“Sto riflettendo”. Il prof. Alessandro Mandolini, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Design, Edilizia, Ambiente (Dicdea), da più parti indicato come il candidato alla Presidenza della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base, si schermisce. Un po’ per inevitabile scaramanzia, forse, un po’ perché, prima di ufficializzare la decisione, attende che si compia la prevista fusione dei due Dipartimenti di Ingegneria – Dicdea e il Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione diretto dal prof. Furio Cascetta – che, con quelli di Architettura e Disegno Industriale e di Matematica e Fisica afferiscono alla Scuola. Il 21 novembre dovrebbe arrivare il via libera da parte del Senato Accademico dell’Ateneo Vanvitelli. “Si tratta – dice Mandolini – di due questioni che sono legate, quella della Scuola e dei Dipartimenti. Io, infatti, attualmente dirigo Ingegneria Civile, Design, Edilizia, Ambiente. Poichè la Presidenza della Scuola è un impegno notevole, certamente non mi proporrò finchè sarò in carica al Dipartimento. Non appena la fusione andrà in porto – credo che dovrebbe accadere all’inizio del nuovo anno – allora formalizzerò la mia disponibilità per la Presidenza”.
Le elezioni, dunque, inizialmente previste a dicembre, potrebbero slittare all’inizio del 2018. “Prematuro per ora parlarne”, dice il prof. Raffaele Martone, decano della Scuola, “anche perché non c’è stato ancora il provvedimento ufficiale di nomina del nuovo Consiglio”. Quello che si è formato ad ottobre, quando sono stati eletti 28 rappresentanti dei professori e ricercatori e 6 rappresentanti degli studenti. La Scuola attualmente è affidata ad un Presidente facente funzioni, il prof. Antonio D’Onofrio, che dirige il Dipartimento di Matematica e Fisica. D’Onofrio ha assunto l’incarico la scorsa primavera, dopo che il Presidente eletto tre anni fa, il prof. Alfredo Testa, non ricandidabile per limiti di età, si era dimesso con un certo anticipo rispetto alla naturale scadenza.
“La sfida per il prossimo triennio”, commenta il prof. Nicola Pisacane, che insegna ad Architettura, “sarà di coordinare in maniera sempre più efficace i Dipartimenti, i Corsi di Laurea Triennali e quelli Specialistici. In termini di didattica e, soprattutto, di strutture che forniscono servizi comuni ai diversi Dipartimenti”. Il prof. Cherubino Gambardella, Coordinatore del Corso di Laurea quinquennale in Architettura, al Presidente che sarà eletto chiede uno sforzo “per migliorare sempre di più l’attrattività dell’offerta e dei servizi delle realtà che fanno parte della Scuola. Oggi più che mai la sfida da vincere è quella della qualità”.
Fabrizio Geremicca
Le elezioni, dunque, inizialmente previste a dicembre, potrebbero slittare all’inizio del 2018. “Prematuro per ora parlarne”, dice il prof. Raffaele Martone, decano della Scuola, “anche perché non c’è stato ancora il provvedimento ufficiale di nomina del nuovo Consiglio”. Quello che si è formato ad ottobre, quando sono stati eletti 28 rappresentanti dei professori e ricercatori e 6 rappresentanti degli studenti. La Scuola attualmente è affidata ad un Presidente facente funzioni, il prof. Antonio D’Onofrio, che dirige il Dipartimento di Matematica e Fisica. D’Onofrio ha assunto l’incarico la scorsa primavera, dopo che il Presidente eletto tre anni fa, il prof. Alfredo Testa, non ricandidabile per limiti di età, si era dimesso con un certo anticipo rispetto alla naturale scadenza.
“La sfida per il prossimo triennio”, commenta il prof. Nicola Pisacane, che insegna ad Architettura, “sarà di coordinare in maniera sempre più efficace i Dipartimenti, i Corsi di Laurea Triennali e quelli Specialistici. In termini di didattica e, soprattutto, di strutture che forniscono servizi comuni ai diversi Dipartimenti”. Il prof. Cherubino Gambardella, Coordinatore del Corso di Laurea quinquennale in Architettura, al Presidente che sarà eletto chiede uno sforzo “per migliorare sempre di più l’attrattività dell’offerta e dei servizi delle realtà che fanno parte della Scuola. Oggi più che mai la sfida da vincere è quella della qualità”.
Fabrizio Geremicca