Jean Monnet’, ha annunciato l’inaugurazione del laboratorio Cosme, il Centro di archiviazione, digitalizzazione e conservazione di fonti cartacee e digitali che dal 10 aprile è operativo per l’Università dall’Osservatorio sul Mezzogiorno d’Europa coordinato dal prof. Giuseppe Cirillo. Grazie ad un finanziamento dell’Ateneo, la struttura intradipartimentale di ricerca, a cui aderiscono i Dipartimenti di Scienze Politiche, Economia, Lettere e Beni Culturali, Ingegneria, ha ottenuto sofisticati dispositivi ottici di ultima generazione che consentono scansioni di alta qualità e di acquisire digitalmente non soltanto immagini e testi su supporti cartacei ma molto di più. “Questi scanner sono in grado di digitalizzare persino i tessuti – spiega il prof. Femia – se pensiamo al progetto di recupero e catalogazione delle sete antiche di San Leucio e, più in generale, dell’inventariazione, digitalizzazione e messa in rete dell’Archivio delle Manifatture Cotoniere Meridionali”. Mediante una serrata collaborazione scientifica con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e studiosi provenienti da altri Atenei italiani, e attraverso il recupero di importanti fondi archivistici, in principio esclusivamente giuridici, il Cosme contribuisce in tal modo all’attuale obiettivo da parte degli enti di ricerca di digitalizzare, e al più presto possibile, il vastissimo patrimonio dei beni culturali ai fini dello studio e della ricerca e, ovviamente, della loro trasmissione. Tutto questo è destinato a scomparire e la digitalizzazione ci viene in aiuto. “Il futuro della digitalizzazione è senza dubbio la ricerca filologica”, afferma il prof. Femia che sottolinea quanto sia importante conservare, rendere accessibile e diffondere anche il più piccolo documento storico, letterario, giuridico, iconografico, senza minimamente danneggiarlo. Accanto alla ricerca scientifica dedicata alla valorizzazione e allo studio dei grandi archivi e delle biblioteche storiche (e dunque alla loro digitalizzazione in massa) e alla formazione di studiosi che operano nel settore dei beni culturali, tra gli obiettivi del Cosme, in collaborazione con il MiBact, c’è la promozione della divulgazione dei suoi obiettivi scientifici attraverso sia corsi di formazione sia la pubblicazione di alcune collane editoriali, cartacee e digitali (Alle origini di Minerva trionfante; Documenti – monumenti dell’identità europea) e, in corso, di una rivista scientifica digitale.
Claudia Monaco
Claudia Monaco