Un accordo consentirà a docenti, ricercatori, dottorandi, studenti e personale tecnico e amministrativo della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II di avere accesso e scaricare sui propri computer, in ogni istante, collegandosi anche da una rete esterna a quella universitaria, i programmi di simulazione LabVIEW e Multisim di proprietà dell’azienda National Instruments. Il primo è, al tempo stesso, un linguaggio e un ambiente interattivo per lo sviluppo di applicazioni di test, che agevola l’automazione degli esperimenti, permettendo di acquisire e visualizzare rapidamente i dati grazie alla programmazione grafica; il secondo è un programma di simulazione per la progettazione di circuiti. Presentata il 7 novembre presso l’aula Softel del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (Dieti), l’Academic Site License permetterà al personale dei Dipartimenti e degli Spin-off della Scuola di avere accesso gratuito, assistenza tecnica, aggiornamenti e corsi di apprendimento a distanza all’intera tecnologia. “Alla didattica tradizionale, che vede i nostri ingegneri tra i più richiesti all’estero, dobbiamo affiancare strumenti avanzati come questo, per essere al passo con le più grandi istituzioni del mondo”, dice il Presidente Piero Salatino. Gli studenti, in particolare, potranno attivare sul proprio personal computer, anche tramite Cloud, la licenza denominata LabVIEW Student Edition. “Questo software è diventato uno standard per tutte le attività sperimentali e un elemento richiesto ai colloqui di lavoro. Però, essendo un prodotto proprietario, era disponibile gratuitamente solo per un paio di settimane. Per evitare illeciti, abbiamo pensato a questa licenza accademica che consentirà agli studenti, anche fuoricorso, di utilizzare in qualsiasi momento, anche da casa, uno strumento molto più potente di quello che avrebbero scaricato in maniera pirata e all’Ateneo di risparmiare moltissimo con un unico grande acquisto, invece dei tanti che ciascuno di noi faceva prima”, spiega il prof. Pasquale Arpaia, responsabile del Laboratorio Instrumentation and Measurements for Particle Accelerators della Federico II. Il professore racconta anche dell’esperienza FabLab, l’officina multidisciplinare di creazione e ricerca di prodotti tecnologicamente avanzati: “Ci è stato sempre detto che la nostra formazione era molto forte dal punto di vista teorico, ma debole da quello pratico. Con queste esperienze e servizi, daremo vita a profili immediatamente spendibili nel mercato del lavoro, in grado di creare essi stessi nuove realtà lavorative, perché poi lo studente napoletano è fortemente creativo”. Sul sito National Instruments – e presto su quello della Scuola e dei suoi Dipartimenti – è disponibile un link con le istruzioni necessarie.
Simona Pasquale