Sfida europea per la bevanda eco-compatibile degli studenti federiciani

Quattro studenti di scienze chimiche della Federico II hanno conquistato la settima edizione di
“ECOTROPHELIA italia 2015”, il  concorso nazionale che premia l’eco-innovazione in campo alimentare. Protagonista della sfida a squadre, una bevanda a ridotto contenuto calorico (25 Kcal per ogni 100 ml di prodotto) ottenuta dagli scarti di lavorazione (bucce di mela ed arancia) e dolcificata solo con fruttosio. ‘Fresh–app’, il prodotto del gruppo di studenti federiciani composto da Pier Paolo scarano, Emmanuele Parisi, Davide Luglio e Simona Giacobbe, ha sbaragliato la concorrenza. la competizione, che ha coinvolto gli studenti delle Università di Parma, Modena e Reggio Emilia e, appunto, di Napoli, si è svolta a metà luglio presso l’EXPO di Milano, nel padiglione Federalimentare ‘CIBUSèItalia’, allineandosi al tema della manifestazione ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Racconta Pier Paolo Scarano: “eravamo l’unico Dipartimento di Chimica in gara. Le altre squadre erano composte da Tecnologi Alimentari. In fin dei conti, eravamo noi gli intrusi in quel campo”. Dopo aver presentato e fatto assaggiare il prodotto alla giuria di esperti, valutato le materie prime utilizzate, le cose sono cambiate. “La giuria richiedeva come requisiti del prodotto la sostenibilità ed il rispetto dell’ambiente, in un’ottica di ecoinnovazione e compatibilità. La nostra bevanda non miscela diverse sostanze ma viene realizzata con gli scarti. Il processo di lavorazione ha colpito molto gli esperti. La stessa bottiglia che usiamo è totalmente riciclabile, non penetrabile alla luce e molto creativa”. La vittoria è arrivata inaspettata. “Abbiamo lavorato al progetto con energia ed entusiasmo, esplorato un mondo nuovo e imparato cose diverse – afferma Emmanuele Parisi – All’inizio è stato difficile, dovevamo pensare al budget, alla possibilità di commercializzazione, all’impatto ambientale. Insomma, ci siamo dovuti improvvisare economisti, manager e tecnologi alimentari per dare vita a qualcosa di convincente”. Lo studente aggiunge: “Non avevo mai pensato a questo settore, ora, invece, non escludo che questo possa essere il mio futuro lavorativo. Ad ottobre presenteremo il prodotto al grande pubblico in alcune fiere per valutare i pro ed i contro che giungeranno dalla voce popolare”. a coadiuvare il gruppo, il prof. Daniele Naviglio, responsabile del laboratorio di chimica analitica. “È al professore che dobbiamo il successo del nostro team – sottolinea Davide Luglio – Il docente, ideatore dell’estrattore a freddo che ci ha permesso di utilizzare gli scarti alimentari, ci ha seguito e indirizzato passo dopo passo”. La mossa più difficile: “realizzare il Business Plan, una strategia di marketing vincente, che convincesse della bontà del prodotto. L’esperienza è stata multidisciplinare, abbiamo
coinvolto consulenti esterni di vari settori, ed è stato bellissimo. Ci siamo distaccati dal percorso classico di studio, lavorando su aspetti diversi”. Secondo lo studente: “immaginare il chimico solo in Laboratorio è alquanto arcaico.
Oggi siamo presenti in qualsiasi processo e la nostra formazione ci dà le capacità di imparare a risolvere i problemi, anche in campi che non sono prettamente di nostra competenza”. Il percorso di
Fresh-App non termina a livello nazionale. Dal 4 al 6 ottobre, presso il padiglione dell’Unione Europea dell’EXPO, vi sarà ECOTROPHELIA Europe 2015”. Gli studenti della Federico II si confronteranno con i colleghi europei (si stima la presenza di 18 paesi). Dalla competizione emergerà il prodotto maggiormente innovativo a livello internazionale. “Sarà una bella sfida – concludono i ragazzi – Voleremo a Milano con la speranza di vincere, i presupposti ci sono tutti e siamo convinti di potercela fare. Abbiamo lavorato un’intera estate per perfezionare la bevanda”. Il sogno comune: mettere in produzione la bibita.
Susy Lubrano
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